The so called “big-four” of Stock footage, photography, images, vector graphics, music, seems not to safeguard at all their assets and interests as they ignore to consider contributor work at risk when is stolen or reselled stealing it.
This happens in their own systems (Harry steals from John in A agency, then Harry sells in A agency, not elsewhere) and in other systems (Janet steals from Cindy in A agency, then Janet sells in B agency). This happens in youtube tutorials explaining how to steal, remove watermarks. This happens with entire rip-sites. This happens when user buy stock, transfer this high-res files online and leave there unchanged to be freely taken.
Agencies seems not to spend a dime in copyright protection. And this is very strange given they make money on this. But it’s clear: they earn 80%, so who cares a sod of everything else? It’t not their problem. Not their effort.
It should be in their own interest to protect what they mantain online to be sold. And it should be in their own interest to mantain contributors happy to make everything worth the effort. They’re pushing their luck because even if we love creating contents… we have to make a living to keep on creating.
As you at Shutterstock perfectly know as you noticed us, from now on means … from now UNTIL 31 DECEMBER. So… it means I needed 11 MONTHS to reach level 5 with the new awful system. And everything will go down again in January.
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Carissimi, questa bella comunicazione mi è arrivata da Shutterstock e potrebbe essere una notizia carina, no? Solo che dice “d’ora in poi”. Ed è una menzogna: i livelli, secondo la loro stessa informazione di qualche mese fa, verranno reimpostati automagicamente ad UNO a gennaio. Quindi io ci metto 11 mesi a raggiungere un livello decente, dico decente, non buono, smazzandomi e tra due mesi HOP, come se non avessi fatto niente, e per altr 11 mesi prezzi merda. Fantastico eh?
Lo hai accettato, adesso stai muto. Beh, io avevo accettato altro e i cambiamenti unilaterali di contratto non sono fantastici.
Shutterfuck ha di nuovo cambiato il modello di cagamento. Fino a prima raggiungendo una certa soglia di guadagno ottenevi uno “status” che ti dava un guadagno minimo più alto. Questo probabilmente ha creato una user-base di contributors “quantomeno decenti” spingendoli a lavorare. La soglia finale erano 10000 USD: a quel “livello” il tuo guadagno era comunque basso, ma almeno era il “massimo” livello di guadagno. Ora Shutter$ux ha deciso che “per riflettere il nuovo bla di mercato” chi più guadagna più guadagna, chi guadagna poco guadagna meno. Eh? Ti verrà assegnato un “livello” che credo sia poi simile a quello di Dreamstime, ma con il modello di ricalcolo che è invece quello di iStock, ovverosia annuale. Non sei mai “arrivato”. Ti viene dunque assegnato un livello direttamente proporzionale a vari range di download dei tuoi contenuti. Li scaricano poco? Guadagni anche poco per singolo download. Li scaricano spesso? Guadagni pure tanto per-singolo download. Questo ovviamente premierà i grandi player, tipo Pressmaster, Yuri, Olly e compagnia bella e penalizzerà di brutto la grande massa. Chiaramente i prezzi finali non sono variati: hanno solo alzato il loro guadagno abbassando il nostro: rispondere agli azionisti“creando valore”.
La grande massa è ovviamente quello da cui guadagna Fuckterstox. Ecco un OTTIMO motivo per il quale avere miliardi di immagini comprese quelle di merda, mediocri. Se tu guadagni di più da quelli che guadagnano di meno… ti conviene avere una mega accozzaglia di brodaglia da cui TU guadagni di più in un certo modo, mentre guadagni il giusto da quelli che producono il contenuto più fico.
I livelli sono differenziati per immagini e video. Credo, ma non so, anche per illustrazioni … ma forse sono parificati alle immagini in generale. I livelli si resettano ad inizio anno e sono basati sul numero totale di licenze per-anno che vendi: quindi l’agenzia avrà una impennata di guadagni ad inizio anno per passare ad una normalizzazione della spartizione gradualmente fino ad arrivare alla giustizia a fine anno… per resettarsi un secondo dopo. Apparentemente c’è anche un “livellamento” di tutti noi contributor… e poi “che vinca il migliore” e il banco vince sempre.
Another kick in the balls. Ovviamente modifica unilaterale al contratto, noi cambiamo e voi accettate e silenzio. Conseguenze? Un sacco di gente se lo piglia nel culo, sta zitta perché SPERA. Mentre la maggioranza di non-guadagnatori dovrebbe, per far loro molto male, eliminare il proprio portfolio.
È chiaro che finalmente il mondo ha capito come fare a sfruttare la proprietà intellettuale in modo volontario, svalutandola, strizzando fuori il guadagno, monetizzando la massa, la quantità di persone che comunque hanno idee e creatività ma che, in un mondo giusto, non la renderebbero disponibile ad un prezzo tanto basso… ma il miraggio di un guadagno basato sulla quantità li fa tirare fuori dal cassetto il loro gruzzolo di note, di immagini, di disegni… di qualcosa. Non ci sono vere violazioni di diritti. Non ci sono assunzioni di responsabilità nel collaborare a proteggere diritti da furto… ci sono richieste ed esigenze, ci sono pagamenti esigui e ben stabiliti contrattualmente… e una crescente svalutazione e deprezzamento della globalità di produzioni di contenuti multimediali disponibili in massa. Alzando la qualità generale tecnicamente disponibile e persino incrementando la “freschezza” del contenuto, che sia alla moda e rispondente al momento. Probabilmente sarà persino interessante tentare in paesi molto molto poveri.
Non so cosa farò in futuro. Ma quando uno dei tre player maggiori si comporta in questo modo… non ti viene tanta voglia di andare avanti.
Quando sarà ora io credo che ritirerò tutto il portfolio.
Ah si, non sono chiaro. Quando sarà ora di morire? No, in quel caso il portfolio lo lascio in eredità a chi lo sa far fruttare meglio, avendo numeri molto alti già con il proprio. Ma nel caso decidessi di andare affanculo per sempre dal punto di vista del microstock, credo che lasciare il portfolio a chi me lo fa fruttare poco non sia il caso.
Purtroppo il calcolo loro lo hanno sicuramente già fatto, tanto quanto lo avranno fatto le banche di tutto il mondo riguardo ai nostri risparmi. Solo gli investitori decidono di esercitare il potere del loro asset con forza. Noi altri, con i nostri piccoli conti correnti raramente lo facciamo. E di solito per farlo, coperti da molto fumo, esercitiamo a nostra volta del potere verso qualcuno che soffre, banca Etica esclusa.
Microstock – Rappresentare una carta di credito o di debito (un bancomat) potrebbe sembrare semplice. Ma anche se fotoritocchi l’impossibile o ne crei una ad hoc inesistente nella realtà, dei diritti della quale sei quindi proprietario (con property release) può rappresentare un ostacolo insormontabile. Nessun reviewer di Shutterfuck la farà mai passare. Ovviamente ogni volta con motivazioni diverse, ma quella più gettonata è “informazioni potenzialmente sensibili”. Maddeché? E’ mia, l’ho inventata, costruita con le mie mani (cit), non esiste il numero, non esiste la carta, ci ho messo la scadenza nel 2045. Su.
E in periodo COVID-19 i reviewer sembrano più decerebrati del solito, più stupidi, ottusi, robotici. Ma di certo l’ipotesi che siano davvero robotici trova smentita immediata in un casino di foto che ho ricaricato “PARO PARO” e sono state accettate. L’ipotesi, lo dico per curiosità, era che ci fosse una sorta di lettura “forme e colori” per similarità nel portfolio. Una specie di fingerprint dell’immagine con un threshold molto di manica larga. Ma anche no, credo sarebbe un bagno di sangue. E con luoghi comuni e inglesismi vi saluto.
Ho raggiunto l’ultimo tier di pagamenti con Shutterstock. Certo, dal 2013. Non è questo granché, se sapete di cosa parlo. Ho venduto finalmente il Sigma Art 85 F1,4 e comprerò un Ronin SC. Otticamente era un ottima lente. Autofocus difficoltoso, non mi potevo fidare. E dei video non ho questa gran simpatia. Ma tant’è: bisogna provarci.
Anche se sinceramente sto smettendo di crederci un pochino, nella mia capacità di saperci fare nel microstock. E’ difficile, è massivo, è da-fabbrica e con questo intendo standard qualitativi industriali e grandi quantità, ritmi intensi e continuativi, poco “spasso” e molto domanda-offerta.
E soprattutto, saturazione di mercato e offerta di roba gratuita niente male (vedi unsplash).
Raggiungere il massimo livello con Shutterstock significa che il guadagno minimo con le Subscription è più alto di 0,02 centesimi di dollaro. Tanto per essere chiari.
Have they a plan? Not to conquer the world, of course. We, as contributors, have a little naughty and nasty theory about what’s happening to our weird frozen earnings.
No matter what you do: they Always remain the same.
Here’s what we thing it’s happening: SS monitor some working accounts. If they work until a given amount of earnings in a given range of time, they set that amount of earnings and there you are and stay forever.
No matter if you upload 2000 images a month, no matter if you pump up with videos. Had they set up a threshold of earnings per-contributor? If you earned 200, and your images work, you keep earning 200. Neither less nor more. Did you earn 4000? You (lucky bastard) will keep earning 4000. They are creating an “everyone is happy” environment, but you can’t earn more. Ok, you are not getting down, but it’s impossible to improve or enhance your performance.
And, honestly, I simply NEED more money. I’m not working SO hard. But some friends of mine are. They work hard, they upload constantly a huge amount of content, images and videos, they have a good technique, they follow the rules, enhance their content with the good editing, lighting, scenics, props, models, makeup and hair stylists. But there is NO WAY to earn more. If videos earn more, then something happens to images sales… is there a CAP you’re reaching? Is there a maximum fixed for every contributor you’re getting up to?
There is no point in doing more if we can’t earn more.
There are lots of crappy images that only increase the total number of (useless) assets. The only matter they are useful to is exactly that: the total AMOUNT. Ok, I can understand it. But please, keep the crappy images out of the ranking algorythm.
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Se siete Italiani: ecco la teoria del gomblottho! Alcuni hanno il sospetto, osservando il lavoro duro che fanno e gli zero cambiamenti nei guadagni, che sia stato fissato un guadagno specifico per-utente, in modo da lasciare tutti contentini, ma senza che niente cambi troppo (molto gattopardesco) … la cosa può essere piacevole se guadagni pochino ma non scendi. La cosa fa schifo al cazzo se stai pompando come un bastardo per aumentare i guadagni e qualsiasi cosa tu faccia non cambiano. Esempio? Alcuni stanno pompando a mille con i video… e i guadagni sui video aumentano e … magicamente quelli delle foto CROLLANO fino a che il guadagno totale mensile rimane sostanzialmente invariato. Da mesi. Questo non ti spinge di certo a fare un buon lavoro per migliorare, se capisci che qualsiasi cosa tu faccia non miglioererai.
La mia indagine sui metatag inseriti automaticamente dalla Canon 5D SR (poi vedrò la MARK IV) nativamente è questa (secondo lo schema di Exiftool ):
Dati EXIF: si , e aggiungibili.
Dati IPTC: no, non ci sono e non ce li puoi mettere.
Dati Canon/Canoncustom: si, interessanti 🙂 Visto che ci sono mi verrebbe da dire a Canon: e allora perché non mi fate una bella funzione ON CAMERA che mi dice quanta profondità di campo ho davanti e dietro il soggetto, visto che questi dati CI SONO (oltre al fatto ovvio che se me li posso calcolare io, perché diavolo non lo puoi fare tu, che sei un computer?)
XMP: nativamente non ci sono, ma possono essere aggiunti, modificati eccetera.
Dati QuickTime: ovviamente si, ma non sono modificabili se non per robetta.
Perché questo ci interessa? Come schiavi del microstock ci interessa per l’automazione, per l’ottimizzazione dei tempi, per non rompersi le palle, per capire come cavolo fare visto che alcune importanti agenzie non accennano ad auto-importare i metadati che noialtri abbiamo inserito. Tu li inserisci, loro non li importano. E poi dovresti tu smazzarti con dei file CSV paralleli che ok, io mi invento qualcosa, ma cazzo c’è un sacco di gente che sicuramente digiterebbe tutto a manina. Docojoni, come si dice dalle mie parti.
Quindi tanto quanto dobbiamo sfangarla con l’inglese, così io cerco di sfangarla con l’informatica per limare la parte “gestionale” del lavoro del microstock. Già devo fare tutto il lavoro, già devo inventarmi titolodescrizioneparolechiave. Ma che poi le debba RISCRIVERE per ogni agenzia, o nel CSV DIVERSO per ogni agenzia… ecco che i vaffanculi proliferano in declinazioni e nuances differenziate per ogni gusto e stagione.
Quindi con la sacra calma ora bisogna capire: ESISTE un dato EMBEDDED che Shutterstock leggerebbe? Ad esempio se aggiungo io il dato exif relativo al titolo, su un MOV prodotto dalla mia fotocamera, lo prende, resta nel file, senza essere un dato XMP. Ma… poi Shutter lo legge? E’ da vedere. E poi: Adobe Bridge aggiunge metadati. Ok. Ma cosa sono? Modifica gli exif ad esempio? E quando MI DICE che modifica gli IPTC, in realtà che cosa fa? Crea degli XMP-IPTC ? E il cazzocheglienefrega a shutterstock non ce lo mettiamo? Oppure: se ci fosse il modo di modificare il dato keywords nei dati QuickTime, shuttercaz lo leggerebbe?
io comunque gliel’ho bell’e scritto: LEGGETE I FOTTUTI DATI XMP EMBEDDED, così non ci sfracellate la minchia.
Vediamo. Con iStock e Deep Merda dovrebbe aver risolto con la prossima versione.
[WARNING! I’m not a natural English speaker: sorry for my halting English]
Recently Canon introduced a new RAW format: CR3. CR2 has been based on TIFF format, while CR3 has been built on the QuickTime format.
Maybe you’re thinking that file formats are a techy and nerdy thing because you only use a software application that reads and/or writes these values, sometimes they convert these values through other formats (RAW –> JPG) and it isn’t important to you what’s the underlying technology, patents or deals between companies.
As a microstock photographer I’m interested in METATAGS. Metatags are my personal hell because every microstock agency/licensee requires three mandatory meta-tags: title, description, keywords. Sometimes you can avoid title OR description, depending on agency requirements, but before submitting images to agencies, you have to index them using meta-tags.
Many of us are non-exclusive “contributors”: this means we upload and submit images to a number of agencies. The same image on many agencies. And of course, we submit MANY images to MANY agencies. So, every image needs to be indexed. The good news is that EXIF/IPTC data EMBEDDED in images are always auto-imported by the whole of (micro)stock agencies.
But when coming to MOV footage files this is not true. There are only a very limited number of agencies reading the embedded meta-data, most commonly indexed using Adobe Bridge software.
CR3 format is QuickTime based, and the BAD news is that even the most powerful meta-data read/write software in the world, Phil Harvey’s Exiftool isn’t capable of reading/writing CR3 exif/iptc metadata. And so is when it comes to quicktime (MOV) files.
Maybe I’m wrong: I always used XMPsidecar files with CR2 files and it went well when I converted them in JPG files, uploaded and submitted them. So XMP could be the solution.
Working with MOV files there is NO XMP “sidecar” solution. The most important microstock agencies can’t read embedded MOV medatada: Shutterstock can’t. They often offer you a “CSV solution”: you can prepare a CSV file containing the values instead of the metadata embedded fields and upload that CSV in a different moment: another time-consuming operation.
So I need to prepare some auto-extraction of CSV files for each agency format based on some meta-data written into the MOV files by Adobe Bridge. Anyway I guess that kind of data is XMP (not sidecar fille).
Il trend per il microstock in questo momento sembra essere questo: invertito rispetto a prima: Shutterstock scende piano ma inesorabile, mentre al contrario sale Fotolia (Adobe). Difficile fare soldi oggi iniziando con la fotografia: bisognava farlo nel 2005 ed oggi avere un consolidato potente e continuativo, di qualità. Meglio con altre forme di creatività e con lo stock non-micro.
E/o tornare al commissionato, con tutte le difficoltà di farlo in generale e con il triplo in Italia: il fisco contro, in ogni modo possibile: dall’ANTICIPARE le tasse di qualcosa che non hai guadagnato nemmeno (supposizioni sull’anno prima) , all’anticipare l’iva su ciò che non hai incassato, a spese di ogni altro tipo, alla maledetta “incongruità” degli studi di settore anale, alla concorrenza sleale in nero … che poi ti spinge a diventare così pure tu, alla gente che non paga, ai clienti ignoranti … ecc ecc ecc.
Quando le infrastrutture scricchiolano io mi preoccupo. Che sia un edificio, un’ente, un’azienda, che si tratti di un servizio telematico, di un tetto … se nessuno ci mette mano per sistemare, io mi preoccupo. Il segnale è negativo in tutti i casi: se c’è negligenza anche in periodo non-di-crisi, abbiamo comunque di fronte una situazione di sciatteria dalla quale tenersi a distanza; se c’è in periodo di crisi, a me ha sempre indicato i prodromi del fallimento, crollo, chiusura.
Io vedo file inviati a Bigstock danneggiarsi, ed altri amici mi hanno segnalato che file inviati correttamente in fase di indicizzazione (quindi non di upload) risultano POI corrotti, e non tutti e non con un criterio di mpegapixel o altro. Non si capisce. Ho chiesto di controllare alcune cosette, vedremo.