meraviglioso nordest drogato dimmerda

drogaNel mio studio entrano soprattutto giovani. Tra detto e non detto, siccome mi percepiscono come più giovane di almeno 10-15 anni del reale, dai discorsi che fanno è chiaro che la droga è ben radicata nel loro mondo, sia che ne facciano uso personale (sporadico o ogni fine settimana) sia che conoscano chi lo fa.

Sto parlando di tanta gente. Tantissima. E per la maggior parte minorenni, sia consumatori che spacciatori (questo me lo diceva una ex collega che ha fatto i lavori socialmente inutili presso un tribunale e non vedeva l’ora di smettere di venire in contatto con questo tipo di informazioni che la … informavano sulla realtà in cui erano immerse le sue stesse figlie e ne era inorridita: preferiva non sapere). Questa notte mentre faccio pausa incontro il maresciallo della zona, paesino: gli faccio presente che a quanto mi risulta (e già parte con lo sguardo “e come cazzo è che ti risulta, sentiamo?”) il capolouogo è un catino di drogatidimmerda (non ho domandato, ho detto che lo so, non ha smentito, anche se infastidito dal fatto che lo sapessi) e mi chiedevo se anche il nostro paesino fosse un minestrone di piscio schifoso o se almeno noi ci salvavamo.

“Il fenomeno non è arginabile” ha detto. Continue reading →

torniamo indietro anche sul #sesso, sembra

I bambini vedono tutto, chiedono tutto. Vedono le cose che tu vedi, ma non fanno finta di non averle viste, non hanno ipocrisie perché non ne hanno (ancora) la necessità: quando vedono un pene, ti chiedono cosa sia e perché sia più grande del loro o di quello del fratellino, cuginetto, compagno di giochi del mare o della materna. E’ inutile che ti inventi delle sciocchezze! E il perché dei peli, del seno della mamma, e così via.

La mia ragazza accede ad un interessante “bacino d’opinioni” presso il luogo in cui lavora e proprio ieri mi ha raccontato di una sua collega era scandalizzata per il fatto che suo figlio, che faceva il bagno con lei, le ha indicato la vagina e i capezzoli e le ha chiesto informazioni in merito. E lei – ora sono io che mi scandalizzo e non poco – le ha detto che i capezzoli (non ha usato questa parola, a suo avviso sporca, vietata) erano biscotti. Ora, siccome il sangue mi stava andando alla testa per la stupidità di un simile atteggiamento, non ho sentito cosa abbia inventato per la vagina. Quello che, riacquistato il selfcontrol, ho sentito, era che il suo uomo al medesimo racconto ha dichiarato che non avrebbe fatto il bagno con suo figlio perché “se poi mi mi fa domande?”. Continue reading →

unico appunto… per un maschio (un essere umano di sesso maschile) sta diventando difficile lavorare in questo modo: l’ombra del sospetto a priori mi amareggia molto.

Aurelie Noyer Photography Blog

Trovare le parole per descrivere quanto è fantastica Barb come persona e come fotografa, non mi è facile.

E’ stata un’esperienza davvero straordinaria, che mi ha dato tantissimo sia a livello professionale e creativo che personale. Una persona eccezionale con un cuore grande, non per niente è riconosciuta come una delle migliori fotografe del mondo specializzate nella ritrattistica di bambini.

Entrare nel suo mondo significa scoprire un mondo di magia e di sogni in cui l’impossible è possibile, in cui si ricorda come vedere il mondo con gli occhi di un bambino, in cui si può volare semplicemente aprendo le braccia e chiudendo gli occhi.

Voglio cogliere l’occasione per ringraziare ancora una volta Barb, Sarah per la sua grande disponibilità nell’ospitarci, oltre a tutte le ragazze che hanno partecipato e che sono state parte dell’aver creato un esperienza per me così bella 🙂

Non posso non iniziare con il primo…

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