Ragazzi fate porno 3D, estremo?

Ho fatto due conti su subscribestar.adult su un profilo c’è un tizio che becca circa 46000 USD lordi AL MESE. Facciamo che se li prenda in tasse il governo… metà? Voi guadagnate VENTISEIMILA dollari al mese? Ma facciamo che sia un terzo. Li guadagnate?

Un tizio che ha un tier di ingresso di 6 USD con una base utenti di 7500 persone che non vedono l’ora di attendere un “all the way through” fatto come lo desiderano, come lo sognano, come nessun essere umano può fare per soddisfare il loro desiderio, l’animazione 3D, anche approssimativa, decente, fatta da una sola persona con mezzi modesti, può essere una via praticabile. Magari vi fa schifo, in fondo è “servicing” puro; magari invece non ci avevate pensato. Io non faccio porno, non faccio nemmeno 3D. Ma questa nicchia esiste. E il tizio che ho osservato non ha tier complicati: 6$ e quando ha fatto la sua roba meno eccessiva, ma che lascia perfettamente comprendere dove si va a parare, la trovi persino su pornhub gratis. E se sai cercare trovi anche quella estrema, sempre gratis, altrove. Naturalmente funziona tutto sulla foga del momento, sulla qualità finale disponibile del video intero, sul suono, altre piccole puttanate: quando entri ti da una password e ti scarichi tutto quello che ha fatto senza cercare. Se ne vuoi altra lo sostieni. Ma il mondo è grande. Kink.com – nel “classico” (umano) – e altra roba di quel tipo hanno fasce di prezzo nettamente superiori a quelle degli altri siti porno a pagamento. E sono certo che per alcune cose davvero fuori di mela c’è gente disposta a pagare molto. O comunque un po’, ma per molto tempo. Se mixate quelle due formule (un po’ per molto tempo, molte persone) riuscireste a vivere in modo eccellente, facendo un lavoro interessante, sempre che l’argomento in sé non sia una cosa che vi fa cagare. Ma: non ha a che fare co le vostre capacità sociali, qualsiasi cosa riguardi il parlare con gli altri, ll corpo vostro (vecchi, giovani, uomini, donne, brutti, belli, puzzosi, profumati, capelloni … è 3D!!!) e vedo alcuni sprazzi ANCHE nei siti classici a pagamento in mezzo alle pubblicità: gli studi su un settore vanno fatti andando bene a vedere cosa fa chi esiste e chi – di solito – tenta qualsiasi cosa nuova: il porno fa SEMPRE scuola su internet. Per primi sono stati region free, hanno avuto a che fare con i problemi “umani” dell’alta definizione, con la sicurezza, con i pagamenti, con il mondo del mobile, con il mondo del free e della gig economy.

Se non è un universo che vi fa schifo e state tentando di fare dei 3D che sapete perfettamente in cuor vostro che non sono all’altezza nemmeno di 20 anni fa, beh, ricordatevi di fare un giro sui siti porno e controllare cosa vuol veder fare ad Anna ed Elsa la gente. Con i cavalli, con i mostri, con checcazzoneso! I tentacoli, i minotauri, i robot, con qualsiasi personaggia dei videogiochi o film, o simile. E di certo non gli interessa la qualità della texture o la fisica dei fluidi. Si deve vedere BENE quello che interessa, come in tutto il porno, e il resto chissene. Aumentate la qualità? Aumenterete i seguaci. Ma se anche non siete sto granché, potete farcela: è la perversione la cosa che interessa, una cosa che solo le arti che permettono il non-ralismo… realistico, possono consentire.

Naturalmente anche il non-3D ha il suo spazio. Fumetti, disegni su commissione. In fondo Patreon era pieno e poi i hanno cacciati… dove? Li ce ne sono. Non so se poi ci sia roba illegale ma credo ci stiano attenti. Non ho avuto questo sentore, ma di certo non pago per andare a guardarmi tutta la faccenda. Ho dato uno sguardo per due soldi e quello che ho visto è che se sei uno che fa modellazione 3D e animazione appena DECENTE puoi fare molto. L’animazione sarà sempre la più gettonata. Nulla poi ti impedisce di fare progetti da vendere sotto Affect3D o simili. Magari voi vi vedete a lavorare per Guerre Stellari prossima puntata: ve lo auguro. Ma se non avevate pensato a questa cosa… la gente ha sempre speso per andare a puttane e adesso anche per farsi le seghe “fatte bene / che non si sa mai” (cit)

Bjorg Porn

Il titolo volevo farlo, quindi va così. Ho scoperto di aver avuto una punta di traffico il 17 del mese scorso. Non si capisce perhé. Questo come web-cojone e social-merda-marketting mi rende davvero una grossa testa di cazzo. Ma chissenincula. Ecco, così abbiamo mandato via quelli che je da fastidio la parolaccia.

Ho finalmente trovato una scarpa che io uso nei miei nudi in un porno. Un gran bel porno. Avevo già qualche dubbio sulle scarpe con così tanta “zeppa” … ma hanno una forma talmente giusta che alla fine tutte sono contente. Dicono sempre “da troia” “dei porno” ma poi quando le hanno su e si vedono allo specchio nude con quelle… il loro viso parla da solo. Sopracciglietto alzato, linea perfetta della gamba.

Però cazzo: adesso l’ho beccata io in un porno. Era proprio quella, sono sicuro al 100% perché prendo SOLO quella con diversi numeri. Mi costa parecchio, l’ho vista mille volte nelle foto.

E uff.

Era anche un po’ di tempo che cercavo un tacco 12 davvero fino, strettissimo, un artiglio, ma soprattutto che tenga quel piede in quella splendida posizione da ballerina. Adesso ho avuto una spinta fastidiosa in più.

Ora tornando ai fottuti visitatori di quel giorno, tutti dagli stati uniti, mi chiedo cosa cazzo possa aver detto di interessante. In inglese scrivo raramente, solo per dire ai lettori inglesi che siano anche loro impegnati nel lavoro di micro-stockers, che non sono soli nei momenti di merda. Non credo proprio di aver riscosso un simile interesse.

Boh! Ora metto un viva la figa. Questo per avere un testo sicuramente digitato da un certo numero di persone. Persone che forse non vorrei che arrivassero qui. Del resto non mi interessano nemmeno persone che sono convinte che la figa non sia da nominarsi, da considerare davvero molto bella e così via, anche se hanno collaborato a livelli scientifici internazionali per costruire un mondo migliore. Se poi mi cadi facendo una smorfia sul “viva la figa”, beh, ok, sei un ottimo lavoratore. Lavora pure. Ma quando hai finito, io vado da un’altra parte.

Censura da marketplace 2020-2021

Piccolo drogato. Di? PC. Di accesso ad internet, di uso di questo mezzo informatico. Di scrittura, maneggiamento immagini, accesso alle informazioni. Ben prima di qualsiasi millennial la mia vita è stata connessa, come nei romanzi cyberpunk degli anni ’80. Il pc che uso per lavorare è sotto i ferri. Non posso fare lavori fotografici o video, né lavorare sui nudi. Per fortuna Prime Video mi ha sparato fuori la quarta stagione di Mr.Robot. Paranoica come sempre, ma me gusta.

app stores level censorship
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da quando su GQ non c’è gnocca?

Ora, ragazzi, avevo dei punti di riferimento importanti. E sinceramente a parte fare qui un po’ il coglioncello con il titolo, ci sono delle cosette su cui riflettere. E io rifleggo. Riflusso. Riflo. Rif. Ci penso.

Quindi. <— questo lo faccio per la mia maestra

Max non esiste più. Vado a vedere che dice GQ in fatto di stragnocche e… E? Non c’è una sola modella discinta, in costume, sexy, ditelo come volete. Nulla.

Quello che mi viene da dire è dunque: allora avevano ragione a protestare nei decenni precedenti. Chi? Chiunque abbia considerato la presenza di ignude o discinte una sorta di soft-porn mascherato da altro. E certo. Come mai oggi non ci sono? Perché c’è pornhub e youporn e porntube eccetera.

Davvero? Really? Per questo?

Allora si, allora mi dispiace ma dico CHE SCHIFO.

Davvero dunque abbiamo relegato l’ammirazione della bellezza del corpo femminile, della forma fisica, della statuaria, anche sensuale, anche sessuale visione non da “carnazzi”, pur rappresentando persino i genitali a degli ambienti ristrettissimi. Siamo tornati indietro. Adesso quindi stiamo moraleggiando de facto. Il nudo ora è solo nel porno, oppure in qualche bugigattolo nascosco, al buio, con vergogna.

Mi fa SCHIFO che l’umanità sia questo. Io non ho nessun problema col porno, ma se non si vede la differenza di qualità delle cose…

non c’ho manco voglia di continuare la frase.

Puoi aprire un po’ tutte le labbra?

Se c’è una a cui posso chiedere davvero ogni cosa, senza paura che mi giudichi male, ma al massimo mi dica fottiti, mi risponda col dito medio o mi dica “no” e basta, e si va avanti, questa è sicuramente la Kiki. Certo, con l’articolo, siamo al nord.

Non pensavo che avrei mai osato chiedere certe cose a una che sta posando nuda. E invece eccoci a chiedere a Kiki se una volta può aprire di più il buco del culo (e lei mi risponde tutta tranquilla “si, credo di si, mi infilo un cazzo grosso, e poi rimane aperto per un po’, si può fare: vuoi proprio la “O”, vero? tipo per guardarci dentro? Che porco! Ahaha” e si procede con gli scatti che si stava facendo: nudi si, ma niente di eccessivo. Faccio un po’ finta di niente, ma non crediate che non sia rimasto colpito. So che lei è così. Continue reading →

esempio di lettura digressiva (di palo in frasca)

Ho appena inventato questo termine. Ecco a voi un esempio di cosa cazzo succede quando io mi metto a leggere. E voglio ricordarvi questo: ho 44 anni, quasi 45. Quando ne avevo 17 facevo questo  durante i compiti in classe  sia di latino  che di inglese.

Vedo un porno con la splendida Taylor Rain, che ora, dice wikipedia italiana, fa l’agente immobiliare a Los Angeles come “Nicole Prince”. Non faccio battute relative alle sue vendite. Ma mi chiedo: e la wiki INGLESE cosa dice? Niente. Non dice niente. Taylor Rain (stage name) ha fatto più di 300 film porno. Mi chiedo solo, essendo stato un wikipediano attivo, se per caso stiano iniziando altre battaglie di  enciclopedicità del cazzo anche sulla .EN … come posso fare a verificare? Cerco il mito: Max Hardcore (stage name di Paul Little) e si, lo trovo, non è scomparso. Leggo velocemente la voce in Inglese, per vedere se è cambiato qualcosa; boh, si, dice che forse nel 2013 ha reiniziato a lavorare, quel grandissimo fiòdena. Continue reading →

usare le app favorisce la censura

“per la vostra sicurezza” dicono di solito quelli che desiderano prendere il controllo. Togliendolo a voi.

E magari spesso è vero.

Ma vorrei che fosse opzionale. Decido io, non tu. Decido io se ricevere la pubblicità di qualcosa. Invece no, tutto il mercato NC-17 rende “non-marketable” un sacco di produzione video, spesso perché non sono patrocinati dalla MPAA. Tanto per fare un esempio old-style della sessuofobia.

Ma oggi silenziosamente accade ancora. Avete mai visto una APP porno? Nei Marketplace: che siano Apple, Google (android) o Microsoft, non ci sono corrispondenti app rispetto ai siti web di argomenti che possono contenere o addirittura trattare specificamente, esplicitamente la sessualità. Quindi il contenuto veicolato viene inibito già dal contenitore del contenitore. I vari Marketplace delle “APP” (che non sono necessarie per la maggior parte dei contenuti: basta che il sito sia responsive) possono ad un certo punto semplicemente far scomparire una app. Supponiamo per un istante che Instagram decida che #freethenipple . All’istante Apple, Google, Microsoft fanno sparire Instagram. Oh no, non Instagram. Instagram esisterebbe ancora, andando con un browser web per computer desktop sul sito di Instagram, loggandosi ed accedendo.

Cosa molto scomoda ormai, ma che renderebbe libero Instagram dalle policies di Google, di Microsoft, di Apple. La figa, il cazzo, il culo e i capezzoli sono IL MALE. Puoi trovare cose orribili nei contenuti: violenza, odio, sevizie, dolore. Ma il sesso no. Se lo trovi c’è il tasto per segnalarlo, per fare la delazione. E scomparirà. Ma la violenza no. Non siamo un mondo VERAMENTE civile, perché anche voi che leggete qui, che avete sicuramente visto L’ESORCISTA credo vi preoccupereste di più del pompino di Zabriskye Point che di qualsiasi casino di un horror. Che so, The Hostel oppure i primi 3 “SAW”. Per me sesso anale a smorzacandela (reverse cowgirl anal, per chi cerca contenuti in inglese) con frontale visuale, per quanto sia “diretto” esplicito e sessuale, non è una cosa orrenda come una testa spaccata.

Io penso che la raffigurazione della realtà sia sempre un prodotto di una mente, destinato ad un’altra mente.

Parlare di qualsiasi cosa deve essere lecito.

MA

Se proprio volete scandalizzarvi, per me due che si inculano con gioia non sono brutti. Una persona a cui tagliano la testa, anche se è il cattivo che lo fa, comunque non è una bella cosa. Eppure per noi è intrattenimento. Anche una scazzottata di 10 minuti, con denti che volano, con ossa rotte. Cose che se le pensiamo nella realtà portano a menomazioni e alla morte.

Il sesso anale, sodomia, in alcuni stati del mondo è PUNITO CON LA MORTE, ancora. E ancora, noi, tutti, al mio paragone, pensando ai nostri figli e nipoti eccetera, non riusciamo a dire “beh si, è vero”.

No. Diremmo “eh si ma mio figlio” qualcosa. Eppure di sicuro proteggi di più tuo figlio dal vedere atti di sesso esplicito, definiti aprioristicamente osceni, che non da violenza esplicita, che non sono definiti mai osceni, disonorevoli e tutta quella serie di aggettivi che vengono inopinatamente affibbiati alla nudità, ai genitali, al sesso “così com’è”. E nota bene che non stiamo vedendo Cencio e la Gigia, i due vecchietti del paese che si tolgono la dentiera per un sessantanove. Di solito è gente anche carina, in forma, bella gente. Perfino esteticamente non c’è nulla di osceno. E’ esplicito. Si vede tutto. E non si può nemmeno dire che non sia finzione, che sia una reale rappresentazione del sesso di una coppia qualsiasi: per cui persino l’elemento “finzione” (il lichann taglia la gola al vampiro, che però se lo guardo bene, povero cristo, è una bella ragazza o un bel figliuolo, nel fiore degli anni… e lo decapitano tanto come i musulmani un giornalista).

Ma anche l’arte raffigura la nudità. Se la volete vedere o meglio, se non volete si impedisca di poporvela, lasciando a voi la scelta di vedere, nel mondo moderno, del web, ricordate che il mero preferire le app invece dei siti offre il fianco alla censura preventiva.

Creare un Marketplace alternativo? Si garantisca sicurezza INFORMATICA (no virus, no falle, no furti di dati) e per il resto della sicurezza decidiamo noi. Voi fate le classifiche e noi decideremo, come per le autorizzazioni su android, no? Facile.

perché venite qui

Ci sono fondamentalmente TRE morivi per cui la gente viene qui, per cui mi trovate. Anzi, per cui mi cercate. Sono tutti abbastanza malati.

Diciamo 4, non necessariamente in questo ordine.

  • suicidio
  • pratiche sessuali particolari
  • lavoro
  • varie altre, ma talmente tante che assieme non fanno le altre 3 voci

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3 pedanterie

ATTENZIONE QUESTO POST CONTIENE PERVERSIONE SESSUALE

Ovviamente chi fa questo non legge qui.

Quindi è come spiegare ai seguaci della scia chimica che è una cazzata. Non leggono la spiegazione.

E lasciamo qui, lettera morta.

“gli” = a lui; se proprio proprio priorio : a loro.

Ma mai, mai, mai è complemento oggetto: cioé NON ESISTE dire “GLI HO VISTI”. Ho visto essi, ho visto loro, ho visto i tuoi fottuti coglioni. LI ho visti, ok? LI <—– LI! porcoddue.

vado al lavoro, non vado “a lavoro”
Non chiedetemi perché. “a lavorare” = right ; “al lavoro” = correct ; “a lavoro” = WRONG (beeeeeeep!)

il verbo CENTRARE si usa quando si fa CENTRO con un’arma da lancio, una pistola, il tiro a segno, l’arco, le freccette, un pugno sul naso. “Ti ho CENTRATO” = ho fatto centro su di te.

Quando invece “c’entra” o “non c’entra” una sega, non c’entra un cazzo, è “entrarCI” non-ci-entra , quella determinata cosa ENTRA o non ENTRA in quel determinato argomento. Ok?

Rendiamo una merda l’uso errato di questa merda (di merda): “non centra una sega” ; ora dovete subito visualizzare due tipi di situazione: NAMBER UAN: un carpentiere ubriaco si appresta, barcollando, ad afferrare una sega di quelle che si vedono nei fumetti quando uno russa e sega il tronco, ma non riesce! Non riesce proprio! Allunga il braccio e la manca! Allunga di nuovo a destra e la manca! SWISH! Inizia a bestemmiare in toscano (sono grandi nella bestemmia i toscani)… e niente, non la becca proprio sta sega. Ecco, il carpentiere non centra una sega. QUELLA sega. Non la centra proprio.

NAMBER CIU, facciamola porno. C’è Sasha Grey, colei che ha reso famoso ciò che forse io apprezzo (e anelo?) più di qualsiasi altra pratica sessuale, il soffocone come forma divina d’arte. C’è lei di fronte a Rocco col suo popparuolone ritto che se lo sta menando su e giù, su e giù come il palo della cuccagna ma fatto di pene. E lei a quattro zampe e bocca aperta di fronte cerca, da sopra di ingoiarlo come se fosse la fontanella al parco con lo zampillo… senza usare le mani poverina, cerca di abbassarsi e GHLOMMMM… niente! Eh! ma come? Mancato! Ritira indietro il collo, guarda maliziosamente il suo amante che ancora con verve e vigore si masturba forsennatamente attendendo il congiungumento del suo glande con la parte bassa del suo esofago … e lei abbassa questa meravigliosa bocca aperta con la lingua sotto a cercare di guidare il gesto ma… SWISH!!!!! Clamorosamente di nuovo LO MANCA! Ohmmioddio!!!! Ma come?!!!!

Ecco in questo caso Sasha non centra una sega. Quella di Rocco.

Avete quindi appreso l’uso CORRETTO di “centrare” e di “entrarci”.

Buona giornata.

eravamo

Accarezzo la mia gattina. L’avevo da prima di incontrarla. Non riesco a non pensare, però, a lei. Che era così avvezza agli animali, all’animalità, a quando l’accompagnai a prendere il suo gattino perchè aveva voglia di cuccioli. E anche se so benissimo che le ho visto trascurare e abbandonare alle cure prima di un genitore e poi dell’altro qualsiasi animale di cui si sarebbe dovuta curare lei, ecco che il mio gatto o qualsiasi gatto ora non è solo un aspetto della vita che mi piace. Quello che noi eravamo e non siamo più. Continue reading →