Bruttezza Natalizia 2023

Faccio un giro. Vedo la mia ed altrui decadenza. Ricordo con un sorriso – che non è risata – una proposta di regalo di amazon: la copertina dice “motivi per cui vale la pena vivere dopo i 30 anni” : le pagine sono bianche. Dopo aver constatato la realtà puoi usare il blocco per scrivere.

Penso a me qui a lamentarmi mentre una figliuola che conosco è partita per dare una mano a Lampedusa. Posso farmi un po’ meno schifo? Direi di no. Oggettivo e soggettivo fanno la faccia “beh, in effetti”, mentre guardano in basso ed annuiscono involontariamente.

La cosa davvero triste è che essere impallinati per il non umano è forse la scelta migliore che esista se uno non considera la morte.

Hai una COSA che ti frega. Ti ci dedichi, è una cosa, per cui se ti evita non è per volontà. Non devi essere riamato. Non ci si aspetta nulla da te ma tu hai di che interessarti all’infinito.

È la sconfitta dell’essere umano sociale se la cosa è poco trendy. È anche palpabile: non hai niente e vivi per niente. Se è economicamente sfruttabile prima o poi incontrerai qualcuno a cui frega dei soldi, al massimo.

E questo è quanto.

Osservo tutta questa umanità di cui non distingui più il sesso se non fosse per gli abiti, divenuti grottesco evidenziatore.

Ripenso a tutte le “accuse” che potrei ricevere per i nudi di donna. Ma la sessualizzazione che vedo in giro è vera oggettificazione e strumentalizzazione: una Bellucci distesa a terra serissima per? vendere vestiti.

Almeno qui sei tu, desiderabile, ammirabile, umanamente. Dite bestialmente?

Non so se mi disturba più: della bestia che abbiamo dentro l’attrazione fisica per la bellezza di corpi generalmente considerati desiderabili cos’è di fronte all’istinto di prevaricazione, gerarchia, dominio, sopruso, sopraffazione ed esercizio del potere ancora qui, vivi e vegeti dopo che avremmo la possibilità di abbandonare tutto questo per stare tutti bene, rendendo desiderabile la vita per tutti?

Ogni attimo è prevaricatore? Fatevi un giro, salite in auto, osservateci tutti girarci attorno.

Rispondetevi.

Mi dicono che di solito ultimamente ad aprile fa il freddo che dovrebbe fare a dicembre: vedremo. Perché il caldino che fa ora di giorno… promette male per questa estate.

Riscaldamento globale. La bestia che ammira e desidera la bellezza cos’è in confronto a quella che ignora la distruzione della propria specie ed il potere dell’1% su tutti?

Gli sfigati e i vincenti mentre adulescono

O mentre adulgono! – Una volta cresciuti, tra i 30 e i 40 almeno, e poi oltre, gli uomini, alcuni ancora ragazzi, sono interessanti da osservare. Siamo. Siamo interessanti da osservare.Un maschio umano vincente perché è un animale vincente lo è da quasi subito. Il suo corpo gli dona strumenti che altri non hanno: sono doni, appunto. Lo capisce velocemente e velocemente se ne avvantaggia: fisicamente e quindi anche socialmente, in quel tipo di socialità ravvicinata in cui si vince perché si è forti, attraenti, potenti nel poter dominare l’altro fisicamente. Chiunque altro sarà di meno. Sarà sfigato. Siamo umani, ma siamo bestie. Però appunto, siamo umani. Per scopare questa cosa serve tanto, funziona tantissimo. Forse anche in un certo tipo di rapporto amicale.

Ma col tempo gli sfigati imparano a non essere più sfigati, perché sono meno bestie e più umani in ciò che fanno: imparare. Imparare abilità che non sono doni. Conoscenza, ma anche tecniche che sono frutto di esperienza. Così ecco che singoli sfigati diventano singoli non-sfigati.

Ma in gruppo? Cosa diventano, come sono?

Sono uscito con un gruppo di perdenti socialmente, quel tipo di persona che devi conoscere profondamente per poter soppesare privilegi e difetti, devi poter srotolare intere vite, perché al volo solo alcuni hanno sviluppato anche abilità di socializzazione, sono meno goffi. Ma tutto sommato li vedi, vedi che funzionano come non-sfigati da soli. Ma insieme… per qualche motivo rivelano la loro natura di sfigati, di quel tipo di sfiga che se hai imparato nella vita una cosa, sai che per funzionare bene una cosa che puoi fare è semplicemente allontanarti. Bastano tre metri di distanza e tu sei tu, non sei loro.

Però non sono mai stato animale da gruppo io. Solo che era diverso. Era per il mio sentirmi sfigato, non per il sentirmi “non devo mescolarmi agli sfigati”. Recentemente mi è capitato ed era tutto abbastanza triste come sempre, solo che ho pensato che presi singolarmente tutti questi maschi umani avevano sgomitato per fare qualcosa, che era… era lavoro. Era poco interessante quello che si diceva, come sempre in un gruppo. Era interessante però sapere qualcosa di ognuno di loro: uno di umili studi e lavori però, oltre al lavoro fisso ben retribuito, faceva un pacco di soldi su ebay perché sa vendere, sa commerciare. So per certo che ha un sacco di storie in giro, tradisce la moglie, ha due splendide figlie, si diverte molto, ha passato i 50 da qualche mese. Uno è un classico sfigato proprio con lo stampo, che sarebbe meglio che fosse buono. Ma vuole fare il cattivo. Solo che è un ciccione. Ma da buono fa davvero cose buone. Poi però vuol prendere la piega brutta, sentirsi forte. Ma quando è intelligente è meglio, funziona. Ed in gruppo è proprio un pesce fuor d’acqua. Eppure fa i soldi, sgobba. Ma è pur sempre uno sfigato. Un altro era più difficile da capire, ma aveva il classico aspetto del nulla. Ordinato, ordinario. Ma con battute talvolta idiote ma sempre ben piazzate, fulminanti, con tempistiche perfette, mi ha fatto sganasciare perché le battute arrivavano sempre nel silenzio, infilate tra un atomo e l’altro: zic! Ma sfigatissimo. Eppure onesto, senza fare lo sborone. Forse il migliore? Un altro era interessante: ex religioso, diventato agnostico perché…? Per i video di BIGLINO!!!!!! Non ci potevo credere. Questo si inserisce perfettamente nelle mie recenti osservazioni “no-vax world”, cioè in una certa forma-mentis che raggruppa tutta una serie di persone… in un altro gruppo ci sono i religiosi che sostituiscono una forma di credenza con un’altra. Poi ce n’era un altro che credo fosse li con un certo fastidio, ma perché invitato dal suo cliente-capo (il buono che fa il cattivo, che alla fine è un democristiano: false partite iva); doveva avere un certo gusto, un certo livello. Ma deve lavorà. E poi l’organizzatore, che conosco come direttore di un posto, che vedo ogni giorno. E che tutto sommato ha sempre mantenuto un livello di integrità e coerenza più che decente, mi pare: forse perché lui non è uno sfigato e non lo è mai stato. Fisicamente dev’essere sempre stato piuttosto prestante e ha deciso di unire, in tempo utile, questo lato a quello intellettuale. Chi lo sa. Padre di due tre figli, felicemente sposato. Credo che ci ripenserà prima di fare una cosa del genere tutto sommato.

Al di là di questo tipo di osservazione che lascia il tempo che trova, c’è quello più importante, che conferma ciò che sento sempre: in gruppo i maschi si riducono ad avere circa tra i 9 e gli 11 anni, ma con l’aggiunta dell’alcol. L’unico motivo per cui la cosa non mi ha fatto pensare fosse meglio starsene per i cazzi propri era che una cosa principale da fare c’era: andare a correre con i Kart. Una cosa che non avevo mai fatto: un’abilità inutile che affinerei volentieri quella di quel tipo di guida. Purtroppo costa, ma non esiste che un videogioco di auto possa darti neanche la minima intensità rispetto a questo, persino con un autoscontro avresti di più di un videogioco. Qui invece si corre sul serio, non ha nemmeno importanza se si corre “poco” visto il poco spazio e il terreno scivoloso. Derapata sempre, frenata in scivolata sempre, massima velocità 70/h in un rettilineo microscopico in cui comunque devi limitarti se vuoi prendere la curva successiva. Mi sono preso delle botte terrificanti, alcune autoinferte, altre per urti degli altri stronzi maledetti. Però divertente, almeno per me. E un po’ di cibo. Ma per il resto la conversazione di gruppo difficilmente funziona bene.

Ecco, un gruppo che risulta vincente credo sia davvero qualcosa di “santo”: un gruppo di maschi adulti che stanno bene insieme, che non sgomitano in nessun modo, mai, che sono in armonia, che ti fanno dire “umanità” senza tirare un sospiro rassegnato… boh, esiste questa roba?

Sono più per il no che per il si.

Nel luogo in cui poi abbiamo mangiato c’era un livello estetico differente. I maschi erano grossi. Tutti più o meno davano l’idea che ti avrebbero steso. Poi è arrivato un gruppo di tipi davvero molto maschi. Forti, muscolosi. Con delle ragazze che avevano sempre qualcosa di super. Una aveva un corpo davvero formoso, sodo, inguainato non per sostenere, ma per accompagnare… il viso faceva quel che poteva per competere con tutta quella roba. Palestra, impegno. Un’altra era una figa pazzesca e basta, tutto dono di natura e cura nel mantenerlo. Non avere i biglietti in quel momento mi rodeva il culo… ma il gruppo di guerrieri spaccamascelle con cui stavano mi avrebbe fatto un po’ dubitare dell’opportunità di avvicinarmi.

Quelli forse non erano delle gran cime, ma erano tutti prestanti, avvenenti. Maschi e femmine. La loro non sfigatezza era chiara ed immediata: dopo aver bevuto non con lo scopo di fare qualcosa nella serata, ma solo di scaldarla un po’, avrebbero scopato sontuosamente, donne con sontuosi uomini, uomini con sontuose donne o qualsiasi mescolanza desiderata.

Uno del nostro gruppo di sfigati si è poi rivelato in tutta la sua sfiga: felice solo per il cibo, lagna per qualsiasi cosa, viziato come un vecchietto, stanco tanto da perdere l’autocontrollo verbale. Ma se ci vedremo tra qualche giorno io credo che penserà che quello che dico ora sia “esagerato”. Ma io ho sempre percepito un bisogno di riconoscimento palese di valore in lui. Eppure lo ha, il valore.

Chissà come staranno le mie costole dopodomani. Se fosse gratis ci andrei anche da solo, anche ogni giorno. La cosa che ha preoccupato me è la mancanza di respiro, come se fossi andato in montagna, se avessi camminato intensamente con fatica. La panZa? Devo indagare.

Comunque confermo anche in viaggio verso i 50: per me vale solo il rapporto 1-1, niente altro.

perché gli uomini [maschi?]

Poco fa sono andato a portare una cosa ad una mia ex collega a cena con una mia ex-ex-collega e mia sorella. Appena arrivo mi dicono che parlavano di uomini. Faccio “beh allora vado eh!” e sembravano interessate ad avere la mia opinione su qualcosa ma hanno finito per dire che cercavano uno coi soldi e farsi mantenere. Una delle tre era delusa del fatto che il suo ex l’ha lasciata e si è messo con una più giovane. Me la ricordo: era splendida. Ma si è sformata. Di carattere, nella vita, non so dire. Era simpatica ma non ha lavorato molto con me, quindi non ho molto da dire.

Le altre due le conosco. Hanno una immensa paura del futuro e non si sentono bene nell’arrangiarsi, nel farcela da sole a sopravvivere. Da un punto di vista simile, partire a ragionare su “gli uomini” cambia prospettiva. Vuoi che qualcuno faccia il lavoro per te. Il rapporto non è paritetico: io dare pene tu dare vagina. Io stare con te tu stare con me. E’ : io non risolvere problema, tu risolvere mio problema.

Riguardo all’immagine di google search qui sopra… è interessante che quando parliamo della preistoria “uomini” sia tornato neutro, intendendo “esseri umani”.

Depilazione: un fatto estetico o pratico. Ieri mi sono depilato sommariamente il petto perché sembrava “sporco”. Se stessi con una ragazza o una donna che ama che lo tenga, lo terrei: mi è indifferente. Lì, sul cazzo, sulle ascelle. Non mi interessa. La barba invece mi cambia molto. Posso lasciarti fare qualcosa, ma ci sono dei limiti. Ma io non sono tutti. E tutti non sono tutti.

Gli uomini guardano il sedere perché gli piace. Perché tanti anni di evoluzione lo hanno reso attraente per dei motivi, anche, ma questo non toglie che lo sentiamo attraente. Voi guardate le spalle, la schiena, il torace, i muscoli pettorali. E noi non ci sentiamo oltraggiati. Volete metterci le mani. E noi vogliamo scoparvi con foga il culo, il vostro culo. E ci piace la figa. Come mai non la guardiamo? Perché non è visibile, altrimenti non faremmo altro. Ci piace tanto.

Gli uomini non dicono ti amo? Non è affatto vero. Ma credo che siano stati messi alla prova molte volte. Ci fregate sempre. Soffriamo tanto quanto voi. Non vuoi veder messo in discussione il sesso. E spesso citare l’amore fa cambiare le cose. Tanto quanto il non citare apertamente i figli: io NON VOGLIO FIGLI. Ditelo. Oppure dite “ora scopiamo un po’ ma io lo faccio solo perché alla lunga voglio figli e quando mi dirai di no penserò che hai tradito la mia fiducia anche se in realtà era una MIA aspettativa e non mi hai mai detto che li volevi, anzi, il contrario, e io ho pensato che sia possibile convincerti”. Nota bene: quando un maschio pensa che basti insistere per convincere, ora si chiama: 1) stalking 2) molestia sessuale 3) molestia in generale 4) pressione.

Non vogliono SOLO portarti a letto. Però vogliono. Vogliono perché ci sono alcune cose prioritarie nell’essere umani, ogni giorno, ogni settimana, ogni mese. Chiedetevi se per caso avete più voglia di mettervi in bocca del cibo che il vostro ragazzo. Io ho più voglia della tua figa che della pizza e pure del sushi. E se sei la mia ragazza/donna e la cosa ti fa schifo, non mi sento io quello sbagliato. Hai un rapporto più sincero col ristorante che con l’essere umano che sta con te. Dillo chiaro: scopare mi piace poco, mi piace raramente, non provo molto piacere, non mi piace dare piacere né riceverlo, mi fa schifo, mi imbarazza. Mi piace fare cose diverse dal sesso più che il sesso.

Il sesso è prioritario in una coppia.

Ad ogni modo io BRAMO FAMELICAMENTE avere conversazioni interessanti, scambiare idee, ragionare su tante cose. E vi assicuro che trovo solo gente che vuol dedicarsi alla famiglia, ai figli e roba simile. Quindi a parità di non-dialogo, preferisco avere rapporti sessuali con una ragazza/donna che stare dietro alla gestione domestica. Se il “perché” lo state trovando, in quel che dico, bene. Io non faccio una famiglia con qualcuno che PRIMA non è con me. Se mi usa come strumento per avere figli o risolvere problemi, prego, avanti un’altra.

Gli uomini hanno la pancia gonfia tanto quanto le donne e per gli stessi identici motivi. Se invece mi parlate della pancia GRASSA, allora esistono differenze riguardo al grasso intraaddominale. Ma essenzialmente il grasso all’altezza dei fianchi, che sia davanti, di lato, ma anche dietro (schiena!) è una caratteristica comune di entrambi i sessi e per gli stessi motivi: bevande gasate, alcol, gas+zucchero, scarsa attività fisica, accumulo di grassi.

Ora mi concentrerei su “non lasciano le mogli”. Non è una domanda posta da un uomo. Quindi chiedetevi tra voi, fanciulle questa cosa.

Il motivo è che non è vero, per nessuno, che se ami qualcuno non cerchi qualcun altro. Il motivo è che non hanno parlato abbastanza prima, che ci sono stati compromessi che hanno lasciato insoddisfazioni e situazioni irrisolte. Se vi chiedete come mai non lasciano la moglie è perché voi siete l’altra. Se non siete ricchi dovreste sapere che un divorzio causa sofferenze e danni, impegna tutti molto. Siete ricchi? Forse potete permettervelo. Il problema è proprio sposarsi. Perché non vi chiedete invece “perché continuiamo a volerci sposare?” Se ami qualcuno perchè cazzo devi sposarlo?

I figli? Ma ne avete parlato approfonditamente? Quanti uomini vogliono DAVVERO figli e li vogliono in quel momento della vita? Il punto è che spesso li COSTRINGETE: vogliono tutto di voi, voi invece volete solo figliare.

Allora siate sincere, se è questo. Fatevi metere incinte e poi vivete con un’altra donna: tutte felici di avere figli da mantenere, faticare per loro e per mandare avanti la baracca: nessuno che “vuole solo portarvi a letto” e vivere una vita piena di cose e interessi. Nessuna donna divorziata con cui io abbia parlato ha variato dal copione “comunque lei/lui/loro sono la cosa più importante della mia vita e non mi sono mai pentita di averli avuti, anche con quel coglione”. Allora perché non ve la mettete via? Noi le donne le vogliamo: voi non volete gli uomini, volete fare le mamme. Se poi dite che gli uomini vogliono solo usarvi: chi è che vuole davvero usare gli uomini? Usare significa rendere strumento l’altro: strumento per avere e mandare avanti figli. Io invece che faccio sesso con te scambio alla pari: tu a me, io a te.

I maschi spesso vogliono un bel rapporto con una femmina. Uomini, ragazzi, ragazze, donne, fate voi. Quello che invece pare chiaro è che la femmina della specie trova innaturale che il maschio della specie si attratto da lei tanto quanto il maschio della specie trovi fastidioso che l’obiettivo della femmina sia curare la prole.

Quando questo non avviene, di solito le cose sono più chiare e meno stereotipate. Spesso accade che la gente si veda quando vuole. Che ci si chiami quando si ha bisogno, ma mai per farsi aggiustare qualcosa di diverso dall’anima. Per le altre cose chiami dei professionisti e li paghi. Quando questo funziona scopare non è una brutta cosa dei brutti maschi brutti che infilano il pisello anche nella grondaia: è una bella attività, che non fai con chiunque, che fai volentieri perché è bella, non necessariamente perché è un progetto di vita.

Magari google la pensa diversamente.

Bisogna trattare il sesso con maggior chiarezza. Così come le emozioni. Essere espliciti. E così la questione figli.

Speed date: ciao, vuoi scopare con me potenzialmente – non necessariametne subito? Nel senso: ti piace tanto scopare? si/no ; nella tua vita vuoi prima o poi avere figli? si/no ; il resto riguarda le emozioni. Parlare parlare parlare.

E invece tutti a cazzeggiarci attorno.

Se ami qualcuno non cerchi qualcun altro – stronzata.

Gli assolutismi da cioccolatino non mi piacciono, ma quante volte, nelle cose più importanti della vita, le relazioni, ci si ispira a degli “ipse dixit” in cui l’ipse in questione non è che una enfatica voce di una serie televisiva? “Quando ami qualcuno non cerchi qualcun altro” o “non hai bisogno di nessun altro”. O “L’amore è per sempre”, o il suo contrario “niente dura per sempre”. Sempre, mai. Tutto è diverso, tutto è possibile. Altrimenti non avreste amiche, amici, gente a cui dite i fatti vostri che non è il/la vostro/a partner. Molti considerano intimità la visione dei genitali altrui, più o meno. So che è brutale, ma intimo è davvero ciò che sta dentro, e a quanto ne so, come specie, i nostri genitali sono esterni: è solo un costrutto convenzionale quello di coprire ciò che ci fa vergogna, freddo permettendo. C’è da chiedersi più il perché ci debba far vergogna. Se è brutto a vedersi, magari vi sarò grato di esservi coperti. E voi siate grati a me.

love

Quello che invece c’è DENTRO di noi, che è davvero intimo, quello si che è da custodire gelosamente, da non dare in giro “ma non dirlo a nessuno”. TU non devi dirlo a nessuno: l’ho detto a te, tu l’hai detto a me. E basta, a nessun altro. I miei amici, le tue amiche. Chi sono? Mostra la patata su youtube, se è bella gradiremo, e io mi denuderò in piazza, se è gradito bene, se no giratevi. Ma quello che io ti ho consegnato, il mio sentimento, la mia fragilità, il mio difetto, un momento della nostra vita, solo nostro: quello è intimo, quello non è esteriore, quello è davvero qualcosa che non puoi strapparmi: posso solo dischiudermi a te.

Tutti abbiamo bisogno di qualcun altro per mille motivi. Perché nessuno di noi è “tutto”. Continuare ad avere aspettative erronee su singoli esseri umani poi, come ogni aspettativa disattesa – perché siamo umani e reali, non idealizzazioni – genera delusione. Semplicemente potremmo avere interessi non condivisi con la persona con cui ci sentiamo bene per tantissime altre cose. Magari abbiamo con questa mille interessi, ma altri mille no. E sono importanti. Alcune persone dicono “non volevi una morosa, volevi un amico maschio”. Ma la stessa cosa vale a sessi inversi. In parte vorreste dei voi stessi che però sono indubitabilmente meno pigri.

Però dai, non diciamo stronzate da filmdammoOore. Perché l’amore è più complicato, il sesso, le relazioni, tutto questo è molto più sfaccettato e soggetto a gusti e personalità. Costruire le aspettative sulle favole romantiche rende la normalità dell’essere umani qualcosa di degradato. Ma non è vero. Non c’è nessuna degradazione: quella è la realtà. La realtà è spesso pratica, ti costringe. I soldi, il lavoro, la salute, le relazioni familiari, le pressioni sociali e l’opportunismo ad esse collegato.

Tu stesso/a non hai e non sei tutto quello che vorresti. E come puoi aspettarti che lo sia qualcun altro in relazione con te? Come mai vai dal panettiere invece che dal meccanico? Come mai parli con una certa tua amica e non con l’altra? E come mai con tua madre e non tuo padre, tuo fratello e non tua sorella? Perché semplicemente le situazioni e le persone sono varie. Devi vedere quello che c’è e poi decidere di volta in volta. E ognuno può essere in un modo oggi ed in un altro domani. Magari lo conosci meglio e vedi come sia quel “vero lui” o “vera lei”. La frequentazione, la ripetizione, la reazione e gli eventi difficili. Qualcuno ci piace tanto e altrettanto non ci piace. Vogliamo forse far finta che quella parte che non ci piace non esista?

Alla prossima.

Ragazzi fate porno 3D, estremo?

Ho fatto due conti su subscribestar.adult su un profilo c’è un tizio che becca circa 46000 USD lordi AL MESE. Facciamo che se li prenda in tasse il governo… metà? Voi guadagnate VENTISEIMILA dollari al mese? Ma facciamo che sia un terzo. Li guadagnate?

Un tizio che ha un tier di ingresso di 6 USD con una base utenti di 7500 persone che non vedono l’ora di attendere un “all the way through” fatto come lo desiderano, come lo sognano, come nessun essere umano può fare per soddisfare il loro desiderio, l’animazione 3D, anche approssimativa, decente, fatta da una sola persona con mezzi modesti, può essere una via praticabile. Magari vi fa schifo, in fondo è “servicing” puro; magari invece non ci avevate pensato. Io non faccio porno, non faccio nemmeno 3D. Ma questa nicchia esiste. E il tizio che ho osservato non ha tier complicati: 6$ e quando ha fatto la sua roba meno eccessiva, ma che lascia perfettamente comprendere dove si va a parare, la trovi persino su pornhub gratis. E se sai cercare trovi anche quella estrema, sempre gratis, altrove. Naturalmente funziona tutto sulla foga del momento, sulla qualità finale disponibile del video intero, sul suono, altre piccole puttanate: quando entri ti da una password e ti scarichi tutto quello che ha fatto senza cercare. Se ne vuoi altra lo sostieni. Ma il mondo è grande. Kink.com – nel “classico” (umano) – e altra roba di quel tipo hanno fasce di prezzo nettamente superiori a quelle degli altri siti porno a pagamento. E sono certo che per alcune cose davvero fuori di mela c’è gente disposta a pagare molto. O comunque un po’, ma per molto tempo. Se mixate quelle due formule (un po’ per molto tempo, molte persone) riuscireste a vivere in modo eccellente, facendo un lavoro interessante, sempre che l’argomento in sé non sia una cosa che vi fa cagare. Ma: non ha a che fare co le vostre capacità sociali, qualsiasi cosa riguardi il parlare con gli altri, ll corpo vostro (vecchi, giovani, uomini, donne, brutti, belli, puzzosi, profumati, capelloni … è 3D!!!) e vedo alcuni sprazzi ANCHE nei siti classici a pagamento in mezzo alle pubblicità: gli studi su un settore vanno fatti andando bene a vedere cosa fa chi esiste e chi – di solito – tenta qualsiasi cosa nuova: il porno fa SEMPRE scuola su internet. Per primi sono stati region free, hanno avuto a che fare con i problemi “umani” dell’alta definizione, con la sicurezza, con i pagamenti, con il mondo del mobile, con il mondo del free e della gig economy.

Se non è un universo che vi fa schifo e state tentando di fare dei 3D che sapete perfettamente in cuor vostro che non sono all’altezza nemmeno di 20 anni fa, beh, ricordatevi di fare un giro sui siti porno e controllare cosa vuol veder fare ad Anna ed Elsa la gente. Con i cavalli, con i mostri, con checcazzoneso! I tentacoli, i minotauri, i robot, con qualsiasi personaggia dei videogiochi o film, o simile. E di certo non gli interessa la qualità della texture o la fisica dei fluidi. Si deve vedere BENE quello che interessa, come in tutto il porno, e il resto chissene. Aumentate la qualità? Aumenterete i seguaci. Ma se anche non siete sto granché, potete farcela: è la perversione la cosa che interessa, una cosa che solo le arti che permettono il non-ralismo… realistico, possono consentire.

Naturalmente anche il non-3D ha il suo spazio. Fumetti, disegni su commissione. In fondo Patreon era pieno e poi i hanno cacciati… dove? Li ce ne sono. Non so se poi ci sia roba illegale ma credo ci stiano attenti. Non ho avuto questo sentore, ma di certo non pago per andare a guardarmi tutta la faccenda. Ho dato uno sguardo per due soldi e quello che ho visto è che se sei uno che fa modellazione 3D e animazione appena DECENTE puoi fare molto. L’animazione sarà sempre la più gettonata. Nulla poi ti impedisce di fare progetti da vendere sotto Affect3D o simili. Magari voi vi vedete a lavorare per Guerre Stellari prossima puntata: ve lo auguro. Ma se non avevate pensato a questa cosa… la gente ha sempre speso per andare a puttane e adesso anche per farsi le seghe “fatte bene / che non si sa mai” (cit)

Bjorg Porn

Il titolo volevo farlo, quindi va così. Ho scoperto di aver avuto una punta di traffico il 17 del mese scorso. Non si capisce perhé. Questo come web-cojone e social-merda-marketting mi rende davvero una grossa testa di cazzo. Ma chissenincula. Ecco, così abbiamo mandato via quelli che je da fastidio la parolaccia.

Ho finalmente trovato una scarpa che io uso nei miei nudi in un porno. Un gran bel porno. Avevo già qualche dubbio sulle scarpe con così tanta “zeppa” … ma hanno una forma talmente giusta che alla fine tutte sono contente. Dicono sempre “da troia” “dei porno” ma poi quando le hanno su e si vedono allo specchio nude con quelle… il loro viso parla da solo. Sopracciglietto alzato, linea perfetta della gamba.

Però cazzo: adesso l’ho beccata io in un porno. Era proprio quella, sono sicuro al 100% perché prendo SOLO quella con diversi numeri. Mi costa parecchio, l’ho vista mille volte nelle foto.

E uff.

Era anche un po’ di tempo che cercavo un tacco 12 davvero fino, strettissimo, un artiglio, ma soprattutto che tenga quel piede in quella splendida posizione da ballerina. Adesso ho avuto una spinta fastidiosa in più.

Ora tornando ai fottuti visitatori di quel giorno, tutti dagli stati uniti, mi chiedo cosa cazzo possa aver detto di interessante. In inglese scrivo raramente, solo per dire ai lettori inglesi che siano anche loro impegnati nel lavoro di micro-stockers, che non sono soli nei momenti di merda. Non credo proprio di aver riscosso un simile interesse.

Boh! Ora metto un viva la figa. Questo per avere un testo sicuramente digitato da un certo numero di persone. Persone che forse non vorrei che arrivassero qui. Del resto non mi interessano nemmeno persone che sono convinte che la figa non sia da nominarsi, da considerare davvero molto bella e così via, anche se hanno collaborato a livelli scientifici internazionali per costruire un mondo migliore. Se poi mi cadi facendo una smorfia sul “viva la figa”, beh, ok, sei un ottimo lavoratore. Lavora pure. Ma quando hai finito, io vado da un’altra parte.

Censura da marketplace 2020-2021

Piccolo drogato. Di? PC. Di accesso ad internet, di uso di questo mezzo informatico. Di scrittura, maneggiamento immagini, accesso alle informazioni. Ben prima di qualsiasi millennial la mia vita è stata connessa, come nei romanzi cyberpunk degli anni ’80. Il pc che uso per lavorare è sotto i ferri. Non posso fare lavori fotografici o video, né lavorare sui nudi. Per fortuna Prime Video mi ha sparato fuori la quarta stagione di Mr.Robot. Paranoica come sempre, ma me gusta.

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Il/la “mi piace cambiare”

Il tema: quando le donne si sposano non te la danno più. Affermazione.

Assoluta.

Verificata?

Eccoci qua, discutiamone. Discutiamone io, voi non ci siete, mica siamo su feisbuc.

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quello che vuoi tu / eremo #239847

Qualcuno che – proiettando – pensava di farmi sentire meglio per una cosa che fa male a sé, mi ha mandato questa roba. Che è una cosa nei confronti della quale sono profondamente contro. E lo sapete, non è nuovo.

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Il relax dell’autoeliminazione metodica

La preparazione metodica all’autoeliminazione, la lenta scomparsa delle tracce non tanto della mia vita, ma di tanti acquisti, oggetti che possono restare vivi ed utili, mi rilassa. Questa notte non riuscivo ad estirpare il mal di stomaco, la preoccupazione, la disperazione, l’irrequietezza.

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