da quando su GQ non c’è gnocca?

Ora, ragazzi, avevo dei punti di riferimento importanti. E sinceramente a parte fare qui un po’ il coglioncello con il titolo, ci sono delle cosette su cui riflettere. E io rifleggo. Riflusso. Riflo. Rif. Ci penso.

Quindi. <— questo lo faccio per la mia maestra

Max non esiste più. Vado a vedere che dice GQ in fatto di stragnocche e… E? Non c’è una sola modella discinta, in costume, sexy, ditelo come volete. Nulla.

Quello che mi viene da dire è dunque: allora avevano ragione a protestare nei decenni precedenti. Chi? Chiunque abbia considerato la presenza di ignude o discinte una sorta di soft-porn mascherato da altro. E certo. Come mai oggi non ci sono? Perché c’è pornhub e youporn e porntube eccetera.

Davvero? Really? Per questo?

Allora si, allora mi dispiace ma dico CHE SCHIFO.

Davvero dunque abbiamo relegato l’ammirazione della bellezza del corpo femminile, della forma fisica, della statuaria, anche sensuale, anche sessuale visione non da “carnazzi”, pur rappresentando persino i genitali a degli ambienti ristrettissimi. Siamo tornati indietro. Adesso quindi stiamo moraleggiando de facto. Il nudo ora è solo nel porno, oppure in qualche bugigattolo nascosco, al buio, con vergogna.

Mi fa SCHIFO che l’umanità sia questo. Io non ho nessun problema col porno, ma se non si vede la differenza di qualità delle cose…

non c’ho manco voglia di continuare la frase.

Filtro rosso, digitale, rossetto nero

AVVISO: per chi non passasse spesso a leggermi, uso un linguaggio chiaro e diretto e spesso volgare. Se non vi piace: HOP VIA ANDARE! 🙂 Saluti.

Nella fotografia di nudo una delle cose a cui faccio più attenzione è la figa, dato che la trovo proprio bella. Siccome non lavoro mai con modelle professioniste a cui poter chiedere una depilazione perfetta della pelle, in stile Barbie per dire, o anche in stile prostitute austriache (che iDDio le benedica per la loro liscezza, ma appunto: si tratta di affari, per loro, quindi incompatibili con il mio modus operandi e soprattutto il mio sentire) , le ragazze e le donne che lo fanno di buon grado, oppure che gentilmente mi assecondano, in ogni caso, come dice una di loro, potrebbero arrivare con “effetto pimpa”.

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La pimpa.

Anche nel migliore dei casi, di solito comunque qualche traccia di rossore esiste. Non mi riferisco dunque al colore più scuro della vulva in generale, bensì ad un minimo di irritazione presente proprio a causa di una depilazione non-professionale e forse neanche troppo abituale. O forse anche abituale ma quando arrivano da me vogliono essere slisciate perfette, che si vede.

Ad ogni modo poi si rischia di vedere più il poro che il pelo, per via del follicolo che bla e ribla dello stra-bla. Quindi? Quindi visto che io lavoro in bianco e nero posso abbassare i rossi, tantissimo, ed anche gli arancioni, ma questo di solito fa scomparire anche le labbra, oppure le sbianca.

E quindi rossetto nero! Nessun rossetto “scuro”, perché comunque contiene il rosso, che verrebbe sbiancato. Un pochino di sbiancamento, se state pensando a quello anale e vaginale (brutti stronzi) si ottiene anche usando questo sistema, ma non è detto: potreste ottenere un buco di culo in stile vitiligine, tutto bianco, ma senza continuità con il colore della pelle vera.

Sto parlando ovviamente di quantità di foto in uno shooting molto prolifico, in cui si abbiano molti scatti da consegnare. Se devo lavorare su UN singolo scatto ovviamente posso fare quello che serve, senza grandi problemi: mezza foto in un modo, mezza in un altro, a zone. Ma se ne hai 400 da consegnare alla modella… e non ti va di lesinare sul contrasto o sui neri, ma poi sembra che abbiano i pori neri ovunque… eh!

Rossetto nero. Proveremo. Difficile da trovare nelle mie zone, ma Amazon aiuta.

UPDATE: per ora ho provato col nero e sembra un “rosso molto carico” ed è opportuno abbinare ad un iscurimento delle sopracciglia. Non ho fatto ancora l’editing che lo richiede, ma ho scattato più di 500 foto e sono soddisfatto, questa volta, dello shooting con questa modella che in precedenza non avevo saputo valorizzare.

13500 foto di nudi

Ho più di 13500 foto di nudi.

Ora che me ne sono accorto la pressione di sentirmi un cagasotto a non tentare pubblicazioni o mostre è davvero forte.

Non si può chiedere a decine di ragazze di non notare una cosa che io so così numericamente pesante.

Tredicimilacinquecento.

Metti che siano buone che so… il 5%. Ne basta un terzo di quelle che ho per fare un fotolibro.

E io conto che di buone ce ne siano di più. Ma è un mondo social. Tutte quelle “scartate” possono andare a rotazione pianificata, essere mandate su riviste free, eccetera.

E quindi?

Mi sono focalizzato sul fare le foto. Porcattttttttttt

ma perché non fotografi i maschi nudi?

Ieri ho sentito questa, di nuovo.

Ho accopagnato una modella a prendere dei vestiti in un sexy shop: siccome vendono anche abiti gotici, costumi, eccetera, lo conosco. La modella cercava vestiti sexy, anche si, ma più che altro dark, gotici.

La tipa del negozio è una attempata signora. Da una certa distanza l’ho trovata proprio brutta, una vecchia, più un maschio che una femmina. Diciamo che l’abito faceva parecchio il monaco, grazie abito. E’ bravissima nel suo lavoro: oltre al fatto che in altri momenti le ho visto spiegare roba su sex toys e orgasmi come se fosse la marca delle pastiglie dei freni, è ultra professional, tiene il negozio pulitissimo e non ha l’aspetto del posto schifoso, ma carino. Come dovrebbe essere. Suo marito è stato un fotografo. Tutt’ora fotografa qualcosa: prende qualche cliente e mette su gli abiti e boh, non so, non è che io ammiri molto il suo lavoro.

Ad ogni modo si è presa un po’ di confidenza perché porto spesso gente. Me l’ha fatta conoscere B. Comunque ad un certo punto mi mostra un fotografo di roba fetish che secondo lei è bravissimo : gran belle foto; tipe strafighe, ottime foto, buone ambientazioni, luci ottime, QUINTALI DI FOTORITOCCO di ottima qualità. Le dico: belle, molto belle, ma tanto fotoritocco eh.

Per qualche motivo mi deve parlare di uno che lei odia, che è un fotoamatore e che fa cagare, le sta sul cazzo, e guarda qua (mi mosra foto di tipe che non sono belle – questo non è dissimile da quello che fa suo marito, ma mi astengo dal dirlo) e poi l’ho contattato e gli ho chiesto ma maschi non ne fotografi? e lui “non è il mio genere” e maddai come si faaaaaa.

Ma cosa? Ma come si fa cosa?

Io vado dal cinese e gli dico “ma filetto alla Stroganoff non ne fai? ma come si fa?”.

Vado da un giallista e gli dico “ma come, di horror non ne fai?”

Vado da uno che fotografa gatti e gli dico “ma come cani non ne fai?”

Ma?????!!!!!!!!!! Quando uno fotografa donne è la bellezza femminile che fotografa. Se hai committenza sarà un altro conto. Ma comunque la tua sensibilità non è al servizio del soldo. Al massimo lo sarà la tua tecnica, ma c’è una grossa differenza tra l’esecuzione di uno scatto corretto ed un’attività continuativa sentita, voluta, amata da te e che consiste nella tua continua ricerca di QUELLO e non di altro. A me che cazzo me ne frega del corpo maschile? Certo, è molto bello. Anzi, involontariamente, fotografando dei ballerini ho trovato che ci sia del gran bello. Ma è una cosa tiratissima.

Io fotografo sicuramente una tipa che mi scoperei. Sicuro. Mica me la devo scopare. Ma il mio occhio e quindi la luce, la fotocamera, tutto, vanno dove io sento, non solo dove dice la tecnica.

Se sei pasticcere, non è che devi essere anche pizzaiolo altrimenti sei un morto di bignè. No.

Temo che andrò li a dirglielo. Ed ecco che mi inimico un’altra persona, invece di stare muto, invece di farmi i cazzi miei e dire “macchissenefregaaaaaaaaaaaaa”, eh? 🙂 Evvai!!!!!!

Lo farò. Update: vedi fondo.

Lo so che non lo ha detto a me. E le foto di quel tizio non mi piacciono. Ma il discorso generico mi si attaglia. Quindi non trovandolo valido, devo confutare, porcatroia. Cheppalle a me!!!!!!

Del resto nel suo negozio ho visto 1 vestito da maschio e 150 da donna. Come mai? Gli oggettini sessuali erano il 98% per donna e quasi niente per uomo. Come mai?

*update: dato che la cosa mi rodeva e che B conosce la tipa gliene ho parlato; lei mi ha detto che (traduco, non sono le sue parole) l’ho considerata troppo intellettualmente onesta e con un pensiero affine al mio. Mentre invece è molto probabile che sia stata rifiutata dal fotografo, che volesse fare un’orgetta ma lui non ha voluto e altre cose del genere. Eh beh io non la conoscevo così… Poi B mi ha detto “ti ricordi di ZZZ ?” E ho capito. Riassumo (ne farò un post) : ZZZ era un noto finocchio che teneva un cinema; lui mi ha fatto fare una figura di merda terribile; quando glie ne ho chiesto conto mi ha detto che lui ci provava con me quando ero studente e non ci stavo e quindi ha fatto lo stronzo.

Ecco, la cosa andrebbe interpretata così. Come sono ingenuo, cazzo.

campagna donnenudeforever?

Questo titolo fa cagare. Se fosse un hashtag farebbe cagare. Ma non vi voglio dire il titolo vero. Questo post è LUNGHISSIMO E ARRIVA AL PUNTO MOLTO TARDI.

Questa sera sono passato un attimo dalla modella di ieri o l’altro ieri, non so. Era una zoccola pazzesca. Ora voi mi direte: ecco!!!! Ed i vostri giudizi suoi miei giudizi. E dopo aver letto il post dell’altro giorno: ipocrita. No. Anzi, se lo avete letto dovreste starvi subito zitti. O meglio, chiedere “in che senso?”.

Bravi.

Nel senso che era tanto porca. Gioiosamente porca. Le piace tanto il cazzo, non ne fa mistero. Non ha mai, mai posato per me, mai prima. Non ha nemmeno posato nuda, per questa volta. Doveva, giustamente, capire com’è posare con me. Le ho spiegato ogni cosa, bla bla, diritti, doveri, liberatorie, possibili usi, cosa puoi dire cosa non puoi. Ma in sala di posa, così al volo, nessuna persona sconosciuta, che non ha mai posato con me non ha mai usato la parola “sborra” prima. Nessuno. Nemmeno kiki che sapevamo che era tanto porcella e lei è la più porcfella. Proprio ha il motivo di orgoglio di “cosa, quella fa più roba di me? Devo farla anche io!”… una cosa che definirei (ah sessismo!!!) molto maschile. Un po’ a chi ce l’ha più lungo. Beh nemmeno lei ha fato così, era timidina, persino a parole.

Era una gioia in realtà, questo vi sto dicendo. Io queste generazioni un po’ le conosco, ma non così tanto. Ci ha tenuto a dire “se mi piaci ti assicuro che lo capisci” … e non mi pareva proprio. E quanto si sarebbe fatta Tizio il batterista dei Chennesò oppure Caio una ripassata sai … ma che lei era occupata e fedele. Ma le battute quelle pesanti: erano quasi un attimo oltre il limite dei “maschi alfa dal meccanico” come ci dice la cara moon. Volete un esempio per capire, eccoci: quelle molto dirette con “prenderlo” “darlo” “dietro” “aperta” : quando vengono usate queste parole per altri motivi HOP uno fa la battuta pesante. Continue reading →

Oggi nasco come artista (Part I)

Questo articolo, alcune ore fa, era intitolato “DEPRESSIONE DI MERDA”, quando era solo la Prima parte.

Prima parte.

Aspettavo da tempo di fare questo servizio di nudo con lei. Sarebbe stato il decimo: il decimo di nudo, in genere è “una tappa”. Faccio 10 servizi di nudo “come as you are” (con depilazione totale ma no trucchi parrucchiere robe aggiunte correzioni) e da quella dopo, o dalla decima stessa allora chiamo la truccatrice. Oppure trucco e parrucco. Questo con tutte. Non sono ricco, ma soprattutto ritraggo ragazze splendide. Non professioniste. So che il trucco porta tutto ad un livello superiore, ma io preferisco che il livello lo raggiungiamo io-e-te e basta. Tu e quello che sei, o quello che ti faccio diventare o quello che diventi. Ma senza che il photoshop della pelle sia da dare per scontato. Il trucco è un po’ un “regalino”. Costa un botto se non hai un ritorno, un committente.

Lei, nonostante fosse la mia ragazza, non è arrivata a posare nuda 10 volte. Fino ad oggi. Oggi finalmente era la decima. Ha già rimandato due volte a cazzo, perché aveva le prove o perché era stressata per qualcosa. Ok, non voglio modelle sovrappensierio o stressate. Si sta li per giocare, essere fighe, essere “la belezza che diventa immortale”. Quindi ok, si rimanda finché non è ora. A meno che io non mi rompa il cazzo ovviamente. Comunque lei mi ha fatto una dichiarazione “poserò sempre per te” e quindi io aspetto pure. Sempre è anche domani. Ad ogni modo oggi arriva, decido che posso fare uno smokey eyes. Lei è perfetta, magrina, rapata a zero (la testa) e dovrebbe depilarsi a sufficienza. Continue reading →

l’accordo: ricatto con simpatica molestia

Side I – the Deal

Quindi dopo aver avuto mal di pancia per metà notte, aver ceduto al non-alzarsi (mio danno: sono un professionista e la pago) per 2 ore, sempre con il mal di pancia, ho compreso dall’infinito che non c’era grigio fuori. Dal 2012 sono in grado di percepirlo anche in un cubo di cemento sigillato: so se fuori c’è il tempo di merda che quando ti alzi dici fuck, torno. Compreso che non c’era, vista la smilza che miagolava per avere qualcosa, ho sollevato il culo. Avevo cotto della zucca a vapore. Tanto con l’alito che sentivo di avere avuto fare colazione mordendo tartufi sarebbe stato come un colluttorio alle rose. Quindi zucca lessa a colazione, qualche cubetto. Verdura. A mezza mattina, senza aver bruciato e con zero intenzione di bruciare: dovrebbe andare. E la chiamo. E non risponde. E parte la segreteria, di nuovo, pure con la Iliad adesso. Secondo me non lo sa. Del resto chi è che a 20 anni telefona ? Esco e riassaporo una passeggiata con una giacca che credevo di aver impregnato di terrore, sudore terrorizzato. Ma l’ho fatta sistemare, rilavare: è nuova, profuma. E non è una giacca vera e propria… è un po’ da fricchettoni, un po’ patchwork sui toni dell’arancione. Ho mal di gola, quindi collare. Mini passeggiata lenta, lentissima. Respiro (qui si può) a pieni polmoni, piano, cammino piano, sento i raggi di sole. E mi ricordo in quale condizione economica e lavorativa sono. Non diversa da quando ero nel terrore totale. Stavo così. Ieri lei mi ha rimesso esattamente li, a 5 mesi fa. Quindi respira, respira, respira, piano. Vado al bar, riprovo a chiamare, mi faccio un caffé. Penso alle interazioni tra ingredienti e anche che col caffé non ce la farò mai e  chissenefrega. Lo bevo, fa moderatamente schifo. Ancora arietta, sole, cammino piano: mi sento vecchio. Ho bisogno di pace in quel momento. Richiamo, niente. Continue reading →