bad vibrations

Rancore, risentimento, muso, fastidio, “uffi uffi”. Mi hanno chiamato a fare un discorsetto, un racconto, un bla, come vi avevo detto, presso un’associazione fotografica, un classico fotocineclub di provincia. Li ho sentiti prima di partire per la luna, ho visto la sede, abbiamo chiacchierato… alla fine vado a braccio, chiacchiero, sono a casa mia, non ho problemi. Unica cosa era il lato tecnico: vogliono fare evento Facebook? Ci sono proiettori o cosa in sala? Devo per forza portare le mie foto? Le avrete già viste no, altrimenti che vi frega di me?

Evento: non ci avevano pensato ma anche si.

Foto: devi portarle.

Ok allora ricordo che nella stanza c’era un televisore di quelli che accettano le chiavette USB: risolvo i problemi di test, profili colore, calibrazione e impostazioni varie.

Volete lo stock o i nudi? Vogliamo tutto, se non ci sono problemi con le ragazze. Miraccomando non si vede la mia faccia, mai, in foto in giro. Solo e sempre il logo.

Quindi mi accingo a preparare l’immagine di testata per l’evento Facebook: approfitto di una sessione di scatti non consegnata in corso, prendo una cosa dove si capisca chiaramente un po’ di quel che faccio. Poi ne cerco una dove esagerare un po’, dove c’era una tipa splendida. Ma guarda che ti riguarda e mi incazzo sempre di più. La vedo un po’ grassa, più imperfetta di quel che ricordavo, ma in modo che non mi va tanto… ma non tanto per la forma del corpo quanto per quella che percepisco come una protezione continuativa, un nascondersi, una serie di compromessi, un percorso per arrivare a qualcosa… che non è arrivato, che poi abbiamo smesso. Che ok, lei è bella, ma le foto forti, quelle giuste, sono castrate, private della loro vera forza, un gradino sotto, censurate. In una c’è la forma, nell’altra la spudoratezza, nell’altra la bellezza, nell’altra la giovinezza acerba, nell’altra ancora il tirarsela, nell’altra la nudità di precisi punti del corpo, in un’altra la luce o il mood. E vaffanculo quasi sempre quelle giuste non sono nudi totali. Io BANDISCO L’ESISTENZA DELLE MUTANDINE. BASTA cazzo! Basta! Fanculo. E’ stata una delle più belle. Ma alla fine credo che “pancia piatta” sia forse il punto “se non so un cazzo di te e devo scegliere: pancia piatta, si, dubbio, no”. Perché se c’è quella, di solito, assieme ci sono altre caratteristiche. Ma l’atteggiamento… quello è diverso.

Allora opto velocemente per lei. Soffro poco, molto poco. Sorrido per quel momento, ora mi fa meno male. Ma anche lei, stessa cosa, ad un certo punto non ha “obbedito ai comandi”. Questa cosa la dovrò tenere più sotto controllo. Alla fine magari ho migliaia di scatti e un grande sciacquone da tirare. Ho messo due nudi – bianco e nero – in tutto, censurati ovviamente, per FB. Ci ho farcito tanti mini riquadri di vecchia roba stock e schiaffato il logo. Seguito le indicazioni sul formato del 2019. Seguito le indicazioni che dicono di fare quelle, con quella ratio, ma di farle pure più grandi. Ok, raddoppio. Altro? Basta.

Ma questa cosa mi ha tirato giù. Mi sono messo io in un gorgo di relazioni difficili. Ma questo è. Se vuoi la modella coin-operated, poi però il tuo cervello lo sa. Se invece è la modella “facciamolo insieme” … insieme significa che lei fa parte della cosa. E’ un equilibrio bello difficile quello che mi sono scelto eh.

Per questo è importante andare avanti e fotografare ancora. Ho molte foto mie che sono solo un promemoria di “rifare”, rifarla meglio, rifarla con, senza, che si veda questo, che sia più, che sia meno, ricordati di. E poi dovrò di nuovo guardare un po’ di anatomia in altre foto. Forse chiedo troppo a corpi che non sono giusti? O forse semplicemente il momento di vederle bene arriverà.

Comunque memo: mentre tornavo dalla luna ascoltavo la radio: intervistavano una ragazzina che fa uno sport spettacolare, molto da esibizione, in stile pattinaggio artistico, per capirci. Dicono di dov’è: assolutamente a portata, chilometraggio da casa mia: molto bene. La cerco su Instagram, la trovo, la contatto. Mi ha risposto, sembra positiva. Vedremo.

Poi mi è venuto in mente che la mia modella smilza e splendida va a qualche chilometro dalla luna, all’università, quando ci andrà. Forse posso combinare dei viaggi condivisi e chiacchierare, ma molto, molto meglio: quando avrò tempi morti ad un’ora c’è lei, se per caso si può… la location è splendida… e magari potrò fare shooting pure lì! 🙂 GH! Se stai positivo di solito le cose arrivano meglio, si sa. Sei più aperto. Ovvio, anche a far entrare i cazzi roventi con le punte eh. Ma magari sei più attento.

Nel frattempo il tagliando ha previsto un bel “DISCHI DEI FRENI USURATI” e un conto totale di 480 europorcodduecazzommerda.

Devo

assolutamente

fare

quel

fottuto

lavoro dove hanno già i soldi in mano da darmi. E con quelli non mi godrò la vita: semplicemente salderò un conto. E sempre sia santo il mio meccanico che mi permette di pagare rateale. Santo sempre.

avete la fissa dell’ecologia? smettetela di scrivere le frasi nelle immagini

“Ora Berlusconi dirà che il mondo non è finito perché l’ha salvato lui grazie ai suoi ottimi rapporti con le donne dei maya: le mayale” – Questa perla di satira politica ed alto umorismo (per carità, so fare ben di peggio) mi è arrivata in un inutile file grafico JPEG da più di 70k. Che non saranno niente, anzi, sono il minimo. Ma non sono il minimo per trasmettere quella informazione testuale.

Quella frase occupa in realtà 135 byte. Per fare questa stronzata, invece, ne sono stati utilizzati quasi 72000.  Con sette di quei JPEG occupi lo stesso spazio di TUTTA la Divina Commedia in TXT.

Ah certo, ma vuoi mettere la splendida formattazione, lo stile, il colore? Ah si? Ad esempio – in quello che è arrivato a me – di quella pregevole lettera minuscola su nome di popolazione? Per uno che ci tiene allo stile… (mica io, quello che ha scelto un formato grafico per una roba puramente testuale).

Ora forse questa vi sembrerà una cazzata nerd, una pedanteria da pignoletti saccenti che parlano di cose che sanno solo loro … ma io sono qui a dirla a voi tutti: vivete in un mondo fatto di queste cose, cerchiamo di conoserne le basi e vedere QUANDO sia il caso di sprecare spazio (per nulla).

Soprattutto se siete quelli che tengono all’ecologia per principio: Continue reading →

la barbie che spiega ai ragazzi come chiedere alle ragazze di uscire!

immagine raffigurante la tizia che si fa chiamare las vegas barbie su youtube

LasVegasBarbie

Ecco… non che sia essenziale per la vita tra adolescenti che questo accada, ma in effetti non posso non invidiare i ragazzi che oggi hanno la possibilità di vedere un video come questo: http://youtu.be/EZx0ORgzW8s … dove la Barbie in persona invece di ritirarsi e guardare il maschietto di turno con disprezzo … spiega a tutti i maschietti interessati e ignoranti … come fare. Ora, io non capisco tantissimo (mi pare sia americano, non proprio inglese) ma se avete 5 minuti da perderci sopra, noterete che al di là della bionda che forse vorrete ritenere <aggiungete-voi-qualche-pregiudizio-qui> … beh, a me pare semplicemente una ragazza. Di sicuro il background non sarà comune in ogni parte del mondo (ad esempio il bilancio “soldi spesi / risultati ottenuti / meritare i soldi spesi”) … ma meglio sentirsi dare 10 spiegazioni da tizie così che chiedere all’amico Gianni sotto casa… sarà anche esperto ma… è più interessante sentire l’opinione di una persona della quale non sai capire ancora bene (e forse non lo farai mai completamente, come per qualsiasi altra persona) come pensa, cosa sente, come interpreta le stesse cose che tu interpreti in un altro modo… avrebbe aiutato anche due o tre generazioni fa, no?Forse è troppo facile, troppa pappa pronta… troppe istruzioni per l’uso che non lasciano aperte le possibilità di ingegnarsi… di capire che al di là del manualetto dopo alcuni esempi che ti aprono la mente, puoi continuare a pensare e considerare tu stesso… però mi pare che sia una bella opzione. Se è una tipa deficiente o gretta… pazienza. Ma questa tizia si spiega, mi pare educata, di certo non fa pensare ai maschietti “che cesso, che mi frega!” (purtroppo sappiamo che succede) … non esagera, non è aggressiva e non è remissiva. Ti dice qualcosa di interessante, più interessante di tante altre. E lo fa quando ti serve, quando hai 15 anni… o 18 … non so, quando hai bisogno di saperlo, non dopo anni, dopo le tue personali esperienze. Te ne regala una perfettamente comprensibile.

Ok, mi direte che ho scoperto youtube… beh no 🙂 Sono tendenzialmente un po’ nerd… quindi no, naturalmente. Solo che non essendo di quell’età difficilmente cerco quel tipo di video, che mi è capitato per caso… ma poi mi sono immedesimato e … ce ne sono migliaia, ovviamente. E’ bello. Non è che sia l’unica via… ma è una cosa che ha del bello, una cosa che “noi non avevamo”. C’era magari l’amica che ti aiutava… ma tu ce l’avevi? Io ce l’avevo, per fortuna, anche più d’una (ottimo, dato che così capisci che non esiste la ricetta…) … ma quanti ne avevano?

Detto questo, è un modo come un altro per esercitarMI in inglese. E scoprire che la “trascrizione al volo” di youtube prende delle cantonate da paura! Non mi posso fidare!