Aggiornamenti Ronin-S VS Ronin-SC

Nella confezione del Ronin-S (kit completo) c’è un caricatore (trasformatore/adattatore) per cavo USB mentre in quella del Ronin-SC non c’è.

Il Ronin-S ottiene gli aggiornamenti firmware sicuramente via PC con applicazione desktop “DJI Pro Assistant for Ronin” (win/mac) mentre il Ronin-SC, attualmente (set 2019), se connesso al PC, non viene nemmeno visto: quest’ultimo sicuramente ottiene gli aggiornamenti attraverso l’app (mobile assistant) per smartphone (la stessa che si usa anche per ATTIVARE entrambi i modelli di Ronin qui citati).

Pressoché ogni cosa importante tra i due modelli non sembra essere compatibile (la batteria, per dirne una).

Pare sempre più evidente da una infinita serie di dettagli che la serie di Ronin ed altri stabilizzatori è fortissimamente segmentata, in termini di mercato. Ogni cosa del Ronin-S sembra appartenere al “mondo dei grandi” che va verso gli altri Ronin, mentre SC sembra andare verso i poppanti, ovvero verso gli stabilizzatori per cellulare.

Spero che i due mondi si apportino vicendevolmente soluzioni positive.

ottima e-mail crittografata: PROTON

Per tutti i quasinerd che avrebbero voluto usare PGP/GPG ma che alla finecheppalle, ma che si rendono conto.

Per tutti quelli che ritengono di voler intrattenere un rapporto epistolare PROTETTO, crittografato seriamente, posso consigliare:

https://protonmail.com/

Vedete voi stessi il perché.

la solitudine è per gli immortali

Leggo, prestato, “le stelle del cane”. Un post-catastrofe in cui (questo ho letto per ora) un uomo sensibile ed uno gretto sopravvivono proteggendo il loro territorio, l’uno con l’abilità del volo, l’altro con la facilità (ed il gusto) nell’uccidere. Il grosso del “bello” credo, per ora, stia nella narrazione della purezza della solitudine, del protagonista nel pescare e volare … del suo compagno forzato che uccide tutto ciò che non è lui stesso.

Io prevalentemente sono un solitario; lo sono sempre stato. Eppure amo la compagnia… e sono ciarliero. Per una certa quantità d’anni sono stato molto silenzioso, ricordo che me lo dicevano. Ma da un certo punto in poi … sono assolutamente convinto di avere una personalità borderline. Giusto un tantino.

Comunque. Continue reading →

Se quello che sai serve usalo

bassorilievo fa' di sapere e sarai libero

fa’ di sapere e sarai libero

Secondo una regola economica le strutture che funzionano, in tempi di magra, resistono, mentre il più debole (quello che non funziona) soccombe. L’esempio che viene fatto si riferisce ad una banca, persino ad una sede bancaria. Oppure ad una azienda che condivide un settore con molte altre che sono più efficienti o competitive. Dicono: quando iniziano le difficoltà l’abbondanza che consentiva al mediocre di accontentare richieste mediocri non esiste più e l’impresa chiude, surclassata da chi è migliore nell’offrire lo stesso tipo di servizio: migliore magari nel riuscire a farlo a condizioni alle quali gli altri non ce la farebbero mai. Condizioni magari dettate da una cattiva gestione interna, da economia di scala, da inefficienza mai curata, da atteggiamento con la clientela … mille cose. Comunque diciamo che il “virtuoso” sopravvive.

Ne sono conscio. Continue reading →

NERDY: il virus della polizia postale, come rimuoverlo.

Vi butto qua il link e basta, che non si sa mai.
Senza un po’ di nerditutine di base ovviamente non ve ne fate niente.

IL LINK E’ QUESTO.

1) non pagare, MAI

2) se aveste lasciato acceso UAC (user access control, controllo accesso utente) non sarebbe successo, probabilmente

3) ciao a tutti e buon divertimento

4) che a quelli che hanno inventato questo virus venga un eritema alla cappella – ma forte – o, in caso di fanciulle, tra la vagina e l’ano – sempre alta magnitudo: io non l’ho mai beccato ma tra parentiamiciconoscentisubappalti me lo trovo sempre tra i maroni.

la stronzata del desktop VS touch

Torniamo 300 anni indietro. Pensate a milioni di persone costretti ad appendere dei fogli, dei taccuini o dei libri AL MURO e tenere le braccia per aria per scriverci.
Una cazzata, no? Se puoi tenerti appoggiato ad un tavolo, è meglio.
Bene.
Ora, perché DIAVOLO se non ho un dispositivo ESPRESSAMENTE creato per essere comodamente touch (un telefono od un tablet) dovrei avere una interfaccia utile SOLO per quell’ambiente?
Pensate di usare qualsiasi cosa usiate su windows in modalità ESCLUSIVAMENTE TOUCH … a parte che scrivere è infinitamente più veloce con qualcosa fatta per avere a che fare specificamente con la fisicità (i tasti) … ma qualsiasi legge sulla sicurezza e anti RSI (irs?) dice che devi tenere APPOGGIATE le braccia. Non per aria.
Chi usa photoshop tiene l’avambraccio appoggiato al tavolo e comunque molti rischiano in ogni caso la tendinite.
Per quello che serve c’è la penna grafica, la tavoletta… ma guardate comunque come ci si trova…. ok, poi ci sono i dispositivi completamente touch che stanno ad altezza tavolo e su cui usare la tavoletta: estremi.
Ma l’uso MEDIO e COMODO è quello attuale. Che si possa ANCHE usare il dito sullo schermo è fico, ma già il passo di avere gli schermi lucidi invece che opachi è stata una stronzata: sono riflettenti! Ci si vede male!

Certo che le “applicazioni da dito” hanno un senso (Se ben fatte e non pensate per lillipuziani e mai per gli anziani) … ma hanno UN senso, non OGNI senso.

Mentre l’ambietne desktop è general-purpose.
Touch MESCOLATO a mouse-tastiera-monitor è vincente. Ma l’esclusione e il “sorpasso come diktat” non sono una buona cosa.

Io continuo a dare tanta tanta merda con un nokia 3330 a qualsiasi ragazzino con uno smartphone touch, quando bisogna scrivere gli sms.

E così con la tastiera.
Ho visto anche quelli velocissimi, ma non fanno mai quello che vogliono loro… si sono adattati a quello che gli permette di fare il touch.

Dire poi che la linea di comando è sparita è una colossale stronzata. Ma mi rendo conto che per l’utente medio sia realtà. Comunque l’utente medio sappia che siamo alla versione 4 di powershell.

Bridge: dove salva le informazioni degli stack

Attenzione: post nerd! :)

Chi usa Adobe Bridge per la gestione del flusso di lavoro forse ogni tanto ha utilizzato gli stack per raggruppare una serie di scatti accomunati da qualcosa, per tenerli un ordine o… per qualsiasi motivo uno voglia usare gli stack.

Dove vengono salvate queste informazioni? In Windows, nella cartella che contiene gli stack, a fianco delle immagini e dei loro XMP c’è sicuramente (magari nascosto) un file di nome “.BridgeSort” che è comunque un file XMP/XML che mi sembra contenere queste informazioni. Anzi, dato che ho fatto dei set piccolini, mi permetto una prova empirica: chiudo Bridge, cancello (sposto altrove) il file in questione, riapro Bridge e… gli stack sono spariti. Inverto l’operazione e gli stack riappaiono. Quindi è verificato: stanno lì. 🙂