Il catodico va meglio! #vaffanfashion

Scrivevo il 19-4-2012 – Ho un televisore che avrà 20 anni. Catodico. Si, CRT, con il TUBO CATODICO e lo schermo davanti CURVO, con questo tubo catodico INGOMBRANTE dietro. Si, proprio così. E io vedo perfettamente i colori, gli incarnati, tutto è del colore corretto, come l’ha visto il regista e il direttore della fotografia e i tecnici in studio (nel caso delle trasmissioni live).
Poi invece vado da chi ha questi ultranuovi ultrapiatti ultrafashion (mavaffanfashion!) trendy lucidi LCD o PLASMA … e vedi la gente arancione, oppure gialloverde. Vedi puntini schifosi, quadratoni merdosissimi… ma dove sta questa innovazione? Dove sta questa fichezza della novità? Se ti metti il vestito nuovo ma HAI FREDDO oppure sudi e puzzi come una capra… sei fashion? Sarà anche fashion ma mi fa cagare il cazzo a pioggia.
Sono brontolone? Continue reading →

rigurgiti

Strategia, la chiamano. La scelta di non avvicinarsi più ad argomenti che ti hanno fatto andare fuori di testa.

Ah pardon. Ci saranno sicuramente dei modi più carini per dirlo.

Comunque eccomi in un ricordo, strano, di tempi che non ci sono più, luoghi che sono sempre li, ma che sono appunto come quando mi hanno fatto andare fuori di testa: abbandonati. Oggi sono abituato a vedere luoghi abbandonati e pensare a cosa potrebbero diventare. Ma se dovessi rivedere quello che è stato il mio vecchio posto di lavoro… sento ancora quel freddo, quella nausea, tutto quel casino che mi ha fatto dire “ok, sto scoppiando, valium a me”. E per fortuna ho incontrato quella dottoressa – che non era il mio medico curante – che mi ha indirizzato correttamente.

Ad ogni modo ogni tanto torna il ricordo. Molte cose devono essere necessariamente confrontate con l’esperienza. Quando attingo a quel ricordo, spesso, molti meccanismi tornano. Non riesco più a dormire, riposare. Ripenso a quel disfacimento, a quel mondo di morte, di perdita, di abbandono, di miseria dei luoghi. Che poi, se li guardi bene, col cavolo che sono miserrimi … solo che serve quasi un milione di euro per rifare il tetto e bonificare dall’amianto (e io ci ho vissuto 10 anni) … ma il pavimento è eccellente e le mura esterne anche. Fa certamente freddo.  Continue reading →

La disperazione ai tempi di Google

Nel 2012 il mio vecchio mondo stava crollando e, complici molteplici fattori, ero particolarmente disperato. Così, da bravo nerd, ho googlato e mi sono accorto che stava andando di merda a tanti, per svariati motivi:

google misentodisperato

Giugno 2012

Sono passati un po’ di anni, ma ogni tanto riguardo quel file… più che altro per la posizione del “per amore”. Ma ecco cosa succede nel 2015:

2015ottobre_misentodisperatoconGOOGLE

Ottobre 2015

… appare suicidio (io ero più avanti dai, diciamolo), si intensificano i problemi di soldi (alla facca della ripresa e delle puttanate che sentite nei TG) e soprattutto si sono spostati in basso i problemi di fica. Capito? Ed ora segnatevi pure questa da scrivere nel vostro libro di citazioni:

Quando la fica passa in secondo piano sono cazzi.

Amicus certus in re incerta cernitur

(c) Andrezj Dragan

La crisi, per me, è iniziata nel 2012, circa. Nel 2013 ero in piena crisi. Il sentore, però, dei cambiamenti nel mondo del lavoro dipendente ce l’avevo dal 2008. Quello che supponevo sta succedendo, passo per passo.

Quello che però scopro giorno per giorno ora, che siamo tutti nella merda, sono le persone che aiutano veramente. Quelle che forse lo hanno sempre fatto ma tanto non ne avevo bisogno, vero? Beh, si, alcuni non li vedevo da 10 anni, regolarmente. E ora, di punto in bianco, fermati fuori dal supermercato con una certa faccia tosta e dicendo loro “hey, sai che ora ho questo problema? Conosci qualcuno che?” … beh, invece di scappare via… si fermano e dicono “… fammi pensare… in effetti si, sentiamoci domani” … e qualcosa parte.

L’Italia delle amicizie non è solo il clientelismo. E’ pur vero che ci sono persone che ti danno una mano solo perché “è amico mio” e ok, è vero, ma … si tratta di vera amicizia e in quel caso la meritocrazia non c’entra nulla: posso fare o non posso fare: scelgo di fare per te, che sei mio amico. Perché ti conosco, perché so che non sei uno stronzo, che non butto via la mia buona volontà, le mie risorse che ti cedo per poco o nulla, la mia fatica, il mio interesse, il mio tempo. Lo faccio perché sei tu. Continue reading →

Pietro Ichino, 45000 posti di lavoro DOVE?

Sig.Pietro Ichino: questo commento perché il suo blog non consente il dialogo. Oggi su Radio2 parlava del caso di Pomigliano e della sua opinione contrapposta a quella di Ritanna Armeni. Non mi riferiesco a questo.

Ha invece dichiarato che ci sarebbero (ad esempio in Veneto) quarantacinquemila posti di lavoro disponibili e che il fatto griderebbe vendetta al Cielo con tutta la crisi che c’è; le aziende cercano ma non trovano eccetera.

Ora, io NON farò il mio commento. Legga invece quelli che stanno facendo i disoccupati, quelli che sono stati buttati nel gabinetto dalle suddette aziende e quali siano condizioni e risposte che la gente reale sente tutti i giorni. Io le fabbriche in stile svizzerotedesco che accarezzano l’operaio e che non guardano se vai in bagno non le conosco. Sono in fabbrica da 15 anni da privilegiato (ufficio) ma la produzione l’ho vista: sono in costante stato di soggezione, sempre di categoria B, mai persone, sempre ingranaggi. Però invece conosco le risposte e le condizioni che le aziende del mondo reale oppongono a chi cerca lavoro ed è, lui si, davvero, disponibile.

Prego, LEGGA cosa dice la gente di quei famigerati posti di lavoro “disponibili”. Li legga TUTTI, io l’ho fatto. Corrispondono a quelli che ho sentito vis-a-vis. Quelli veri. Quelli che poi scompaiono, depressi, a casa, vergognandosi di esistere. Forse li troverà un po’ piccati… ma se èper ogni offesa alle loro persone si fossero portati un registratore le assicuro che comprenderebbe cosa significhi la grande BALLA dei 45000 lavori “disponibili” … e di tutti gli altri nelle altre regioni.

Ricordiamo il concetto base: il lavoro serve in primis, per guadagnarsi da vivere: fai qualcosa e ti pagano. Se il bilancio è negativo, allora si chiama sfruttamento e buttarcisi a capofitto indicherebbe idiozia, nemmeno disperazione.

crisi nazionale e depressione nazionale? pare che non sia il solo

ce la posso f… CRASH!

mi sentivo un po’ una merda anche a sentirmi una merda… come dire … ti senti male, hai paura, hai questo e quell’altro… e … giudichi tutto questo negativamente (non come uno che prende sei e dice “vabbé, chemmefrega, a me basta così”) …

Ma in questo caso il malcomunemezzogaudio (che, come sapete, ho già da tempo modificato in “mal comune, vaffanculo”) un po’ aiuta, perché la sensazione è piuttosto diffusa in tutto il Paese, come dice questo articolino. Niente di cui rallegrarsi, ma almeno non ti senti al top della classifica delle merde. Dici… beh, dai, non mi abbatto poi per motivi che vedo solo io. Speriamo di farcela lo stesso a polyannare un po’.

il programma di grillo, cinquestelle, #M5S

immagine del comico Beppe Grillo nell'atto di rassicurare i passanti

rassicurante

Sono dovuto andare a darci un’occhiata: al programma. Non è che si possa ignorare. Grillo nel ’95 m’era piaciuto. Tante altre volte m’era piaciuto. Ora se non fosse diventato un arruffapopoli (senti come sono monarchico) forse mi piacerebbe ancora. Che faccia ragionare la gente è bello, che stuzzichi e rompa le scatole su cose di cui qualcuno vorrebbe non si parlasse, questo va benone. Ma quando fa sragionare? Quando usa la tecnica “scherzavo” (sono un comico, mica un politico) e compagnia bella, allora mi ricorda tanto un “sono stato frainteso” che mi ha già scartavetrato i cosiddetti per un bel po’.

Non posso dire di non condividere tante delle frustrazioni che lui raccoglie ed amplifica. Ma lasciamo perdere e torniamo al titolo: non potendo ignorare quanto importante rischi di diventare la sua percentuale in rapporto agli altri ed in mancanza di attori seri rimasti in campo, sono passato a curiosare sul suo sito, cosa che non facevo più da qualche annetto.

Ho preso un commento in evidenza di una tizia, tale Viviana, se non erro, che se la prende con Scalfari dandogli sostanzialmente – non sono le sue parole – del vecchio rincoglionito che in precedenza lei aveva ammirato molto, ed evidenzia che il movimento 5 stelle un programma ce l’ha.

Allora ho detto vediamolo. Il link, lo ripeto, è questo. Forse sarà bene copiarlo, incollarlo, datarlo, farne un pdf. Comunque: dato che ora ho sonno, mi interessava SOLO sapere che cosa pensavano di fare per il paese, che in questo momento ha un lievissimo problema che si chiama “lavoro”. Non vedo il punto, guardo sotto “economia”. Continue reading →

Total recall versione 2012, mi è piaciuto

Si comunque a me Total Recall versione nuova è piaciuto. Qualcuno me l’ha accusato di citazionismo esagerato … ma io me ne fotto. L’ambientazione che aveva quello con Schwarzie, oltre al fatto che era tutto un po’ “humour anni 80” purtroppo era datata… mentre questa versione così “seria” non mi dispiace per nulla.
Ci sono incongruenze, e la scena del “dubbio” che nella vecchia versione era quella con lo psicologo e la goccetta di sudore … qui convince meno. La tipa così incattivita non sembra avere gran senso.
Io comunque lo annovero tra quelli di cui incoraggio l’acquisto! E per chi non se lo ricordasse, il racconto originale è di P.K.Dick.