Censura da marketplace 2020-2021

Piccolo drogato. Di? PC. Di accesso ad internet, di uso di questo mezzo informatico. Di scrittura, maneggiamento immagini, accesso alle informazioni. Ben prima di qualsiasi millennial la mia vita è stata connessa, come nei romanzi cyberpunk degli anni ’80. Il pc che uso per lavorare è sotto i ferri. Non posso fare lavori fotografici o video, né lavorare sui nudi. Per fortuna Prime Video mi ha sparato fuori la quarta stagione di Mr.Robot. Paranoica come sempre, ma me gusta.

app stores level censorship
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Come scegliere un’azienda

ATTENZIONE: questo articolo contiene scurrilità gratuite.

Non parlo di un’azienda in particolare, come non serve una persona in particolare per parlare di linguaggio del corpo. Questo è il linguaggio del corpo dell’azienda.

Sapete tutti che è possibile valutare un ristorante o chi tratta di accoglienza e somministrazione dal cesso: se il cesso è pulito, impeccabile – SEMPRE – allora difficilmente ti verranno dubbi sullo stato di pulizia della cucina. Se un posto dove è OVVIO che sarà sporco e dove il cliente sicuramente andrà e NON ci badi, significa che il tuo stato mentale è quello dello zozzone, del pigro, di quello che se ne sbatte i coglioni di quello che sente il cliente. Potrai dare mille spiegazioni o scuse per dire che non è vero, ma se il cesso è puilto – SEMPRE – difficilmente la cucina è sporca.

E un’azienda? Beh, anche andare in un cesso qualsiasi dell’azienda – qualsiasi azienda – la dice lunga sulla forma mentis della proprietà e del management. Se ti manca la carta, il sapone, qualcosa per asciugarti le mani, l’acqua è solo fredda, il posto è squallido e sporco: l’azienda si è qualificata. E’ come avere il buco del culo sporco. C’è poco da fare: sei uno che non si fa il bidet. Ma andiamo oltre. Continue reading →

cosa è KIES?

Kies è in pratica Itunes per gli Android della Samsung. Per capisse. Un software da installare sul pc, al quale connettere il tuo dispositivo mobile con un cavetto USB.

Se c’è qualcosa che non sei riuscito a fare semplicemente col tuo dispositivo, come aggiornare ad una certa versione del firmware ad esempio, con questo cosetto potresti. Così come il backup e ripristino, sincronia contenuti e quelle solite balle che si fanno con i dispositivi mobili. Ed anche trasferire i contatti ad un nuovo telefono … Samsung.

Lo sapevate già? Bene 🙂

123rf on the go: anche loro :)

girl taking photos with her mobile phone

clicca e guadagna!

Sull’onda dei già citati Clashot e Scoopshot (e non considero Fotolia instant dato che non hanno preparato l’app per android né per windows phone) trovo esistente anche 123rf on-the-go. Ormai caricare le proprie cacate foto-documento su flickr rischia di essere davvero antieconomico: il modo di fare due cent con le foto da cellulare ESISTE.

Saranno anche solo editoriali: ma si può.

e dopo scoopshot, clashot!

Finché non fioccheranno le denunce, le controdenunce, e la gente non saprà qualcosa di più di quello che può e quello che non può fotografare, potrà interessare la comparsa, dopo Scoopshot, di Clashot. Invece di mettere le foto-cacca su flickr AGGRATISE, è possibile mettere le foto-cacca di eventi rilevanti , fotografati con il proprio cellulare, o su Scoopshot o sul Clashot. Conviene? Non credo proprio. Conviene a chi ha messo su i siti di crowdsourcing editorial photography? Sicuramente si.

Piuttosto che metterle gratis da qualche parte, ammorbando il mondo con cacate inguardabili, ma che come documento avrebbero un valore monetario valutabile, per chi di mestiere fornisce NOTIZIE, conviene metterle in quel genere di siti. Si tratta di lavoro e come tale va svolto. Ma anche di un piccolo guadagno extra.

Certo non si guadagna una ceppa con le foto editoriali se non si sta nel posto giusto al momento giusto spesso. Ma invece der gratise, perché non provare? Io ve l’ho detto, poi non dite che non lo sapevate.

Scoopshot però è sia per android che per altro. Mentre invece Clashot è era solo su applestore: il che tagliaVA fuori qualche bel milione di utenti.

AGGIORNAMENTO ott.2013: in realtà è disponibile anche per android, anche se non ne fanno grande pubblicità. Importante, invece: se avete un account su depositphotos potete usare lo stesso sia lì che su clashot.

tim ricarica e vinci, vediamo…

Ho l’abitudine di non: prendere nessuna card fedeltà cazzi e mazzi, firmare alcun tipo di OK per privacy ecc, non dare il mio indirizzo e-mail a chicchessia, men che meno il numero di cellulare, spuntare caselle “ok accetto” in generale, e così via.
Dopo anni che ricarico con “bancotim” (comodo, usando il cellulare stesso da qualsiasi posto, in qualsiasi momento e SOLO SE VOGLIO e quando voglio) e mi mandano “ahhhh tieni questo codice e usalo e vinciiiii” … allora ho deciso “e daje, vediamo”.
Siccome ci sono cascato un’altra volta, nella vita, con una cosa simile e per disattivare le rotture di coglioni ci ho messo tempo e impegno (buttati nel cesso, perché potevo impiegarli facendomi una sega e sarebbe stato molto più produttivo, tanto per capirci) …. allora non volevo più far nulla da nessuna parte.
Invece sta volta ho detto si 🙂 Ho vinto un fantasticoinutile premio, perché per me che sono anziano (approssimandomi più ai 40 che ai 30) di mandare 100 messaggi SOLO VERSO TIM e ENTRO QUATTRO GIORNI non me ne strafotte una minchia. Se me li dai E BASTA allora va bene, se me li dai E LI MANDO A CHI VOGLIO allora va bene. Ma così …
Quindi diciamo che sto aspettando gli effetti collaterali: sms di spam di vario tipo, chiamate inopportune … roba così.
Già mi hanno cambiato il piano tariffario dicendo “dal giorno tizio te lo cambiamo! saluti!” – e questo non mi è piaciuto. Ma riguardava le chiamate in roaming e io non roamo mai (disattivato, tra l’altro) … vedremo.
Nel frattempo ho sentito parlare di whatsapp e l’ho provato: tanto per chiarire si tratta di una applicazione di chat che funziona tra persone che hanno whatsapp, non cascate nella frasetta “mandi sms gratis!” perché non è vero. Se uno ha un telefono-calcolatrice del dixan (i migliori, secondo me), col cazzo che gli whatsappate una ceppa. Devono avere whatsapp e averlo attivo ed essere collegati ad internet. Quindi piani tariffari che in Italia non esistono o condizioni wi-fi che in Italia sono alquanto rare.
Insomma non mi va mai bene niente e vedi sempre il bicchiere mezzo vuoto?
Il bicchiere sarà pieno a metà, eventualmente. Oppure conterrà una precisa quantità di liquido, semmai.
Se ho il wifi sempre a disposizione, io attacco whatsapp molto volentieri E LO USO. Poi dopo 10 messaggi mi rispondono “ah mo’ basta che mi apre sempre la connessione” … ecco…
Comunque se ci saranno effetti collaterali ve li sbloggherò tutti qui.

Non dategli gli auricolari

A tutti gli addetti IT/ITC/CED/ e telecomunicazioni che debbano distribuire smartphone o PDA o altri dispositivi portatili ad una rete vendite o altri dipendenti che debbano usarlo solo per un applicativo ma non come telefono, posso consigliare: non lasciate accessori vari… tanto se li perdono. In primis gli auricolari.