Niente serve a niente, ma…

“Tutto serve”. Magari poco, magari prima o poi, magari solo ogni tanto. E soprattutto, meglio non pensare che “non frutta”, che non frutta denaro.

Ho lungamente pensato di avere iniziato ad usare un computer nel 1980, ma non è vero, ho verificato qualche dato ed era sicuramente 1982-1983, quindi avevo 8-9 anni.

Il fatto che io digiti relativamente velocemente alla tastiera, quindi non è nulla, nessun merito. Solo tanta pratica. Nei miei primi anni di lavoro qualcuno che aveva usato delle chat pensava che io fossi uno/a di loro: uno che chattava molto. Niente di tutto questo. Ho digitato moltissimo. Nei decenni successivi erano persone che avevano fatto scuole per segretarie d’azienda e così via a guardarmi infastiditi/e. Appena me ne accorgevo però svaniva la magia: impacciato mi mettevo subito a guardare i tasti per cercarli e non azzeccavo più niente. Insomma: nessun talento, solo tanta pratica.

Un’abilità inutile da diverso tempo: da quando con lo smartphone posso usare il sistema di dettatura, detto quasi tutto e poi lo sistemo, se posso; se non posso ciccia.

Mio padre in questi giorni non sente più niente: nemmeno con l’apparecchio acustico. L’intermediario comodo tra di noi era proprio lo smartphone che lui doveva cambiare. Per un po’ , uno di fronte all’altro, non avremmo potuto comunicare che … con bigliettini?

Ma il suo pc era li vicino, così ecco che una “abilità inutile” è diventata invece fondamentale: lui mi rispondeva a voce e io potevo digitargli su schermo MOLTO GRANDE (anche la vista sta andando) quello che non avrebbe potuto udire.

Una scrittura stentata o insicura avrebbe reso penoso qualcosa di già penoso… e invece… per la prima volta nella mia vita la digitazione veloce è stata davvero UTILE.

Certo, nel grande ed insensato inutile che è l’esistere. Ma in quella piccola scatola di cartone appoggiata sulla lava… lì dentro… in quel piccolo universo relativo, tutto può essere utile.

No, non sono così fico, aggiungete + 10 anni a farla gentile.

Svuotando lo scaffale del me stesso morto

Quella insopportabile gioia e l’amore, quanto dolore possono causare poi? Con The Music of the Spheres nelle orecchie che gira da ieri (ieri 10 volte, non concordo con Rolling Stones, del resto ho dei Jeans Skinny e le scarpe da ginnastica bianche e vado inesorabilmente verso i 50, quindi ci sta) ho preso di mira quello scaffale. Lo avete anche voi? Mio padre ce l’ha. Anche il padre di B, mi sembra. Un mobile, uno scaffale, in cui ci sono “quelle cose speciali” o “quelle cosine delicate”, magari un mucchio di cose piccole, qualche chiave che se la perdi, un documento importante, la scatola dell’ultimo cellulare? Non so. Mio padre ci teneva e credo ci tenga in effetti un sacco di piccole cianfrusaglie e un tempo anche dei soldi. Era li che mio fratello glieli ha fottuti lasciandogli credere che si stava rincoglionendo, avvilendolo molto per entrambe le cose. Credo un dolore che non posso comprendere perfettamente.

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Censura da marketplace 2020-2021

Piccolo drogato. Di? PC. Di accesso ad internet, di uso di questo mezzo informatico. Di scrittura, maneggiamento immagini, accesso alle informazioni. Ben prima di qualsiasi millennial la mia vita è stata connessa, come nei romanzi cyberpunk degli anni ’80. Il pc che uso per lavorare è sotto i ferri. Non posso fare lavori fotografici o video, né lavorare sui nudi. Per fortuna Prime Video mi ha sparato fuori la quarta stagione di Mr.Robot. Paranoica come sempre, ma me gusta.

app stores level censorship
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S10 e i porchidei

Mio padre, per qualche motivo di impazzimento senile, ha deciso di comprare un Samsung Galaxy S10 e pigliarsi il mio S9. Io gli ho detto ovviamente maperchenontelotienitu e lui maamebastaquello e figurati se io obietto oltre: mi va benissimo avere un cell al passo coi tempi, anche se sinceramente non noto differenze significative: S9 mi andava benissimo, era ottimo. Direi che era pure più figo, esteticamente.

Quello che mi ha rotto il cazzo invece è questa merda che vedete nella possibilità di backup locale su pc e la combinazione della dismissione del samsung cloud che passa a OneDrive-Demmerd di Micro$ux. Appena si è impossessato della mia roba è andato tutto affanculo. Mea culpa che ho accettato.

Quello che con SmartSwitch però è incomprensibilmente cambiato è quello che vedete: immagini e video (quali? dove?) non possono essere salvati, non ne si può fare il backup. Ora: io già salvo tutto su microSD da sempre… ma quello che io so di salvare. Il resto?

Mi ha scoglionato terribilmente e quindi vedrò in seguito. Ad ogni modo non mi lamento, ho un telefono nuovissimo e boh, non è che mi servisse: mi andava benissimo quello di prima, questo più o meno equivale: basta che mi funzioni il Ronin e l’Osmo Mobile 3.

Per il resto sto a post.

Il periodo non è buono. Il mio primo pensiero è come acquistare la bombola di monossido puro, ma ho davvero paura che se faccio l’ingenuo e chiamo un distributore poi quello mi denuncia.

Aggiornamenti Ronin-S VS Ronin-SC

Nella confezione del Ronin-S (kit completo) c’è un caricatore (trasformatore/adattatore) per cavo USB mentre in quella del Ronin-SC non c’è.

Il Ronin-S ottiene gli aggiornamenti firmware sicuramente via PC con applicazione desktop “DJI Pro Assistant for Ronin” (win/mac) mentre il Ronin-SC, attualmente (set 2019), se connesso al PC, non viene nemmeno visto: quest’ultimo sicuramente ottiene gli aggiornamenti attraverso l’app (mobile assistant) per smartphone (la stessa che si usa anche per ATTIVARE entrambi i modelli di Ronin qui citati).

Pressoché ogni cosa importante tra i due modelli non sembra essere compatibile (la batteria, per dirne una).

Pare sempre più evidente da una infinita serie di dettagli che la serie di Ronin ed altri stabilizzatori è fortissimamente segmentata, in termini di mercato. Ogni cosa del Ronin-S sembra appartenere al “mondo dei grandi” che va verso gli altri Ronin, mentre SC sembra andare verso i poppanti, ovvero verso gli stabilizzatori per cellulare.

Spero che i due mondi si apportino vicendevolmente soluzioni positive.

rincoglionii telefonicamente

non è il mio

Ieri, ad un certo punto, sono tornato nel 1990. Senza cellulare. Facciamo nel 1997. Senza cellulare ma con le chat. Sono ormai mesi che lo schermo dello smartphone si è scalfito. Il mio acquisto, circa un anno fa, è stato, per l’estetica, totalmente voluttuario, per la prima volta nella mia storia, non ho acquistato un telefono guardando le caratteristiche. Lo sapete, forse.

Ad ogni modo ieri ha deciso, nel bel mezzo del tutto, di fottersi. Ma come è “il bello”. Lo schermo “tutto touch” ha iniziato a diventare al 95% verde o bianco lampeggiante lasciando intravedere solo un po’ la riga di stato superiore, quella con l’ora, la batteria e poco altro. Il suono funzionava, ma nel senso che tuto quello che mi era dato sentire era “click” dello sblocco, perché non vedendo che cazzo premevo, non c’era verso. Ha dato segni di riaversi due volte, in momenti in cui non ero pronto, uno dei quali con la forma di presa-per-il-culo-totale, cioè mentre ero in negozio a prendere un altro telefono.

Avevo però la botta de culo d’aver connesso prima WhatsApp-web … quindi ecco, ho almeno potuto avvertire le persone più importanti della mia vita in generale, oltre a quelle importanti questa settimana perché ho degli shooting. Fatto questo mi sono dedicato a risolvere il problema, ma abbastanza in modalità “panico”. Continue reading →

#nondirloalfotografo – iPhone

Per la serie #nondirloalfotografo , proseguiamo con:

con l'iphone vengono uguali, nondirloalfotografo

con l’iPhone vengono uguali #nondirloalfotografo

Anche in questo caso la mia posizione è controversa. Di che tipo di foto stiamo parlando? Quale uso ne devi fare? E soprattutto: sei davvero in grado di vedere la differenza ?

Perché se per te vengono uguali, allora va bene così. Se hai il palato da capra non vedo perché mangiare raffinato. E’ uno spreco per tutti. Se non capisci l’Italiano non noterai la differenza tra un post di un teppista da stadio su Facebook e Baricco. Perché spendere dei soldi per un’opera d’arte quando non ne percepisci gli elementi di base? Ammettiamo che ti trasmetta lo stesso concetto: quell’opera è fatta solo di contenuto o la forma è il 90% ? Io non lo so. Continue reading →

Samsung Galaxy S5mini SUCA

Questo post nerdino risale al 26-9-2015

Confermo che il Samsung Galaxy S5 MINI (ripeto, MINI) suca.

Mentre S4 mini funzionava benissimo e stava benissimo in mano. OK, errore mio.

ei fu

Ma ne ho avuto conferma parlando con altra gente che ce l’ha. Suca di brutto: crasha, si congela, si blocca, il lettore di impronte suca di brutto … e non ho nemmeno voglia di sapere se condivida il problema di sicurezza delle impronte dell’S5 standard.

Nel 2019 posso dire che S8 funziona molto bene. Ovviamente avendo scelto un pezzo di vetro (in abbonamento con Wind che scade tra boh con penale se ti stacchi) c’era da aspettarsi che, col mio modo di usarlo, si spaccasse in breve tempo. Ma questo breve tempo è stato più di quanto mi aspettassi. E la crepa in alto a sinistra chissà quando è apparsa. Non lo so. Me ne sono accorto in un momento in cui ormai c’era. Continue reading →

sospetto-telemarketing grazie samsung

Quanto lo lovvo questo servizio? Io lo lovvo. Due secondi fa, suona uno 045NNNNNNN sul cell. Penso due secondi… cosa chi come… cosa potreb… e dopo un po’ “sospetto telemarketing!”. Ahhhh, siiiiii…. godo! Fiotti di piacere intenso.

Questa funzione è inquietante in certi casi: una volta uno mi ha fatto uno squillo per farmi registrare il suo numero in rubrica e questo cosetto mi ha detto come si chiamava senza che io lo avessi in rubrica. Ma mi salva da un casino di rotture di palle! E’ splendido! E poso persino permettermi di prepararmi, nel caso sia sadicamente stronzo e voglia dire “sono un adoratore di satana” oppure “sono ricco, non mi interessa, ho comprato tutto quello che avete”. Ma poi poveracci… ci sono operatori che non c’entrano niente. Allora rispondo una volta su 20, giusto per farli lavorare.

Però adoro questo servizio! Funziona da dio!!!