dei backup #192387129387

Non fosse bastato il richiamo alla sfiga dell’altro giorno, ecco che nella mia “catena dei backup” è accaduto qualcosa. Per fortuna le mie abitudini ultra-paranoiche (recitiamo insieme: PARAONIA IS A VIRTUE) mi hanno salvato.  Continue reading →

qualità di ascolto necessaria

Uno dei problemi con la musica che ascolto è che richiede qualità. E’ sempre stata piena di bassi e di colpi secchi. Se hai una radio da cucina o uno speaker per computer, senza sub (non che serva il sub: serve il sub se hai un sistema di speaker per pc) non sentiresti che bordello. Niente profondità, pienezza, morbidezza, separazione dei suoni, pressione sonora. Certo, nel casino che ascolto spesso io parlare di “morbidezza” è difficile, vista la quantità di suoni taglienti.

Ma non importa, potreste ascoltare la stessa musica che ascoltate di solito voi. Ed accorgervi che nell’originale, se lo ascoltate come lo ascolto io, c’è un BOTTO di roba in più, di pieno, di avvolgente. Di vibrazione.

Il basso non si sente e basta. Si percepisce. Se ti vibra la cassa toracica, lo sterno, non va male. Se fossi in presenza di un contrabbasso, con archetto o pizzicato, tu non lo sentiresti e basta, ma vibreresti con lui. E così una batteria, naturalmente. Quando la grancassa dà il colpo, tu senti il casino, si, ma senti anche la vibrazione. Una di quelle belle robette che mandano ai matti i vicini e che quando ce l’hai poi dovresti insonorizzare la stanza.

Ad ogni modo un buon tecnico del suono di solito prevede che la tua musica, quella che produci, si possa ascoltare su un impianto medio, alla radio, eccetera. Continue reading →

perché venite qui

Ci sono fondamentalmente TRE morivi per cui la gente viene qui, per cui mi trovate. Anzi, per cui mi cercate. Sono tutti abbastanza malati.

Diciamo 4, non necessariamente in questo ordine.

  • suicidio
  • pratiche sessuali particolari
  • lavoro
  • varie altre, ma talmente tante che assieme non fanno le altre 3 voci

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servizi SOLO in abbonamento sia Adobe sia Microsoft?

Il 30-7-2013 così mi esprimevo in questo post nerd:

Ragazzi, è finita; se è così è finita. O si passa al software libero, ma per una scelta davvero poco dettata dall’etica della “libertà della sorgente”, oppure ecco come vedo io lo scenario futuro delle due suite che SECONDO ME interessano maggiormente il mondo:

  • Microsoft Office (Word, Excel, Access, Outlook …)
  • Adobe Creative Suite (Photoshop, Illustrator, InDesign, Premiere … )

Con la versione 6 della Adobe Creative Suite si passa alla “CC” (creative cloud).
Con la versione 2013 di Microsoft si passa alla non-più-esistenza del CD o DVD di installazione.

Se ho ben capito. Se ho ben capito quindi non esisteranno più le attuali “perpetual licenses”.

Ma con Adobe è peggio. Ti rassicurano sul fatto che l’applicazione non è nel cloud, che gira sul tuo computer, ma contemporaneamente tu non puoi comprarla. Come nelle avventure di Asimov, il software “è in licenza”, ok: ma ormai solo per una “monthly subscription”. Ormai è una roba in abbonamento!!! Mi fa schifo al cazzo!!!

Ormai conviene congelare il mondo a “Windows_7 + Creative Suite 6 + Office 2012” e basta. Funziona tutto piuttosto bene, fa quello che deve fare con gran soddisfazione… e cristo, se non vuoi comprare il mese prossimo, non ha importanza: hai comprato DUE ANNI FA e continui ad usare.

Ci saranno un sacco di vantaggi, ma raga… io ho la macchina di 10 anni fa e funziona perfettamente. (NdCG: nel 2013 questo era vero) Se dovessi noleggiarla ogni settimana invece sarei nella merda. E se non voglio usare la benza per due settimane, la userò DOPO, non sarà “scaduta”.

Tutto il mondo è felice di avere un aumento di spese mensili?! Non ci posso credere.

Del resto se posso anche figurarmi mezzo pianeta passare ad OpenOffice, non riesco proprio a vedermi uno stuolo di grafici, fotografi, illustratori passare tutti a Gimp e InkScape, così, perché altrimenti gli aumentano le spese fisse.

Ma potrebbe essere.
Potrebbe essere anche che io abbia frainteso.

Potrebbe anche darsi che tutti si inventino un sistema super-pirata. Io non lo so. Però non mi piace.

Sono passati 5 anni e quello che paventavo è ni effetti successo. L’abbonamento mensile alla suite Adobe “per fotografi” viene circa 12 euro. E la diffusione del pacchetto office pirata è larghissima. Oltre a questo resta un fatto che stando online e senza esigenze business puoi usare allegramente la suite Google.

Certo, io senza word non sto. E per fortuna essendo una specie di dipendente di Adobe per ora la suite della fotografia me la sparo gratis per un anno. Meglio sfruttarla eh?

Ed un altro post tra le bozze salvate se ne va.

se ignori la sicurezza fai figure di merda

ATTENZIONE POST NERD (moderatamente, divulgativo).

Vuoi un sito. Te lo fai fare con un cms, per le buone ragioni per cui si fa con un cms (come questo: wordpress); chi te lo propone ti dice: devi farti una soluzione di sicurezza (anti virus, intrusione, hacker, cazzi e mazzi) perché se poi ti bucano il sito noi non rispondiamo: noi mettiamo in piedi la struttura, magari personalizziamo, magari ti seguiamo i contenuti, ma la security è un altro fatto. Puoi fartela fare dal nostro reparto security, puoi acquistare un prodotto, puoi chiedere a qualcuno, ma ti consigliamo TANTO di farla.

Non la fai.

Hai un e-commerce e comunque una gestione utenti registrati. Ti bucano. Continue reading →

expanse in corso

the expanse logo

Prima serie. E basta. Cazzo.

Te pareva se non beccavo una “prima parte di” qualcosa. Dato che Netflix costa pochissimo e puoi accedere con 4 dispositivi (e siamo Italiani) costa proprio ultrapochissimo.

In effetti sono stato un Coglione perché volevo vedere House Of Cards che è stato prodotto da Netflix … ma in Italia non lo distribuisce.

Comunque.

Mi metto a tavanare tra la roba di fantascienza e decido che The Expanse può andarmi bene. Porcaputtana è finito subito. Due mesi devo aspettare. Fanculo, ricomincierò a vedere LOST che avevo interrotto.

10 Ora la mia routine da asceta è la seguente: 9-10 files, upload mentre guardo Netflix, altri 9-10 files, il tutto per quattro, con intervallo pasti e coccole alle micie. Il tutto di notte fonda. Quindi nanna.

GOTO 10 : REM (cit).

uno splendido venerdì dimmerda

Ieri ho commesso due errori che un nerd non avrebbe mai commesso. Ma un nerd sfigato invece vi racconta subito, in modo da togliersi il dubbio di essere o meno noiosi.

Ho cancellato una serie di immagini invece di usarle. Essendo in un concatenamento di sicurezza di backup, recuperarli richiede parecchio tempo: ho fatto l’unico errore umano che non dovevo fare. Tutte le altre puttanate erano previste.

Armato di poca pazienza (ieri era così) ho detto beh, dai, prendiamo un po’ di tempo e facciamo ordine in casa: toh, quel portatile son mesi che non lo collego… non si sarà neanche aggiornato e poi se serve a lei si incasina la vita; spetta che lo collego e lo lascio li. A parte le gatte (loro possono tutto) che lo accendono e spengono perché fa calduccio, il coglione qui presente si è scordato che c’erano TRE sincronizzazioni in cloud impostate in un modo stupido che avevo corretto mesi fa.

Tranne sul portatile.

In circa 6 minuti sono stati rimossi da TUTTI i miei computer circa 800 file. Con una certa tranquillità ho posto fine al massacro e mi sono messo di buzzo buono a capire come fare il disaster-recovery del disaster-recovery causato da un coglione: io.  Continue reading →

caro amministratore delegato AHAHAHAHHA XD

 

Quando hai gestito le caselle di posta di un’azienda hai potuto verificare le dinaimche che girano attorno agli indirizzi.

In un’azienda con alcune PRECISE funzioni aziendali dare gli indirizzi nominali, ho sempre ritenuto, è una cazzata. La corrispondenza dell’azienda è suo materiale prezioso, così come lo sono i contatti.

Avere un mario.rossi@nomeazienda.caz è una stronzata. I clienti memorizzeranno quello automaticamente. Mario.Rossi se ne va e tu ci metti un secolo a recuperare funzionalità per bene con tutti gli imbranati.

Se invece hai delle caselle “per funzione”, almeno i riferimenti generici ci sono. “customer-care” “clienti” “clienti1” “ordini” “ordini-estero” “direzione” eccetera forse non sono indirizzi fighi… ma funzionano e soprattutto durano. Inoltre tutte le dinamiche di sicurezza possono essere tarate sul tipo di interlocutore che hai.

Se però cerchi in tutti i modi di avere un titolo altisonante sul biglietto da visita PRIMA del tuo nome e cognome (e per carità: NOME-E-COGNOME, non il contrario che non siete sotto naja) … perché non usarlo come indirizzo? Se sei il CEO, CFO, trashmanager, dicksucker … perché non usare quello come indirizzo?

dicksucker@yourcompany.com … è OK. Quando andrai in @anothercompany.com il nuovo dicksucker avrà l’indirizzo pronto e continuerà le tue conversazioni. Per gli interlocutori esterni ed interni l’azienda è sempre quella. E per cambiarci il nome sopra non ci sono problemi.

Questo lungo preambolo per dire che io ora ci metto due secondi a beccare l’indirizzo e-mail dell’amministratore delegato, presidente, direttore eccetera di un sacco di posti per rompergli i coglioni quando sbagliano 🙂 Ed è spassosissimo! Fanno un culo a tutti non perché vogliono essere davvero corretti. Eh no! Lo fanno perché io gli ho rotto i coglioni e avevo ragione. Se invece fosse un po’ difficile avere quell’indirizzo … eh, sarebbe un po’ un problema per me venirti a dare una schicchera sulle balle.

Invece è facile 🙂 E infatti la mail NON è tornata indietro ^_^

UPDATE: e il giorno dopo mi hanno chiamato SEI addetti diversi. La prima ragazza era perfetta. Gentile, ascoltava, non mi ha dato ragione a cazzo tanto per leccare il culo: ha ascoltato e senza che la imboccassi ha detto da sola “questa cosa non ha senso” (era riferito all’illogicità della comunicazione che mi è arrivata – che faceva riferimento a dei documenti scritti – vista la mia totale (e a loro nota) digitalizzazione. In seguito altri hanno preso atto che avevo già fatto e l’ultima l’ho sentita subito da come prendeva il respiro e dal tono che era piccata e pronta a cantarmene quattro. Con gioia le ho potuto riferire che tutto era stato felicemente risolto dai suoi gentilissimi colleghi salvearrivederci. In TEMPO ZERO hanno risposto! 🙂