in prigione a pagamento

la cella

Quando sentiamo le condizioni difficili di qualcuno è spesso facile lasciarsi prendere dal vedere soluzioni (e aprire la maledetta bocca) che pensiamo che quel poveraccio o poveraccia non abbia già pensato di percorrere. E’ anche vero che spesso lo facciamo ma ci accorgiamo che quello o quella non vogliono percorrere queste strade. Per questo ci capita di pensare quelle cose anche di chi in effetti non è svogliato, pigro o viziato.

Mio fratello ha fatto tanti sbagli, ma alcune cose che gli sono capitate sono capitate a tanti altri, non sono sbagli, sono semplicemente affari che non vanno bene, lavoro che svanisce, soldi che non ci sono più. Ora si trova a vivere con i miei genitori anziani e fa un lavoro da guardiano notturno che, a quanto dice, è peggio di quanto non fosse fare il casellante in autostrada un tempo. Non deve fare granché: e questa non è una buona cosa. Non vede nessuno, assolutamente nessuno, è completamente solo in guardiola, non ha la TV, non c’è connessione ad internet; ovvio che deve buttare un occhio alle telecamere, tanto quanto è ovvio che un sensore di movimento e un controllo remoto sarebbero una buona soluzione, visto che lui non è nemmeno armato. Continue reading →

vasectomia e servizio sanitario nazionale 2017

Nell’ambito del mio proGGetto VVV, che di certo non ho dimenticato, ho potuto finalmente effettuare, inviato dal mio medico di base, la prima visita urologica, per capire cosa dovevo fare per fare la vasectomia.

Eh beh, è resto detto: un cazzo.

Si, direte voi, la base è quella.

Haha, che bufo che bufo, già rido, stronzi. No: il medico mi ha detto, con la formalità di chi sa, che le hanno sempre fatte e non ci sarebbero stati problemi, ma che ora a causa di ciò che viene considerato e ciò che NON viene considerato LEA, il servizio sanitario nazionale non è tenuto a – e quindi chi lo fa va contro il volere dell’amministrazione e viene licenziato – erogare determinati servizi considerati non-cure ed equiparabili, sostanzialmente, ad una plastica estetica, tipo ingrandirsi il seno o farsi il lifting.

Mi ha consigliato almeno 2 istituti PRIVATI presso i quali non è sicuramente un grosso prolema (ma mi ha informato sui DUE tipici problemi che si potrebbero presentare) effettuare quel tipo di intervento ma non ha idea (qualche migliaio di euro, ha detto AHAHAHAHAHAHAHHAH stronzo) di quanto costi.

Io esclamo porcodito. Comunque mi informo e vi faccio sapere. Nel frattempo vorrei sapere se è vero.

E’ quindi interessante notare che come plebe o meglio, proletariato, non abbiamo i soldi per mantenere i figli e nemmeno quelli per non farne senza continuare a fare uso di contraccettivi o, ovviamente, astenerci dall’attività sessuale.

Sorge spontanea la bestemmia.

Efexor non è un ansiolitico

Vado a conoscere la mia nuova dottoressa. Sorride come un’ebete e non riesco bene a capire se sia davvero felice o se voglia fare la faccia sorridente anche se pensa che io sia fuori come un balcone oppure se, come ormai la vita e i giapponesi ci hanno insegnato, sia una di quelle persone che fa piccoli sorrisi, risatine e simili per imbarazzo, spesso costante (giggle). Magari no, magari è serena e felice, ma io non la conosco.

Comunque le sciorino tutta la mia vita medica in due secondi, quella che mi ricordo, quindi poco.

E a sorpresa mi dice che Efexor non è un ansiolitico ma un antidepressivo. Eh beh.

Beh.

Non so che pensare. E anche se ci penso… beh, faccio a meno di pensarci sul serio.

 

40 anni per recepire una regola, circa.

immagine raffigurante il particolare di un dipinto che raffigura una levatriceI miei nacquero nella seconda metà degli anni ’30 del ‘900. Quindi queste regole erano già presenti da tempo quando nacqui io, nella prima metà degli anni ’70 … i miei fratelli erano nati durante gli anni ’60 … ed erano nati a casa, con l’ostetrica (la levatrice) … e quando fu il mio turno l’ostetrica stessa disse che non era il caso: di ospitalizzare quindi il parto, invece di far lei.

Ma non doveva essere normale? Lo scopro ora 🙂

regressione: la 194

perché l'hai fatto nascere se sapevi che non avrebbe potuto mangiare?

perché l’hai fatto nascere se sapevi che non avrebbe potuto mangiare?

Non ho in questo momento la forza di spendere parole a sufficienza contro degli slogan classici di chi difende la vita “in sé” e non invece la vita con la prospettiva di poter essere vissuta in un determinato modo … o nel rispetto di chi è vivo, che non venga oppresso, che possa vivere una vita di qualità, che sia felice, che non sia avversato dai propri simili come “concorrenti” nelal sopravvivenza. Continue reading →