La famigghia, soap opera, puntata 239487

[ musica: Dredg, in random, senza l’album del 2011 ]

Per decenni mi osservavo vivere in una Italia senza guerra. Mi dicevo solamente “spero che non mi capiti: è davvero da troppo tempo che nel nostro stato non c’è guerra… ” bla bla considerazioni sulla leva, sull’esercito, sulla nostra nullità e sulla stupidità della guerra di conquista in generale, sia durante che, specialmente, dopo la guerra fredda.

Mai e poi mai mi sarei invece detto che avrei visto la mia famiglia meno normale. Continue reading →

La casa degli Usher ci fa una sega.

Qualcosa si spezzerà. Qualcosa di brutto accadrà troppo presto. Tutto franerà rovinosamente.

Mia madre è all’ospedale. Mio padre è a casa, incattivito e odioso dalla sua impotenza nell’affrontare la quotidianità ma contemporaneamente incapace di trattare con un comportamento consono alla decenza chi lo circonda. Esiste la possibilità di considerare il suo disagio: grande difficoltà nel vedere, grande difficoltà nel sentire. Maschio maschilista del 1936, cresciuto con un senso di potenza-potere che rende l’uomo uomo. Cosa resta dunque quando la potenza ed il potere scemano? Cosa resta quando hai imparato a trattare i tuoi simili con pre-potenza? Con arroganza, con maleducazione, con quel senso di impunità che ti è dato dall’appartenenza ad una classe: prima degli uomini, poi degli uomini adulti, più vecchi di altri, dunque secondo te già meritevoli di maggior rispetto (deferenza), ascolto ed autorità privilegiata, solo perché tu sei in quel recinto. Cosa fai quando non puoi usare la forza, forzare gli altri alla tua voltontà, ma accettare quel che altri fanno per te? Puoi fare molte cose, ma se non hai imparato che a disprezzare ed usare il potere per prendere, il potere dato dal denaro, non lo scambio dato da una relazione… quando quel potere non basta per le cose di base, la gente non ti obbedisce, la gente non vuole essere continuamente ferita e tu non fai che pensare che sono delle merde perché si feriscono, invece di smettere di ferirle… cosa ti circonderà se non che il vuoto? Il dolore che sta dentro esce con rabbia.

L’unica che – pur sentendosi un po’ sola e sicuramente annoiandosi parecchio – credo stia finalmente in un posto dove è seguita, curata, trattata bene, è mia madre. Rischiando quasi di restarci, adesso è stata ripresa ed è in ambiente calmo e sereno, nutrita nel modo giusto, pungolata pochino pochino a camminare, controllata a vista nei valori del sangue e nei potenziali rischi. E sottratta, questo vedo io, al continuo pretendere, abbaiare, forzare, pretendere, tirare, spingere, farsi accontentare nelle cose e nei modi da un uomo che l’avrebbe dovuta amare.

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Assurdo, il pomeriggio è troppo assurdo

Pensate a che assurdo intreccio: ad un certo punto mio padre si rende conto che non sa che fare: mio fratello ruba il loro denaro, pur essendo mantenuto vitto e alloggio ed usufrutto varie (auto, corrente elettrica, internet, varie spesette e pressoché qualsiasi cosa medica importante, basta chiedere, ma non chiese mentre era depresso), prende multe con l’auto di mio padre che è responsabile in solido. Ma i miei sono vecchi e 1) hanno bisogno di aiuto pratico 2) non hanno agito in modo “definitivo” quando sarebbe stato per il suo bene (lo psichiatra aveva detto di fare in un certo modo, spingendolo a muoversi invece di rintanarsi) , figuriamoci se agiscono ora che è passato più tempo. Cioè gli vogliono comunque bene e non pensano “visto che tu pensi a fare il cazzo che ti pare PRIMA di fare le cose di casa, magari vai a fare in culo eh?”.

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happy b

Era il giorno del mio compleanno e volevo morire non esistere un po’ più del solito, almeno per quest’anno, per questo periodo.

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Non fiori ma opere di bene (8 marzo)

8 marzo festa della donna mimosaQualche settimana fa mia sorella mi ha chiamato in seguito al mio coming-out. Affranta, ma corente col motivo per cui non mi interessa avere a che fare con lei: tutta triste delle conseguenze, ma per nulla intenzionata a considerare le cause. La freddezza e il gelo che mi sono sentito addosso, come uno stronzo insensibile, come uno che non sente niente, sapendo invece benissimo quanto si soffra, per esperienza personale, è stata simile a quella che provai per M, la blogger che incontrai. Non era identico: con lei stavo bene, non intendevo non-frequentarla, ma semplicemente non provavo tutto quell’intenso amore che lei provava – a suo tempo e condizionatamente – per me. Lei voleva tutto.

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fratello degenere

Natale non si smentisce mai; quello classico, il natale “in famiglia” per me è sempre una merda. Il grosso problema è quello di averne un preambolo descrittivo, un’idealizzazione e quindi un’aspettativa che non hai mai, mai corrisposto alla sua effettiva realizzazione. È sempre stato spiacevole nel suo bilancio totale: ci sono momenti, ma l’atmosfera generale è quella che costringe persone con comportamenti disfunzionali a stare a stretto contatto in un ambiente ed in una situazione che richiede invece un comportamento adeguato, per fare quello che deve: dare felicità e serenità. Se uno ti frusta e ti dice “SORRIDI!” che cazzo ti aspetti?

Non mi aspettavo che fosse il COVID-19 ad essere un problema e non lo è in effetti stato.

Guarda come distruggo bene i miei rapporti interpersonali e miei agganci col mondo!

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il corpo delle donne e la realtà

La sicurezza in sé stessi è probabilmente uno dei risultati più grandi che si possano raggiungere. In rapporto a questo equilibrio interno si costruiscono tutte le altre relazioni. Quindi non sottovaluto i motivi che portano le persone a fare certe scelte. Vi racconto solo dei fatti. Ero convinto di avere già scritto tutto questo sul blog… ma devo averlo fatto altrove.

Mia sorella è – ed è sempre stata – tendenzialmente femminista old-style. Tranne quando si tratta di non capacitarsi del fatto che se una cosa mi fa sesso non lo puoi decidere tu, ma lo decido io e anzi, manco sono io che lo decido: i miei sensi scatenano reazioni. Ecco, li, in quel caso, tutta la razionalità va a farsi fottere, come è giusto che sia: mi chiedi “ma perché vi piacciono [elenco di armamentari sexy a caso] ?!” E a me viene in mente “ma tu sai sempre perché ti piace quello che ti piace? Tipo… ti metti in bocca la nutella e razionalizzi?” No, i tuoi sensi registrano un sapore. Certo, ALCUNI sapori sono un mix di cultura e sensi: educazione, ma non tutti. E basta avere un figlio o un nipotino per togliere “cultura” da questi ragionamenti.

Detto questo: ad un certo punto ha avuto – triste, lo so – bisogno di farsi “una foto profilo fica” perché non trova lavoro. Continue reading →