vorrei rideste e invece era un calesse

Non sono bravo a rendere felici le donne. Almeno non permanentemente. Ok, non sono bravo in un cazzo. Dovrei dire che sono bravo a farle piangere. Si può? Sono bravo a fare schifo? Ok, mettiamola così. Medaglia d’oro allora. Primo sul podio di questo disonore.

Come credo di non essere mai stato amato davvero (perché finiva e io credo nei problemi, si, ma anche nell’amore eterno: ci sono problemi, ma ti amo anche se addio per sempre), così credo non esista una donna con la quale abbia avuto un minimo di relazione seria (non valgono due chiacchiere al bar) che io non abbia fatto piangere. Piangere davvero. E io vorrei che foste tutte felici. Essere ragione della vostra gioia, felicità, piacere. Soddisfazione. Non come risolutore di problemi, no. Ma gioia, non dolore e dramma. Sono un disastro totale. Se esistono gli antidepressivi, è evidente che ci sono anche i depressivi: sono umani, sono uno di loro.

La citazione del titolo fa riferimento ad un vecchio film con Troisi che tra l’altro non credo di aver nemmeno visto.

mi esprimo fastidiosamenPERMALOSO

Nel meraviglioso articolo di Tiasmo riguardante ” Cinque frasi motivazionali che mi hanno rotto le palle. ” avevo immediatamente provato senso di empatia, immediato, viscerale: che vadano affanculo, ahahah rido.

LOL.

Ieri ho visto per una giornata persone che, senza andare dai motivatori, di quelle motivazioni vivono. Una per una. Persone semplici, non pompate, non esaltate. E mentre parlavo con questa donna che alza la testa da una vita durissima, di ogni passo, ogni faticoso abbandonare la comfort zone, ripensavo a quanto facilmente ho crassamente riso. Ma ancora una volta, è ridere del prof che ti dice cosa fare, senza ricordare che a lui non gliene frega un cazzo se lo fai. Sono tutti fatti tuoi: non vuoi motivarti? Non vuoi uscire dalla comfort zone? Non vuoi splendere? Non vuoi godere delle piccole cose? Trovi mille modi per rendere ridicolo quello che potrebbe essere il tuo appiglio? Accomodati, a me che te lo dico non cambia di una virgola: nella comfort zone ci sei già, non devi fare nulla per cambiare. Ma ci si domanda: che sia sarcasmo o non usi questa modalità, la critica che muovi è valida, sensata?

Ecco, quando passo dal “sono d’accordo con te” al “ma quello che dici ha anche questo aspetto non-condivisibile e ti dico come mai” … ecco che la gente mi manda affanculo mentalmente, fisicamente, direttamente, indirettamente. Si indispettisce, si chiede “ma cosa vuoi?”. O “ma perché mi dici questo?” senza pensare che il primo atto comunicativo sul “ma perché dici questo?” lo hanno prodotto loro: tutti noi potremmo chiedere subito “ma perché dici questo?” a ciò che hanno detto. Ma di solito o tacciamo o manifestiamo assenso. Io di solito, se c’è da ridere, rido. E poi ci ragiono. E di solito non sto muto. Cosa che dovrei fare. Dovrei ragionarmela per i cazzi miei senza comunicarlo, perché da fastidio, suona sempre da bastiancontrario e me ne rendo conto. Eppure io non lo faccio per dare contro, ma semplicemente per ragionare sui molteplici aspetti dello stesso concetto. Continue reading →

foto di matrimonio russe davvero imbarazzanti: la maledizione di photoshop

e fin qui non è neanche il peggio

Vorrei sottoporre all’attenzione degli amanti del bello qualcosa di davvero brutto. Ovviamente poi si finisce per ridere ma…

Sei un “fotografo di matrimoni”? Sei uno di quei fotografi di matrimoni che fa tutto quello che vuole il cliente? Che ti dimentichi che lui è il cliente ma tu sei un professionista e che se ti chiedono di fare schifo al cazzo con photoshop, tu NON lo devi fare? Che si presume che sia TU ad avere un po’ di gusto? Che se fai quello che vuole il cliente e basta allora mettici il copyright del cliente, non il tuo?

Guarda questo allora: http://pryf.livejournal.com/4211139.html e renditi conto di dove potresti approdare.

Vai là, dove i limiti dellammerda possono sempre essere superati. Magari con un cellulare, why not?

quanto potete essere belle

Non conosco la storia e non conosco nemmeno la pratica… chi o cosa ci sia sotto il tavolo … ma è meraviglioso 🙂
E’ una serie di video, ma questo è molto carino… andrebbe visto come un crescendo, sono quasi 7 minuti… ma potete andare verso i 5 e mezzo … però poi basta andare avanti veloci: si guarda e si ascolta… e si sorride. Perché la bellezza può esplodere, un sorriso di quei momenti. Splendore! 🙂
Per gli amanti dello SPOILER: questa ragazza cerca di leggere il testo mentre arriva all’apice del suo piacere. Ed è bellissima mentre sorride 🙂

Faccio volentieri il levinski della situazione se sorridete così: evviva al gioia!

Consigliato The Big Bang Theory (serie TV)

Non conoscevo la serie TV “The Big Bang theory”. Dei ragazzi me l’hanno sottoposta e visti i primi 4 minuti stavo abbandonando perché il personaggio di Sheldon mi risultava insopportabile e ricordavo di averne visti altri 2 o 3 minuti in TV ed aver pensato “è insopportabile” ecambiato canale, nonostante ci fossero degli istanti di simpatia.

E allora vi consiglio: sopportate alcuni minuti in più, vedetevi 2 puntate intere. Io mi sono fatto un monte di sghignazzate e – purtroppo – ho imparato qualcosa anche su me stesso.

Ma il punto sono le sghignazzate, giuro.

Fondamentale è il doppiaggio di Leonardo Graziano per Sheldon: Coltorti è ok per la “freddezza”, il distacco e la pedanteria saccente, il sussiego. Ma Leonardo Graziano è perfetto: ci aggiunge quella parte di isteria-gay, una leggera stonatura ogni tanto, quelle parti di ansia e fastidio… che sono comunque presenti in quel peronaggio. Continue reading →

2 cose che interrompono il #sesso

vignetta con argomento sessuale: uomo e donna a letto , dopo l'amore e e lui le dice "lo stai mettendo sul BLOG?"

(C) Royston Robertson

Due cose che premono il tasto “stop” durante un rapporto sessuale, a mio avviso, sono il dolore e le risate.

Secondo me, naturalmente. Se ci si fa male, se questo male non era “previsto”, allora immediatamente il piacere smette di essere tale, scompare all’istante, fine dei giochi e correre immediatamente ai ripari. Che poi ci sia spazio per ricominciare, questo è tutto da valutare.

Ridere! Certo, prendersi troppo sul serio fa schifo. Essere divertiti è sempre OK, giocare, ridere e scherzare può essere anche erogeno ma… se durante un bel rapporto coinvolgente succede una cosa davvero buffa che vi fa ridere a crepapelle, di solito la scopata se ne va allegramente a quel paese e ci vuole un bel po’ (se succede) perché si torni dell’umore giusto… e allora non conviene trasformare questo momento di risate in una delusione… meglio goderselo così … la prossima volta potrebbe essere anche solo fra qualche ora ma… non fate di nuovo quella cosa buffa o ridicola! Questa volta il rischio di scoppiare entrambi a ridere (siete due complici mattacchioni in questo!) è più alta di prima!!

Se avete un minimo d’esperienza lo sapete… ma magari può essere utile a chi ne ha meno: se ci fosse stata internet quando ero più piccolo mia madre difficilmente sarebbe riuscita a farmi scambiare i genitali femminili per un campo minato esploso e pieno di buchi… faccenda che è stata invariabilmente chiarita invece dalla pornografia da paese (in alcuni paeselli, non so nel vostro, c’erano dei “depositi comunitari” di pornografia seminascosta, a cui gli “iniziati” venivano condotti quando fossero stati abbastanza grandi – e bisognosi di chiarimento. Tutta roba che con videoteche e internet non sono più necessarie).

Resta il fatto che il rapporto umano – spiegare, chiarire, accompagnare – sono sempre utili.