anti-impulsività (53ma puntata)

Alla fine lei non ha fatto cazzate. Non è andata a farsi picchiare, umiliare. E non era sesso. Era masochismo senza la parte sessuale. Era autodistruttività. Forse.  Continue reading →

se ti violentano URLA

Una delle cose che, a quanto mi raccontate in tante (porcaputt), succede quando qualcuno ti molesta è che ti congeli, ti ghiacci, sei talmente shockata che non riesci a reagire: non è che “chi tace acconsente”, non è che ti sta bene: vai in tilt e di questa defaillance la merda si approfitta malamente.

Non parlo delle ragazze no-uguale-si: ce ne sono, e capirsi è un problema, anche perché siete davvero in tante (ho detto no ma intendevo si, non avevi capito? – si che ho capito, ma non voglio sentirti dire domani “io avevo detto no”) … no, io parlo di no=no.

Anche Turilla, prima di andare via, ve lo ha detto forte e chiaro. URLATE

A lei piace fare sesso, si sa. Suona. Il tipo sembra a posto, la invita a casa sua per suonare: sono entrambi musicisti, del conservatorio, mica garageband. Lei accetta, lui ha un pianoforte che lévati. Arrivati e chiusa la porta lui la prende e la blocca, le infila le dita dappertutto. Lei rimane bloccata, agghiacciata. Lui non le piace, non lo vuole, non era li per quello ed è stata ingannata, il suo corpo e la sua volontà violati. Continue reading →

2016, il gender gap esiste, punto.

Ascoltavo, in occasione della giornata mondiale sulla violenza alle donne, una trasmissione radio.

Due affermazioni:

La [nostra] società è progettata dagli uomini per gli uomini, che assegnano dei ruoli alle donne: quando queste donne non si adattano, vengono punite

e la seconda:  Continue reading →

Un’altra scala ha dato un pugno a una donna

Ho fatto una foto (che venderò) a Kiki per le campagne contro la violenza sulle donne: mi ha contattato su whatsapp per questo. Mi fa “devi fare una foto per campagne contro la violenza sulle donne?” E le ho chiesto di raccontarmi.

Kiki non è caduta dalle scale. A me non ha detto così. Mi ha detto chiaramente “il mio ragazzo mi ha spaccato la faccia”. Le ho solo chiesto – dato che la conosco un po’ – se avesse iniziato lei. Non le è estraneo l’uso della violenza … ma diciamo che la sua legge è “prendere le misure”: è una donna? è più grosso di me? è più forte? … queste cose da strada insomma.

Quindi, per quanto non fosse un buon atteggiamento di base, il suo, non ha iniziato lei. Comunque non ha nemmeno finito, lei. Nel senso che proprio non ha finito: lo ama ancora.

Cioè questi si sentono ancora a telefono e fanno i pucciosi. L’amore drammatico… ti amo ancora ma non posso, ecc. Continue reading →