va’ dove ti porta il pene

Sicuramente la Tamaro ne avrà sentite di peggio. Ricordo di non aver mai letto il suo libro, né tantomeno di averne sentito il desiderio. Ma qualche curiosità si.

Invece si chiacchierava dei meravigliosi titolisti dei film porno italianizzati, come “Biancaneve sotto i nani” ed amenità di questo tipo. Erano geniali. Ho preso in mano anche un giornale anni 60-70 che doveva essere davvero molto osé per il periodo, in un mercatino dell’usato che seguo per lavoro social. E siccome le foto non mi attizzavano particolarmente ho dato un’occhio ai testi.

Beh ragazzi, che impegno! 🙂 Sono spassosi. A partire dai titoli, ma anche i testi funzionano e non sono scritti affatto male. E stiamo parlando di roba che ai tempi era considerata alla stregua della pornografia. O forse era pornografia, non saprei.

Se vi capitano, senza vergogna, date uno sguardo ai testi. Carta gialla, stampa dei neri in stile “Lanciostory”, molto vecchio, cartaccia leggera. Ma uno spasso. Il fatto che un testo simile oggi, in un contesto simile, non sia nemmeno pensabile, comunque, la dice lunga sull’abbassamento generale della qualità della comunicazione testuale. Devo dire così, testuale. Scritta? Bah. Parlata? Bah, non so. Ad ogni modo il livello era più alto, persino nella cartaccia.

avete la fissa dell’ecologia? smettetela di scrivere le frasi nelle immagini

“Ora Berlusconi dirà che il mondo non è finito perché l’ha salvato lui grazie ai suoi ottimi rapporti con le donne dei maya: le mayale” – Questa perla di satira politica ed alto umorismo (per carità, so fare ben di peggio) mi è arrivata in un inutile file grafico JPEG da più di 70k. Che non saranno niente, anzi, sono il minimo. Ma non sono il minimo per trasmettere quella informazione testuale.

Quella frase occupa in realtà 135 byte. Per fare questa stronzata, invece, ne sono stati utilizzati quasi 72000.  Con sette di quei JPEG occupi lo stesso spazio di TUTTA la Divina Commedia in TXT.

Ah certo, ma vuoi mettere la splendida formattazione, lo stile, il colore? Ah si? Ad esempio – in quello che è arrivato a me – di quella pregevole lettera minuscola su nome di popolazione? Per uno che ci tiene allo stile… (mica io, quello che ha scelto un formato grafico per una roba puramente testuale).

Ora forse questa vi sembrerà una cazzata nerd, una pedanteria da pignoletti saccenti che parlano di cose che sanno solo loro … ma io sono qui a dirla a voi tutti: vivete in un mondo fatto di queste cose, cerchiamo di conoserne le basi e vedere QUANDO sia il caso di sprecare spazio (per nulla).

Soprattutto se siete quelli che tengono all’ecologia per principio: Continue reading →