La famigghia, soap opera, puntata 239487

[ musica: Dredg, in random, senza l’album del 2011 ]

Per decenni mi osservavo vivere in una Italia senza guerra. Mi dicevo solamente “spero che non mi capiti: è davvero da troppo tempo che nel nostro stato non c’è guerra… ” bla bla considerazioni sulla leva, sull’esercito, sulla nostra nullità e sulla stupidità della guerra di conquista in generale, sia durante che, specialmente, dopo la guerra fredda.

Mai e poi mai mi sarei invece detto che avrei visto la mia famiglia meno normale. Continue reading →

incomprensione, meccanismo, disonestà

Mi chiama lei miagolando, sto avendo a che fare con roba sanitaria di mia madre, le chiedo di richiamarmi. Ieri mi aveva chiamato e messaggiato mentre dormivo, oggi me ne chiede conto. Come sempre rispedisco al mittente, ricordandole che per molte ore prima che io staccassi il cellulare probabilmente se n’è andata a farsi i cazzi suoi e di certo non mi ha contattato, quindi non è che io sto a dormire 25 ore. Solo che per 12 non le sono passato per la mente, poi quando Sua Maestà si è accorta che le serve qualcosa… Continue reading →

l’accordo: ricatto con simpatica molestia

Side I – the Deal

Quindi dopo aver avuto mal di pancia per metà notte, aver ceduto al non-alzarsi (mio danno: sono un professionista e la pago) per 2 ore, sempre con il mal di pancia, ho compreso dall’infinito che non c’era grigio fuori. Dal 2012 sono in grado di percepirlo anche in un cubo di cemento sigillato: so se fuori c’è il tempo di merda che quando ti alzi dici fuck, torno. Compreso che non c’era, vista la smilza che miagolava per avere qualcosa, ho sollevato il culo. Avevo cotto della zucca a vapore. Tanto con l’alito che sentivo di avere avuto fare colazione mordendo tartufi sarebbe stato come un colluttorio alle rose. Quindi zucca lessa a colazione, qualche cubetto. Verdura. A mezza mattina, senza aver bruciato e con zero intenzione di bruciare: dovrebbe andare. E la chiamo. E non risponde. E parte la segreteria, di nuovo, pure con la Iliad adesso. Secondo me non lo sa. Del resto chi è che a 20 anni telefona ? Esco e riassaporo una passeggiata con una giacca che credevo di aver impregnato di terrore, sudore terrorizzato. Ma l’ho fatta sistemare, rilavare: è nuova, profuma. E non è una giacca vera e propria… è un po’ da fricchettoni, un po’ patchwork sui toni dell’arancione. Ho mal di gola, quindi collare. Mini passeggiata lenta, lentissima. Respiro (qui si può) a pieni polmoni, piano, cammino piano, sento i raggi di sole. E mi ricordo in quale condizione economica e lavorativa sono. Non diversa da quando ero nel terrore totale. Stavo così. Ieri lei mi ha rimesso esattamente li, a 5 mesi fa. Quindi respira, respira, respira, piano. Vado al bar, riprovo a chiamare, mi faccio un caffé. Penso alle interazioni tra ingredienti e anche che col caffé non ce la farò mai e  chissenefrega. Lo bevo, fa moderatamente schifo. Ancora arietta, sole, cammino piano: mi sento vecchio. Ho bisogno di pace in quel momento. Richiamo, niente. Continue reading →

l’acchiappafantasma (xx?)

Plin. Messaggio da lei. Vuole radersi di nuovo a zero. Lo dice a me perché non ha coraggio, perché è in un periodo di merda, voglio drogarmi, sono alcolizzata, bla. Un po’ la conosco. Le dico dai, ti sbatterai qualcuno, riprenderai fiducia, farai quello che devi fare, coraggio e tanti saluti: e che stai bene rasata a zero lo sai già, ne hai testimonianza fotografica e non ricevo che complimenti che non so mai se attribuire a me o a te. Quindi và e radi. Pure sotto, che sai che liscia è adorabile.

Niente, non ce la fa, ha bisogno di me, che la rada io, che le dia coraggio, come l’altra volta. La voce mi dice: tu la ami, lo sappiamo. Ma sai che lei non ti ama. Ci prova di nuovo: amico. Gli serve un amico. Gli “serve” capito? Ha questa necessità, ti è chiaro che ho usato il verbo giusto e non a caso vero? vero? hey! cosa stai fac… Continue reading →

La fiamma non si riaccende (46ma puntata)

Il mio rito del 29 del mese mi aveva fatto sbloccare whatsapp. Così lei mi ha contattato. Lei era confusa, anaffettiva, si era fatta altri 2-4 tizi, aveva detto ad un tale che doveva essere “testimone imparziale” che a mancarle davvero ero io. E me lo aveva fatto sapere. La rivolevo, subito, come prima, ma diventando più bravi a non essere due cani che abbaiano. Ma no, non era pronta, allora ribloccami per un mese – mi aveva detto. E io per 5 minuti l’ho fatto. Poi sono uscito da questa cosa e le ho proposto di no, di starle vicino senza altro (che io non ho scopato per un decennio, sono capace di ignorare il sesso e il corpo, anche se lo farei 3 volte al giorno con lei), per capire chi eravamo, se provava qualcosa, saperndo, che fosse chiaro, che comunque io facevo questo tentativo perché la volevo, non come amica.

E’ finito tutto, me ne accorgevo, non provava nulla. L’ho accompagnata al lavoro, via dal lavoro, dopo e prima del lavoro, a imparare il lavoro, all’ospedale per via del lavoro, a zonzo… ma io non sentivo arrivare nulla. Era distaccata. E alla fine me l’ha detto “sei stato un angelo, sempre … e mi sento in colpa e basta, mi fa stare più male che bene… sento che quando cerchi il contatto io non lo voglio… la fiamma si è spenta”.

E l’ho spenta io, credo. Di colpo. E ora la pago. Ma non sono sicuro. Non sono sicuro che non si possa fare un litigio, una discussione, avere FORTI divergenze di opinione o un confronto tra due impulsivi del cazzo senza per questo lasciarsi. Lasciarsi, cancellare tutto, smettere di provare amore. Io non ho smesso, mai, per un solo istante, persino mentre eravamo due stronzi. Mai. E nemmeno ora. Mi manca anche ora, ma non ho insistito per un solo secondo per riavere questo involucro che non contiene più quello che volevo. Questa donna non è più la mia piccola. Non c’è più dentro l’amore. E lo sentivo ad ogni istante… speravo che si scongelasse e lo lasciasse andare… che fosse come mi ha detto con un meme … che aveva paura di fidarsi. Continue reading →

sono anaffettiva (44ma puntata)

Dopo avermi lasciato lei è stata subito con uno, innamorata, dopo avere detto a me di essere innamorata e tante belle cose. Poi non era giusto. Per cazzate, devo dire, ma chissenefrega, che si fotta lui e la sua sfiga, pazienza. Poi se ne è fatti altri due. Mentre io lo sapete bene cosa provavo, lo sapete. Comunque non lo sapevo, quando mi ha ricontattato, quando ho fatto il mio “rito mensile”.

Ma non me ne frega un cazzo, guardate un po’ . Perché quando l’ho conosciuta era chiaro quanto le fosse semplice scopare in giro. Me lo diceva proprio “potrei persino fare la prostituta: ho una grande facilità a fare sesso”. A suo tempo poi decise che non voleva la storia leggera, che voleva quello che volevo io, e voleva me. La Storia D’Amore, la Storia Vera, l’impegno. Certo aveva 20 anni, ora 21, tra un po’ 22.

Per cui non so… quando vedo che fa la sua mossa, quella “io pratico il distacco” … come fa con me, così fa con questi. Si distacca, non ci sono più. Mi illudo forse.

Comunque questa nuova versione è “amareggiata dai maschi”* e non vuole lasciarsi andare perché ha paura di affezionarsi. A chi, a me? Cioé tre mesi fa eravamo assieme… Comunque ora ci frequentiamo e basta, niente fisicità, anche se sa che la voglio. Forse nella sua testa si è fatta l’idea che l’astensione poi fa sentire tutto migliore, cose del genere. Ad ogni modo io sono stato chiaro: io non voglio un’amica. E non mi interessa una storia che non sia intrisa di tutto, a partire dalla passione fisica, che non vuol dire fare le orge se non ti viene, ma sentirsi vicini, anche abbracciarsi, toccarsi piano, accarezzare, baciare, sentire la tua pelle. Anche sentire il tuo culetto nelle mie mani mentre ti abbraccio solo per abbracciarti, senza fare chissà che se non è quello il momento. Amo baciare. Continue reading →

Sono Jeckyll & Hide? (43ma puntata)

L’ho sbloccata, ‘sta mattina. Attorno al giorno in cui mi ha mollato, ogni mese, come un rito assurdo, lo faccio. Metto degli stati di natura varia, con whatsapp, dopo averla sbloccata sia da WA, sia dalla visione degli stati. Perché? Perché qualcosa della sua testa me la ricordo, qualcosa che mi diceva “se si fanno i cazzi miei vuol dire che gli interesso”. Alla fine della giornata, mentre pensavo che, oltre a tutto quello che ho già pensato (vedi post passati), fosse anche all’estero, o avesse cambiato numero, o comunque tutte quelle cose de “ha cambiato tutto, è con un altro, gli manca pure e le storie che ti fai che soffrirà, sarà tutta una merda e gli mancherai sono cagate nella tua mente di dodicenne non cresciuto” …

invece non lo erano.

Dato che non riuscirò a dormire tanto vale parlare con me stesso, qui. Con voi, si, con voi altri 3, 4 quanti siete.

Mi ha contattato per chiedermi perché la bloccavo e sbloccavo. Le ho risposto demenza senile. E mi ha detto che lavorava vicino a me.

– dove?
– non te lo dico 🙂
– Z ti prego dimmelo, che se ci entro rimango secco
– ci rimango anche io
e magari è meglio, ci rimango secca e basta

e a qusto punto le ho detto quanto mi mancasse, checcazzomenefrega della dignità, cosa cazzo sarebbe la dignità? E’ dignità quello che sono, che piango da solo in macchina ogni sera? Che ogni cosa mi ricorda lei?

Sono venuto a sapere che non solo si è fatta il suo “raggio di sole”, ma anche altri due. E non è che la cosa non mi colpisca allo stomaco. Ma cristo bisogna anche ricordarsi che è giovane e bella. E non eravamo più assieme. Ma comunque fa molto presto, questo lo so, lo so anche io. Ma poi, anche questa volta, mi dice che comunque non li trova giusti, che non trova nessuno che la faccia sentire come la faccio sentire io quando sono “Dr Jeckyll”, ma poi arriva Mr Hide.

Posso ricordarle che anche lei è entrambe? Ma è vero, poi? Continue reading →

Finita, di nuovo. Per sempre? Per sempre. (33ma puntata)

Non so quanto sia passato. A me sembra un mese. Saranno due settimane, credo. Mi ha lasciato, di nuovo. Era sempre gelosa della mia ex, per una competizione che c’era solo nella sua mente. Avrebbe voluto estirpare dalla mia, di mente, il mio rispetto, il mio affetto per lei che, come per qualsiasi altra persona, non puoi tirarmi via a tuo piacimento, solo perché senti minacciato il sentimento di esclusività nei tuoi confronti, ma senza che lo sia davvero.

E’ piccina. Lo so. Me lo dovevo aspettare. Ma io ci ho provato. Continue reading →

Beatrix Reloaded (31ma puntata) ovvero “Ritorno alla vita”

Prima che qualcuno lo dica, lo dico io: è solo perché non ho posto fine alla mia vita che ora posso scrivere questo. Ma la domanda viene posta in questo modo: come avresti potuto essere felice ora, se fossi morto? Hey, non spariamo stronzate: sarei morto, non proverei nulla. La logica, per favore, anche sui sentimenti. Prima si mette sul tavolo la base, poi si ragiona. Se non si ragiona, andate su un altro blog, che non c’è penuria.

Io e lei, contro ogni buon senso, eravamo rimasti così: non ti voglio come amica, ti amo, ti voglio solo se mi ami e ti amo, ti voglio tutta. Oppure, mi dice lei, non posso almeno farti da modella? Nuda, si, ok, dico io: se riusciamo, se riesco ad essere professionale, le modelle di nudo sono più rare… e tu sei sempre bellissima. Ok, allora, ma non contattarmi per altro: mi piaci e qualsiasi tua manifestazione mi fa soffrire, perché è proprio perché mi fai ridere, e sorridere e mi piaci che soffro: perché non sei più mia.

Lei mi aveva tradito, mi ha detto poi, per quello mi ha mollato per messaggio e velocemente in un secondo ha bloccato tutto. Non era serena e nel suo stare serena si è trovata con uno che la faceva stare bene. E siccome è una bestia (una bestia che mi piace) se l’è anche sbattuto perché … il sesso viene da sé, dice. Lui ha un megacazzo, è fico, ha la sua età anche se la caga poco ma ok, voleva leggerezza, spensieratezza, no legami e no sofferenza, deve studiare, deve lavorare, il suo futuro ecc ecc.

Arriva il momento, procediamo, ma presto lei è fradicia, me ne accorgo … prendo il suo sesso nelle mie mani e lei piange. Le chiedo subito scusa se ho frainteso qualcosa ma no, dice lei, non ce l’ho con te ma con me stessa… Dice che si bagna come una fontana perché si, ho capito bene io, il suo corpo parla da solo. E che mi vuole, che lui non la fa sentire sé stessa, non la caga, non le da attenzioni, è un bambino, gli deve fare da balia e contemporaneamente lei non ha nulla a parte stocazzo (si ma porcod… comunque ok, sorvolo: so che esiste Rocco e pure Omar) e che comunque chissenefrega se lei ha esigenza di gigantismo, esistono i vibratori e lei ha anche fantasie coi mostri di video fow e non per questo va a scopare alle Galapagos. Io non so perché ma non sono così colpito dal confronto di misure.  Continue reading →

back to sorrow (28ma puntata)

Alla fine mi ha lasciato. Mi ha lasciato di nuovo. Le avevo suggerito io, tempo fa, vedendola più sofferente che soddisfatta, di dire basta e di aiutarla in questo ponendo delle barriere totali nelle comunicazioni, soprattutto social, whatsapp in primis. Questo perché se continuo a vederti soffro, non riesco ad iniziare a metterci una pietra sopra… amici mai, come diceva quello.

Dopo poco aveva bucato le barriere: ne ero felice, tornava da me.

Lo abbiamo (secondo lei: lo ho) rifatto, e alla fine al mio ultimatum “o vai o stai, ma smettila di fare tiramolla perché mi distruggi il cuore ogni volta” sembrava fosse restata.

Ma mentre se ne andava al mare la sentivo distante, e poi aveva tutti i segni dello stress (la candida, mal di pancia, nausea) … di punto in bianco mi ha mandato un addio “consapevole”: sapeva che il tira-molla non sarebbe mai finito perché “siamo incompatibili” eccetera eccetera, deve studiare e impegnarsi al 110%. E addio. Continue reading →