Roger Waters ha la faccia come il culo?

Roger Waters ha la faccia come il culo? O forse pensa – a ragione, in quel caso – che tutti si siano dimenticati delle sue trentennali posizioni di “ho fatto tutto io”, della sua incazzatura quando O’Rourke ha correttamente informato i membri della band quando lui pensava, lui, di scioglierla senza chiedere un cazzo a nessuno. Adesso fa persino il piagnucoloso, ma è uno stronzo, perché Gilmour ha sempre, in ogni scritto, ufficiale, DEI PINK FLOYD (vedi il cofanetto “Shine on” qui nelle mie mani, ed in ogni pagina che parla dell’abbandono, lo ribadisce) dato grandissima importanza alla creatività di Waters e al fatto che gli manca. Gli manca, dice ogni volta, ma se le cose stanno così, si va avanti. E loro avanti sono andati, i Pink Floyd. Perché se ne è andato, dai Pink Floyd, Roger Waters. Non se ne sono andati via i Pink Floyd da lui. Lui ha licenziato e assunto “come turnisti” alcuni di loro proprio durante the wall. E alla fine di Final Cut? Ma scherziamo, pensiamo tutti di dimenticarcelo? Per me i Pink Floyd SONO quelli con Roger Waters. E a tutti gli effetti per me “Amused to Death” è – ad ascoltarlo – un disco dei Pink Floyd in cui per sopperire alla gigantesca mancanza di Gilmour si è dovuti ricorrere, con grandissimo successo, ad un gigantesco Jeff Beck, espressivissimo. Quindi non tolgo nulla alla grandezza dei Floyd con Waters. Resta il fatto che lui li ha lasciati e quindi che cazzo vuoi adesso? Hai voluto ed ottenuto i diritti su The Wall. Che fai piangi perché una cosa che tu volevi morta, per te è morta? Gli hai buttato merda per secoli. Ad ogni uscita dei non-tuoi Floyd hai detto che era merdina, roba dozzinale. Quindi che vuoi? Riconoscimento? Beh ti viene dato, ce l’hai. Ma non puoi avere LUSTRO da una cosa che è rimasta viva per trent’anni da quando tu la volevi distruggere, far morire, abbandonare senza chiedere niente agli altri membri e senza riconoscere un cazzo formalmente a loro. Adesso, al massimo, così buttata li come un vecchietto furbacchione che piange il morto perché commercialmente non hai potenza di fuoco, solo adesso dici “NOI ABBIAMO fatto INSIEME”. Wow, mancava lo dicessi un secondo prima che ti inchiodassero la bara. Sei stato uno stronzo e nessuno se lo dimentica. Sei stato un grandissimo creativo, nevrotico e dispotico, totalmente sprezzante nei confronti degli altri membri della band, persino del pubblico. Qualcuno si dimentica che hai voluto far causa per l’uso del maiale gonfiabile? E adesso vuoi dire “oh, mi fa battere il cuore”. Ma non fai causa allora, no? Dici “hey ma quel maiale l’ho inventato io!”.

Visto che tutto ciò che era legale è stato regolato e che i tuoi diritti morali sono perfettamente noti… quello che vuoi è uno spazio pubblico sotto un nome che volevi fosse DISTRUTTO.

E sicuramente non hai mai pubblicamente riconosciuto il valore degli altri: hai sempre buttato merda, sempre detto che non valeva niente. Riso, quando ti hanno chiesto se ti mancava (Three Whishes, intervista) qualcuno che ti aiutasse nel processo creativo. No, hai riso. Non ti manca, è chiuso.

Adesso però vuoi. Ti serve? Ti mancano soldi? Non credo che ti manchino.

Tutti vogliono il riconoscimento che spetta loro.

Tu hai voltato le spalle in modo talmente stronzo che ora non puoi davvero aspettarti che ci si dimentichi. Sembrano quei nonni che hanno fatto tanto bene ai nipoti che li amano… e che si stupiscono perché i propri genitori odino e non vogliano parlare dei nonni… perché per loro erano genitori stronzi. Questi decenni di distanza chi ha sofferto non li dimentica.

Tu, Waters, ci hai sottratto trent’anni di Floyd completi: lo hai fatto tu. Non sono stati loro a mollare te: sei stato tu. E in tutti questi anni non hai mai riconosciuto un cazzo di valore agli altri, non in modo sincero. E pure ora si vede che proprio non ce la fai. Non ti viene perché sei sinceramente convinto che la tua unica mancanza sia stata quella di perdere legalmente, di non aver esercitato un potere che non ti sei premurato di avere. E lo hai anche dichiarato, in precedenza. Cosa che nessuno si dimentica, visto che non avevi certamente 20 anni.

Non ce lo dimentichiamo nemmeno noi. E non credo che se lo sia dimenticato Gilmour, al pari di chi ormai è morto e di chi è restato vivo ricordando ogni cosa, anche per chi è morto.

Guardate con attenzione come si premura di sfottere Gilmour giusto una settimana prima. E’ uno stronzo, non dimenticatevelo.

Una piccola nota: notate nel fermo immagine del video in apertura quanto Roger sembri disegnato da quello di Ren e Stimpy? Ma che ha fatto una plastica alle guance? Sembra… strano. Non che questo c’entri qualcosa. Del Senno di poi son piene le fosse caro Roger (“Graves are full of hindsight” dear Roger).

Fatevi un giro sul suo youtube e leggete se per caso c’è scritto “Pink Floyd the wall” oppure “Roger Waters The Wall”. Mi pare un po’ il bue che dice cornuto all’asino.

sei sempre lo stesso – QUINDI ADEGUATI

Più invecchi più alcune frasi hanno un carico di significato più pesante. Una di queste è “sei sempre lo stesso” detta come critica al tuo comportamento. Ma tu che hai a che fare con me, da quanto hai a che fare con me? E se dici che sono sempre lo stesso, perché non ne tieni conto? Cioé, in qualche modo vieni ad avere a che fare, tu, ti protendi verso, quel qualcosa di me che sai esistere e che ti sta sul cazzo, ma lo fai lo stesso, vieni qui, da me, proprio li, tocchi QUEL tasto, in QUEL modo e poi ti lamenti se rispondo, guarda persino in maniera prevedibile, tu lo dici, sempre nello stesso modo in cui ho sempre fatto ogniqualvolta tu hai fatto quella cosa in quel modo.

Quindi perseverare diabolicum sono io che sono permaloso o tu che inizi l’azione che darà come risultato il mio scazzo?

Sono io polemico o tu che sai che cosa penso di determinate cose e vieni a fare affermazioni contrarie da te date per vere e poi ti lamenti se io dico la mia?

E io, visto che si tratta di mia madre, come posso ancora cascarci? Come posso non sentire da lontano che arriva ‘sta merda e invece di rispondere come una molla non le rifolo una comoda balla, un’accondiscendente stronzata, una risposta qualsiasi gradevole, piacevole, che non urta, che tanto non succede nulla?

Certo so che questo modo di pensare e di agire lo trovo in altre persone. E un po’ mi urta questo.

Penso anche, con amarezza, che mia madre non è una persona che frequenterei, se non fosse mia madre. Del resto credo che nemmeno lei mi frequenterebbe, se non fossi suo figlio. E credo che si aspetti che la manifestazione di affetto sia la non-contraddizione. L’assentire al suo punto di vista. Ignorare il mio e il suo cervello.

Che grande tristezza. Lo farò.

I PREG YOU: IMPAR THE INGLISH FIRST OF SCRIVING

Mi è capitato di leggere della roba di qualcuno che credeva di sapere l’Inglese. E che se dovesse ripetere l’esame di terza media non lo supererebbe. E intendo OGGI, oggi in cui non serve sapere quasi niente in niente. Gente che magari lo fa da 50 anni. Convintissimi. E terribilmente ridicoli. Imbarazzanti per sé e per il Paese. Anche in questo caso gente che in quanto facente parte di una categoria li svergogna tutti: gli Italiani.

Gente che potrebbe fare a meno di scrivere in Inglese, perché non gli serve. Pensano di fare i fichetti. Ma invece fanno pena. Fanno schifo proprio. Chi sa l’inglese gli ride in faccia. Gli stranieri gli ridono in faccia. E gli Italiani che sanno l’Inglese di più, perché capiscono che hai tentato di tradurre in maccheronico, magari letterale, magari sapendo dei vocaboli, ma ignorando la costruzione della frase, differente da quella Italiana, ma anche dalle basi.

Di astenersi non se ne parla. Ci fanno su siti interi. Siti che sono l’ennesima dimostrazione dell’arrogante ignoranza degli Italiani. Perché hanno perso la vergogna, perché forse non l’hanno mai avuta. Perché per vergognarsi bisogna avere coscienza e contezza del problema. Quando non capisci che stai facendo schifo, non ti vergogni. Magari sei pure fiero di quello che fai.

Don’t preoccupation mai friends! Why worry if there are more big problems in the life? EH? Make dick yours and live 100 years ah?

Mamma mia santissima.

bulle/bulli e potere: DENUNCIATE.

Ieri in occasione della trasmissione di Gianluca Nicolini su Radio24 dedicata a “i bulli quando crescono” è stata “eccezionalmente” ospitata una telefonata interessantissima anche di una donna, bulla in giovane età, ora, dice “che si vergogna di aver fatto quelle cose”.

Il racconto di come si svolgono i fatti rende la “violenza di genere” tutta una prospettiva e non un fatto, rendendolo quindi anch’esso soggetto a misurazione dei numeri in quanto a “fenomeno sociale” ma non in quanto a fenomeno umano o “insito nel maschio”.

L’essere bulli è una questione di potere. L’insicurezza data dal non essere non leader, ma indiscusso si, rende la necessità della occupatio impellente. Mettere in chiaro chi “non si può offendere”, in cui ovviamente cosa sia offesa lo decide sempre l’offeso. Questo (che cosa mi offenda lo decido io) ovviamente è giusto: ma la mia reazione non può travalicare il giusto.

Per cui dico: in un mondo fuori dallo stato di diritto, il potere è derivato dalla forza per contrasto diretto: la lotta, il combattimento, la violenza fisica. Questa donna tra l’altro dice “non si tratta di chi è più forte ma di chi è più cattivo”. Illuminante anche questo. Continue reading →

PRETI – cortometraggi geniali!

Italiani che sanno creare! Un cortometraggio davvero divertente. Speriamo che si muovano a prepararne altri… forse un unico vantaggio di questa epoca è che i cervelli vivi rimasti sono perfettamente liberi di creare cose “sovversive” a svalangate, di estrema qualità. Naturalmente sfido a fare la stessa cosa verso il mondo musulmano, i TDG o Scientology e restare vivo ma… io apprezzo!

Playlist  delle puntate fino ad ora presenti: http://www.youtube.com/playlist?list=PLoSbmeuxETp7R4sRqkTMaZxsTvic57C1B

by comafilm: http://www.comafilm.net/

massimo rispetto per Jonathan Franzen

Io mi occupo di informatica e tecnolgia per vivere. Sono nato negli anni 70 e ho vissuto gli anni della crescita fino all’adolescenza in pieni anni 80. I computer erano fascino e scienza per noi, ma comunque non eravamo certo nemici: o li amavi o non ne sapevi assolutamente nulla.

Quindi non è che i computer non mi piacciano e la tecnologia mi trovi ostile. E’ il MARKETING che la spinge al posto del desiderio di progresso vero, che mi fa essere COMPLETAMENTE D’ACCORDO CON FRANZEN.

Il kung fu oscuro della retorica fornito da Schopenhauer e la politica in TV

immagine raffigurante persone su un palco che arringano la folla

gente che ama la verità

Invito tutti a dare un’occhiata, se non a leggersi tutto il libro, almeno alla trattazione per sommi capi che Wikipedia fornisce del libro il cui titolo in Italia è stato tradotto con “L’arte di ottenere ragione” (e notate la sottigliezza dell’ottenerla, non di averla), di Arthur Schopenhauer e – poi – guardare le varie schifezze politiche in TV.

C’è, in particolare, Sgarbi che, a mio avviso, ha la capacità e la competenza per servirsi da maestro di questo tipo di “kung fu dell’Eristica” e, se non sbaglio, lo ha anche dichiarato in uno degli  scontri (pardòn, confronti) in video con Cecchi Paone, ricordando che lui è in grado di dimostrare tutto e il suo contrario (verificate voi su qualche video online). Continue reading →