Non ci si può fidare di Instagram?

Giudicate voi: quello che viene raccontato in questo articolo e – ancora peggio – in questo altro articolo è esattamente quello che è successo a me. E anche io non sono di primo pelo su queste cose.

Eppure…

La storia è sempre la stessa: tutte queste piattaforme NON sono un servizio pagato e dovremmo, tutti quanti, ricordarci che i nostri contenuti dovrebbero essere solo RI-POSTATI in quelle zone. Il centro del nostro business dovrebbe sempre essere fuori. Un blog, un sito, una nostra piattaforma, una newsletter, una nostra community. Se una piattaforma NON ti fornisce assistenza al di là di una FAQ se non esci dal casino, sei tagliato fuori in un istante. Come se il tuo negozio fosse in balìa del centro commerciale, delle sue policies, dei suoi orari. Finisci per essere dipendente pure se sei autonomo.

Bene così è con le piattaforme. Utili, certo. Ma se ti tagliano fuori i tuoi utenti ti seguono? E se ti tagliano fuori per colpa di sempre più cazzuti ed organizzati criminali? Chissenefrega? Beh pare di si.

Non molto affiadbile, non una solida base, se è come pare.

DON’T BE DEVIL, BIG BROTHER G

 

Leggevo di Google e delle simpatiche questioni che riguardano la … libertà di comportamento. Non sono nuove, queste cose. Per me che sniffo la puzza di corporate-religion a km di distanza, di collare del cane come policy, di dress-code del cazzo e di pensiero-unico “usciamo tutti assieme a pranzo e ridiamo tutti delle stesse battute” , Google, in mezzo alle miriadi di splendide cose che offre ai suoi dipendenti, ne impone anche di intollerabili. Poco importa, non sono nessuno, per accedere a quei livelli devi essere davvero fico.

Strano allora che menti illuminate come quelle si lascino mettere il giogo del pensiero unico. E’ spesso vero che alcune libertà sono dubbie (libertà di essere retrogradi, libertà di essere misogini, asociali, stronzi? beh… si, comunque: faccio il mio lavoro? basta). Poi ci sono tutte quelle cose da Big Brother, delazione in primis, che cambiano tutto. Non siamo più in una normale policy per essere carini e coccolosi. Sono gli individui che compongono il tutto. Tuteli le minoranze ma ammazzi quello che esprime il suo pensiero, che si sente schiacciato nella sua mancanza di libertà di esprimere un pensiero scomodo, che puzza. Ma lui, come l’altra minoranza, dovrebbe essere trattato liberamente: non mancarmi di rispetto, valuta il mio lavoro e non quali genitali ho o quali mi piace baciare? A posto, fatti i cazzi tuoi e valuta il LAVORO e l’atteggiamento LAVORATIVO. Lo posso dire liberamente perché non lavoro in Google. E Google, ovviamente, non mi indicizzerà 🙂

Eppure è come essere in una setta, in una religione: non devi criticare le regole, non puoi mettere in discussione le regole, non puoi COMPORTARTI in un certo modo, vestire, andare, essere in un certo modo. Altrimenti come minimo gli altri ti guarderanno male. Poi ti isoleranno, escluderanno, boicotteranno. E devi ringraziare se sei con noi…

Sulla #negatività in azienda n.201209241515

sii positivo o ci rallenterai

sii positivo o morirai
perché ci rallenti

Ahhh, ecco una splendida yuppata positivista aziendal oneminutemanagerista d’annata! Non l’avevo vista prima. Splendida, LEGGETELA per favore: prende 7 minuti e ricordate che il vostro capo (o la vostra giovane capa, ancora più probabile, e ancora peggio: giovanile capa) la leggerà e, siccome sono 4 regolette in croce e non “hard work”, allora si riterrà il santone corporate pronto ad aspergervi con il suo sacro sapere preso dall’articolino. E ad imporvelo a forza.

Voi che sapete cosa significhi la vera negatività sapete bene che parte quasi sempre dalla testa della piramide, dalla maleducazione, dal poco rispetto per la persona, dal disinteresse per gli umani a vantaggio invece del solo profitto e da tutto ciò che da questo deriva, in forme sottili o palesi, in azioni piccole o grandi.

Leggetela e tornate qui, se vi va. Le idee in sé non sono tutte da buttare, lo dico subito. Continue reading →

Non è per i dipendenti e tantomeno l’articolo 18

Visto?

immagine raffigurante della ruggine, commentata la corruzione corrompe, corrode, distrugge, indebolisce il tutto

La corruzione distrugge tutto

Gli investitori stranieri non vengono in Italia non per le fantomatiche stronzate da padroncini feudatari alla “aboliamo l’articolo 18” “non possiamo licenziare” “costano troppo” … non vengono in Italia perché c’è CORRUZIONE, perché restare impelagati 10 anni in faccende giudiziarie non è fare business, perché il costo del lavoro significa una eccessiva percentuale della tassazione che va allo stato, NON di soldi che vanno al dipendente o alle pensioni!

Sul falso in bilancio CI VOGLIAMO SVEGLIARE?? Non sono i dipendenti, gli operai, chi sta sotto a fare questo genere di danno al paese: se il pesce puzza dalla testa, bisogna fare qualcosa a quella benedetta testa!!

Se non vogliamo finire come il Camerun, non dobbiamo permettere a chi fa affari di essere disonesto né con gli altri né tantomeno con il proprio paese. La corruzione e la mancanza di Giustizia non fanno bene al business.

iDiocracy (la mia opinione di oggi su iPad)

La mia opinione odierna su iPad (1,2,3) è questa:

  • senza un computer non va (compralo e accendilo e parliamone), perché…
  • senza iTunes non va
  • con un proxy aziendale non va liscio
  • non puoi settare la gestione del proxy da dentro iTunes e non sembra onorare nemmeno le eccezioni verso apple.com (niente store, niente registrazione… ecc)
  • senza iCloud non fa il backup della mail e anche così … te lo raccomando (provate, costa poco!)
  • non va flash su internet. Si ma tanto cosa vuoi che sia, flash.
  • se non hai un dito di uno gnomo te la raccomando la navigazione di una qualsiasi combobox, e giù di pinch pinch pinch e strapinch
  • se hai esigenze complesse (che riflettono la realtà delle cose) non ti viene incontro, né iTunes, né iPad, ma soprattutto iTunes.
  • quasi nulla (windows) sembra tenere conto dei diritti utente (e quindi qualcosa che funzioni in ambiente gestito, entreprise, serio)
  • il “tutto facile” con chi usa imap genera questo genere di roba: https://discussions.apple.com/thread/2445861?start=0&tstart=0 (da cui peraltro anche thunderbird e blackberry non mi sembrano essere completamente esenti…)
  • senza appleid ti attacchi al tram
  • Io personalmente (mia opinione) vedo praticamente iTunes e iPad sono delle specie di trojan per smontare la serietà e la solidità della gestione informatica. Continue reading →