Adesivi e cotillon, 2021

Interessante come qualsiasi forma merdosa di “contenuto divertente” poi in mano alla gente davvero creativa diventi – effettivamente – divertente. Un sacco di adesivi di merda, oppure modi orrendi di appiccicare in modo kitsch assieme stili completamente differenti di arti visive sono diventati interi universi “stilistici” o comunicativi di una generazione che si comprende, si esprime e si trasferisce informazioni e sensazioni, emozioni. Creazioni originali divertenti, significative, coinvolgenti e a supporto di contenuti sensati, storie che hanno una trama e uno svolgimento niente affatto banale, sono supportati da stili che forse, a volte, o anche in tanti casi, sono frutto di errore, incapacità di usare, imparare… e si sono trasformate in altro. Altro che funziona, che è un nuovo stile, che addirittura inizia a darsi una struttura e dire “si fa così”: è diventato regola in un suo piccolo recinto. Soprattutto si sono trasformate attraverso l’intervento combinato di migliaia di persone in tempi brevissimi. La generazione Z forse fa questo in un modo che toglie loro qualcosa ma sicuramente crea qualcos’altro.

Non dobbiamo per forza abbracciare tutto. Nemmeno siamo obbligati a comprendere tutto.

Però questo momento storico, nel cosiddetto occidente civilizzato, è caratterizzato da manifestazioni che riguardano l’espressione e la comunicazione che hanno tratti legatissimi alle contrapposizioni, che potrebbero essere mescolanze, all’accettare e rifiutare, al comprendere e voler essere compresi.

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Il catodico va meglio! #vaffanfashion

Scrivevo il 19-4-2012 – Ho un televisore che avrà 20 anni. Catodico. Si, CRT, con il TUBO CATODICO e lo schermo davanti CURVO, con questo tubo catodico INGOMBRANTE dietro. Si, proprio così. E io vedo perfettamente i colori, gli incarnati, tutto è del colore corretto, come l’ha visto il regista e il direttore della fotografia e i tecnici in studio (nel caso delle trasmissioni live).
Poi invece vado da chi ha questi ultranuovi ultrapiatti ultrafashion (mavaffanfashion!) trendy lucidi LCD o PLASMA … e vedi la gente arancione, oppure gialloverde. Vedi puntini schifosi, quadratoni merdosissimi… ma dove sta questa innovazione? Dove sta questa fichezza della novità? Se ti metti il vestito nuovo ma HAI FREDDO oppure sudi e puzzi come una capra… sei fashion? Sarà anche fashion ma mi fa cagare il cazzo a pioggia.
Sono brontolone? Continue reading →

opere di cui non godo più

C’è stato un tempo in cui mi veniva da ridere e forse sottovalutavo l’essere restia, da parte di B, a guardare, leggere, ascoltare “cose” che fossero attinenti alla realtà più vicina, che parlassero della situazione, dei sentimenti, della vita, del lavoro, dei rapporti di gente che assomigliava molto a noi, alla nostra “classe”, o a quello che avevamo dentro.

Come al solito il dolore degli altri è dolore a metà, vero?

Il mio attuale livello “rete di sicurezza” è Peppa Pig. Non sto scherzando. Ora la capisco bene. Roba leggera, superficiale, distacco, cazzate. Ho fatto mesi, anni fa, sul divano con Law and Order quando non lavoravo. O lavorare o … pensare a cosa? Cosa eh? Alla vita? E quindi canale-37-e-canale-38-GialloeTopCrime. Ho visto ogni genere di giallo eccezion fatta per quelli di una cosa oribbbbbbbile italiana, ma tanto bastava passare da Giallo a Top Crime e viceversa. E se proprio il fato voleva mettermi di fronte un Frassica decaduto o roba del genere, ZAC, ecco FOCUS (“com’è fatto” e “com’è fatto il cibo” ahhhh quanta pragmatica conoscenza disumana, distante dal dolore, ingeniere rizolfere proplemi ziii ) oppure i canali dei cartoni. Ahhhh siiii, i cartoni. Oh, tanta bella roba, devo dirlo. Ci sono cosette fatte davvero bene. Ma se non ci sono Ziggy e Sharko quasi tutto rischia in qualche modo di farmi pensare comunque. E allora (musica di magia epica) … ecco Peppa! Grufolante e scoreggiosa peppa! Oink oink! Risatine! hi hi! Lo so, lo so, state estraendo i bazooka. Anche io. Ma quando hai il cuore fatto come una foglia tagliata dal lato fino in bilico su uno spillo rovente… ah, amata Peppa! Lontano da qualsiasi trauma, qualsiasi problema. Maialini, risatine. Annullamento totale. Continue reading →

mai saputo checcazzofosse un #tronista

Ebbene si, lo ammetto: poco fa ho googlato perché mi chiedevo, oziosamente, che diavolodistracazzofosse un “tronista”. E lo trovo in una pagina di Wikipedia, che, da wikipediano stanco, COMUNQUE trovo fonte di BASISMO (ovvero resto basìto) : quella dedicata alla “trasmissione TV” (di cui non sapevo un beneamato cetriuolo) “Uomini e Donne“.

Sono tanto, tanto, tanto anziano. L’unica cosa che mi viene in mente è una intervista doppia tra un laureato che cercava di fare ricerca e un tronista… che pensavo, come concetto, fosse solo un cojone che faceva il modello o qualcosa del genere.

Ma mi rendo conto che la pagina di Wikipedia, per la quale ho versato lo scorso anno il 5×1000, ha l’elenco intabellato ordinato dei tronisti. Mentre la voce dedicata ad alcuni personaggi illustri ha molto, molto meno. Ma di sicuro è meglio documentata, con fonti attendibili.

Siamo nel 2013 e il significato di quell’intervista doppia ce l’abbiamo nel deserto attorno a noi (cit.)

Paola Cortellesi, risorgi alla vita! MIO APPELLO PUBBLICO

Paola Cortellesi

Paola Cortellesi a Zelig (2012)

Questo appello lo faccio apertamente e direttamente a te, Paola.
Non so cosa ti sia successo, e prego Dio che non sia la tua mente brillante ad essere stata intaccata, o che non siano psicofarmaci, qualcosa di tanto brutto che ti può essere successo, ma ti prego,  ti prego, TORNA in te! Dove sei finita? Ti ho vista per caso a Zelig e mi è venuto da piangere. Da anni vado dicendo a tutti che “La Cortellesi è la dimostrazione che le donne sono perfette, che sanno anche essere delle vere comiche!”
Poi vedo quella specie di soubrette clonata dalla Cortellesi ma lessa, spenta, scialba … ok, con i tacchi alti (ti stanno bene, si) … che fa le mossette, le faccette e il sorrisetto che si deve fare.

Ma dove sei? La tua voce, la tua VITA vigorosa, dentro la tua voce mi ha fatto drizzare le orecchie dalla prima volta che t’ho sentita. I tuoi personaggi comici mostrano il tuo talento allo stato concentrato: intelligenza, creatività, capacità d’esecuzione; sei stata brillante, provocatoria, dissacratoria, ficcante, spassosa, ironica, e di una grande professionalità (ok, ormai non significa più nulla, va bene) … insomma sai fare tutto COME SI DEVE … ho visto il dvd teatrale, ottimo … sai fare le cose serie e quelle divertenti… non mi piaci tanto nei film, ma “live” (teatro/sketch comici/presentare/cantare) sei un esempio di perfezione.
No, sbaglio. Non posso dire “sei“. Posso dire “eri“. Continue reading →