la solitudine è per gli immortali

Leggo, prestato, “le stelle del cane”. Un post-catastrofe in cui (questo ho letto per ora) un uomo sensibile ed uno gretto sopravvivono proteggendo il loro territorio, l’uno con l’abilità del volo, l’altro con la facilità (ed il gusto) nell’uccidere. Il grosso del “bello” credo, per ora, stia nella narrazione della purezza della solitudine, del protagonista nel pescare e volare … del suo compagno forzato che uccide tutto ciò che non è lui stesso.

Io prevalentemente sono un solitario; lo sono sempre stato. Eppure amo la compagnia… e sono ciarliero. Per una certa quantità d’anni sono stato molto silenzioso, ricordo che me lo dicevano. Ma da un certo punto in poi … sono assolutamente convinto di avere una personalità borderline. Giusto un tantino.

Comunque. Continue reading →

Se quello che sai serve usalo

bassorilievo fa' di sapere e sarai libero

fa’ di sapere e sarai libero

Secondo una regola economica le strutture che funzionano, in tempi di magra, resistono, mentre il più debole (quello che non funziona) soccombe. L’esempio che viene fatto si riferisce ad una banca, persino ad una sede bancaria. Oppure ad una azienda che condivide un settore con molte altre che sono più efficienti o competitive. Dicono: quando iniziano le difficoltà l’abbondanza che consentiva al mediocre di accontentare richieste mediocri non esiste più e l’impresa chiude, surclassata da chi è migliore nell’offrire lo stesso tipo di servizio: migliore magari nel riuscire a farlo a condizioni alle quali gli altri non ce la farebbero mai. Condizioni magari dettate da una cattiva gestione interna, da economia di scala, da inefficienza mai curata, da atteggiamento con la clientela … mille cose. Comunque diciamo che il “virtuoso” sopravvive.

Ne sono conscio. Continue reading →