OK BOOMER #2398472

Nella prima puntata di FIX di/con Jimmy Carr, una delle comiche fa una battuta il cui contenuto allude al fatto che sarebbe un sollievo trovare “finalmente di nuovo” uomini che si tengono i loro pensieri. Ora per me che sono del 1974 tutto questo andirivieni di non-va-mai-bene-un-cazzo ha davvero rotto i coglioni. Per decenni su decenni non ho fatto altro che sentire donne lamentarsi del fatto che gli uomini non dicono ciò che pensano, gli trapano la minchia chiedendoglielo, quando glielo dicono non ci credono e insistono.

Ora, cristodiddio, se ne trovi che condividono il loro pensiero, non ti va più bene? Ma checcazzovolete?

Se uno vuole “solo chiavarti” e si tiene i pensieri non va bene, se condivide i pensieri e non ti si butta in culo non va bene. Chiaramente la via di mezzo, certo. Ma non vedo mai alludere a questa via di mezzo.

Il fatto però che le vere conversazioni, che il dialogo di persona lo faranno solo “i vecchi” l’ho sentito dire a chiare lettere proprio da Jim Carr. E questo mi lascia secco. Io vivo in un paesetto del merdaviglioso nordest Italiano, ma cazzo Jim Carr no, è Inglese, vive e frequenta città e bellagggente.

OK BOOMER. Vaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaabene.

Tumblr Girl, tumblr giiiiiirrrrrrrrrrrrrl

(titolo da cantare su “Purlpe Rain”) – Una fonte segreta CON FIGLI mi ha narrato che pare esistere una cosa chiamata “Tumblr Girl”; uno “stile di vita”, un’estetica. Siccome la fotografia “lifestyle” è il mio pane, leggo, secondo la spiegazione che ne da il nuovo spiega-qualsiasi-cosa Wiki-How (io ci ho cercato roba molto seria e mi sono sentito un coglione, ma … la risposta, quantomeno, c’era) che lo stile per crearsi una identità-social degna della “Tumblr Girl” è un po’ la base della fotografia stock. Certo, se la fai così. E, appunto, nel settore “lifestyle”. E limitatamente all’adolescenza, che, lo ricordo, ha un mercato nei seguenti tre temi:

  • scuola
  • party “ribelle”
  • depressione

fine.

Fino a poco prima con i bambini di varie età puoi rappresentare pressoché di tutto. Compresi gli altri temi, qualsiasi altro tema, praticamente. Ma con gli adolescenti, nel mio mercato, no. Paradossalmente quell’immagine che domina il mondo dell’advertising “fico” copre ogni cosa nei brand, usando acerba androginia, ammiccamento sessuale, sexy di ogni genere, sfrontatezza o allegria, bellezza al massimo del massimo. Ma nel mio mercato non esiste. Solo su committenza. Strano eh? Un po’ si fa, ma in generale quella precisa fascia di età no.

Comunque: dalle mie parti io non ho mai sentito parlare di una cosa del genere. Tumblr è uno dei più vecchi social in assoluto e anche io stesso ho spesso pensato di farmi un account lì soprattutto per la fotografia di nudo, vista la vasta percentuale di quel tipo di foto-blog o simili ospitati su quella piattaforma social. Non so mai se farlo o se stare tutto sul mio, quando deciderò che è ora per il sito. Fatto sta che non è certo l’ultima moda dei social: credo che anche in ordine di tempo venga ben prima di Instagram (2010), twitter (2006) e Facebook (2004). Mhhnno: 2007 invece: circa assieme. E’ che il “blog” è vecchio circa del 2003. Certo, fa tutto parte del cosiddetto 2.0 (significa solo che prima dovevi essere un po’ smanettone per pubblicare roba su web mentre con questo 2.0 ti fai un account in qualcosa e questo qualcosa di permette di pubblicare cliccando a cazzo in giro e ce la fai) ma lo spirito era quello del blog “sintetico”. Ci si trova anche parecchio porno, ma con uno spirito molto personale, devo dire: non mi risultano pubblicazioni ufficiali.

E non sono nemmeno certo che i termini siano meno restrittivi delle altre piattaforme. Mah. Devo studiarmela, da così tanto tempo…

Indagherò anche su questa faccenda della Tumblr girl! 🙂 Ma ho trovato su wikipedia qualcosa che in effetti mi sembra fondato, ma appunto… sembra (dovrei mettere il classico CN, ma non lo farò) perché “suona” vero: “Il nome Tumblr viene usato anche per indicare un tipo di frasi o foto che girano sovente sulla piattaforma stessa. Una “frase Tumblr”, per esempio, sta ad indicare un tipo di frase generalmente profonda e sentimentale. Spesso queste espressioni vengono usate con ironia e a volte come critica alle correnti di pensiero molto in voga sul social network. “

Di certo è interessantissimo, per me, vedere queste mode. Anche per il fatto che si manifestino in determinate zone, a certe età, o magari scoprire che sono mode che non esistono più e da me non sono mai nemmeno passate di striscio.

UPDATE: Si, confermo, ora mi restano i dubbi perché a me interessva la libertà e sono assolutamente #freethenipple. Ecco:

Nel dicembre 2018, alcune settimane dopo l’eliminazione dell’app per Tumblr dall’App Store, la piattaforma ha comunicato di essere intenzionata a eliminare tutti i contenuti ritenuti per adulti, a partire dal 17 dicembre 2018. Negli anni, infatti, erano state mosse verso Tumblr delle critiche sulla sicurezza e sugli standard applicati nel controllo dei contenuti, giudicati di fatto insufficienti per filtrare quelli ritenuti, a vario titolo, a rischio. Queste restrizioni hanno contemporaneamente suscitato le proteste di molti utenti, poiché a loro dire andrebbero a penalizzare ingiustamente anche altri materiali caricati, tra cui quelli con contenuti artistici o scientifici. È stato calcolato che, in seguito a questa politica, nei primi mesi del 2019 Tumblr abbia perso 437 milioni di visite totali alle proprie pagine.

google+ chiude i battenti: il fallimento di un social

ATTENZIONE NERD-SOCIAL POST! ********

In ambito social media marketing si diceva che il futuro probabilmente sarà google+: tenetelo d’occhio! – era questo il tono.

Annunciato da qualche giorno il fatto che chiuderà i battenti per la massa degli utenti consumer, restando vivo in ambito enterprise. Che significa non essere social affatto. Ok, anche LinkedIn per molti è considerato “il social inutile”. A parte che utile è tutto da discutere, in ambito di social network. La sua utilità è evidente se sai usarlo decentemente e non ti comporti come su Facebook. Ed per gli angolosassoni è di utilità normale. Ti chiedono nome, cognome, profilo LinkedIn.  Continue reading →

scegliendo modelle su FB … retromarcia

Vagolavo tra profili feisbuc di bellaGGente varia. In cerca di amicHE di amici/he piacenti, per vedere se vogliono posare.

Vedo una extragnoc, guardo un po’. Ok, non è poi così extragnoc, ma piacente, assai. Guardo un po’, è occupata, con un extrafigus strafigus, guardo il suo profilo … solo selfie, guardo altro… un acefalo totale, sembra. Ma forse… profilo visibile solo agli amici, anti-lavoro.

Comunque mi cambia l’idea su di lei e come sarà averci a che fare.

Quindi: addio sconosciuta.

Eccovi un esempio di quanto la vostra privacy sia fottuta quando mettete la vita su FB. La gente esamina le vostre frequentazioni e potrebbe scartarvi per quelle anche se voi siete stati attenti a quello che postate.

Terrificante eh? 🙂 Si.

ecco perché su FB ci sono quei quadrati con le stronzate

CONDIVIDI CAZZATE

ecco un esempio di successo

Si chiama SOCIAL MEDIA MARKETING. Qualsiasi cosa sia immagine (non video, non testi) è il 95% di ciò che viene CONSIDERATO dagli utenti dei social network.

Se viene considerato significa che viene coinvolto in una interazione, ovvero genera “conversazione”. Cioé tu non te ne stai li e basta, ma fai qualcosa. Questo qualcosa, ovvero il “condividi” (o il retweet o il repin e tutte quelle belle stronzatine) per chi misura risultati ECONOMICI (ovvero fa soldi con quello che ti piace) è fondamentale.

Per questo, quindi, ci sono delle testine che pensano a qualcosa che ti interessi per fartelo condividere.

Perché non c’è il tasto “suca” e il tasto “non mi piace” o “mi fa cagare” o “fottiti” ? Perché a chi fa SOLDI interessa sapere cosa TI PIACE in modo da cercare di girarti attorno come un avvoltoio e propinartene sempre di più, di attingere ad ogni goccia dei tuoi desideri latenti. Per questo non esiste il tasto “fuck”. Esiste solo ciò che fornisce una indicazione da misurare e renderti un bersaglio, il target. Segmento di mercato a cui propinare qualcosa.

 

ho perso un follower in Twitter

Ahahah! Già mi chiedevocome mai ne avessi, di follower, su Twitter. Comunque devo aver sparato una inutile cazzata di troppo e costui o costei se n’è volato o volata via! Addio follower, che la fortuna ti arrida, che il vento sia in poppa e che le poppe siano al vento! (se non fa freddino eh, che poi zac con la mastectomia! eh, non si fa).

Bene, cari amici, nuovi e vecchi, ricordo a tutti che io non faccio uso di alcun genere di sostanza stimolante o che alteri la percezione. Internet a parte. Che non si percepisce un cazzo, comunque.