Non so davvero quando (20 anni fa?) né dove io l’abbia letto (carta, sicuramente) … ma Asimov ha, da sempre, usato nei suoi racconti la modalità “no, signore, lei non ha acquistato i nostri robot … noi glieli abbiamo dati in licenza e possiamo riprenderli quando vogliamo”. Ha parlato sempre di tecnologia in licenza, e se non ricordo male anche IBM pronosticava un futuro in cui tutti noi “avremmo avuto dello spazio a noleggio da qualche parte” senza “grossi ed ingombranti computer in casa”. Ovviamente se avevi un ENIAC in mente questo aveva maggiore senso.
Se hai fatto o fai l’amministratore di sistema in un’azienda, riesci ancora a capirne bene il senso.
Le piattaforme cloud forse era qualcosa di simile a quello che avevano in mente. E’ davvero straordinario però, ricordare quando queste cose sono state pensate, ricordando cosa avevi tu, in mano, in quel momento, per lavorare, giocare, per smanettare e curiosare. Certo, anche il cyberpunk ha fatto il suo, ma 30 anni dopo!
Ciao nerd! 🙂