che peto putrebondo / delle mogli-mamme asessuanti

In vista della fine della mia vita culinaria, intesa come una vita culinaria LIBERA, prima cioé che davvero la mia forma fisica perda completamente interesse per l’altro sesso (direi 15 anni circa ad essere ottimisti, sempre se non uso l’altra via per andare) , ad opera mia che mi reco, questo lunedì, da una nutrizionista, sto mangiando normalmente. Quindi come un porco.

Cioé…

non del tutto. Ad esempio da quando lei mi ha lasciato spesso la vita è una merda e l’unico alimento che posso facilmente infilare (non nel retto) è la banana. Va giù facile, è molliccia, dolce, si fa presto.

Comunque insomma l’altro giorno Sushi all-you-can-eat a bomba. Che sia quello? Che sia la pizzanapoletanaconrobiolacavolonero? Non so, di solito il sushi non mi fa né cagare né scorreggiare come un drago urfido. Quindi propenderei per il cavolo-nero. Ma solo perché associo facilmente il concetto di fetore con il cavolo.

se non erano i griffin…

Comunque sono qui che perdo tempo e scorreggio (si, con due R) come una merda e vorrei allontanarmi da me stesso ma non riuscirei a scrivere. E per fortuna che la mia ex dorme e io ho comunque aperto tutte le finestre. Continue reading →

sono uno scopamico 42enne (25ma puntata)

Mi lasciò, divenni scopamico.

Una cosa che chi ha la mia età difficilmente considera con la stessa naturalezza dei ragazzi di oggi: lo scopamico. Un amico con cui scopa, secondo qualcuna (mie fonti femminili), uno/a con cui scopi quando hai voglia (non necessariamente amico) e basta, di cui non ti frega un cazzo ma con cui scopi bene e ti fa voglia e siete scialli così a dirvi “scopiamo?” e “si” e “no” vanno bene e nessuno si offende.

Nel mio caso era (post scritto tardivamente) quello in prima versione, perché lei tutto sommato voleva solo prendere le distanze: avermi almeno per scopare, per farsi coccolare, accarezzare e scopare in ogni modo a noi gradito.

Non finisco il post perché è tutto cambiato.

scricchiolii e crepe (24ma puntata)

Ci siamo. Non sono passati ancora 2 mesi (manca poco, ma non sono passati) et voilà, ci siamo già: aveva ragione lei, mi dico, siamo troppo incompatibili. Lei lo sapeva già prima; ma nel guazzabuglio incasinato di vogliononvoglio, facciamo ma boh, proviamo, amore, non amore, ci siamo buttati, poco. Abbiamo intinto il piede nell’acqua dello stare assieme, appena il ditino. E già spuntano gli occhi al cielo, già litigi. Litigi! Io che non sopporto nemmeno che esista il litigio.

Ho lasciato che molte cose accadessero, che passassero. Sicuro, c’era qualcuno che mi trovava ancora attraente. Sessualmente attraente, una ragazza di 20 anni. Per cui cazzo, mi sono detto, se una mette da parte così tanto, vuoi che non metta da parte il cattivo italiano, la comunicazione?

Ma – ahimé – spesso questo è indice di altre cose. Non sempre. Ma l’atteggiamento verso la discussione, il confronto di idee, la contrapposizione.

Alla fin fine io sento che non la faccio stare bene. Lei non si sente sempre amata. E io non mi sento amato mai, perché so che ci sono cose di me che disprezza (lei dice che “le stanno sul cazzo” e che non significa che le disprezza … ehm, ah no?) … ci sono argomenti comuni su cui discordiamo ma sui quali non riusciremmo a discorrere, a discutere animatamente. Sarebbe solo una contrapposizione senza confronto, cosa molto in voga di questi tempi: l’idea dell’altro disprezzata e basta, senza sentire da dove viene, quanto vale, che ragionamento ci sta dietro. Molto furore, molto gridare, anche metaforico, ma poca calma e poco rispetto.

Voleva un uomo buono, gentile e rispettoso. Ma cara, ti sto sul cazzo nonostante tu non neghi che io sia queste cose. Perché non ti do sempre ragione, perché penso che alcuni ragionamenti siano viziati o certi argomenti non siano argomenti tout-court o non siano ragionamenti ma solo concetti che non si sa da dove vengano, convinzioni, anche forti, ma che non hanno basi solide, scientifiche. Potrei stare zitto. Ma cosa, perché, per la figa? Ma cosa penserei di me stesso? Io adoro la figa, sono il fan n.1 del sesso, ma cazzo non abbandonerò il metodo scientifico anche se sei l’unica donna sulla terra che si interessa al mio cazzo. E sei strepitosa, porca, una cosa magnifica. Continue reading →

Vuoto e mediocre, 18ma

gioie momentanee

Come mi sentivo prima di questo shock lo so bene. Il problema è che non sono in grado di vivere il presente quando ho qualcosa di bello, forse. O forse si? Cioé : ci sono delle cose belle, delle situazioni che non mi danno il senso di avere beccato l’appiglio per un pelo, solo per ora, per non cadere nel baratro, ma che non sai quanto durerà e se ti sfracellerai di nuovo nella merda.

Ci sono situazioni in cui senti che hai risalito la china, sei arrivato all’altopiano, respiri a pieni polmoni e se vuoi resti li, guardi sotto, se vuoi ti fai un bivacco e mangi, dormi, guardi le stelle, respiri a pieni polmoni, con calma. Non che non possa arrivare una bufera, la neve o un orso. Ma almeno cazzo hai fatto fatica e sei li, in un meraviglioso posto tranquillo, in pace, soddisfatto, appagato.

Invece no, quando trovo una … vedo solo a quanto starò male a non averla più. Abbandono, solitudine, astinenza, bastare a se stessi, crederci, andare avanti, procurarsi qualche contentino, parlare col gatto, parlare con voialtri. Continue reading →