So cosa vuol dire soffrire. E so quanto sia desiderabile qualcosa che faccia sparire il dolore. Cosa vuol dire fare qualcosa che ti porti via, che faccia sparire te stesso, allontanandoti dalla realtà.
Dormendo, ad esempio.
Ma so che se c’è un problema resta li. E che facendo qualcosa di peggio, in aggiunta al problema, hai un nuovo problema. Certo devi capirlo che questo qualcosa di peggio lo stai facendo. Che quello che fai ha delle conseguenze, che le ha tutte, non solo quelle che vuoi tu.
![teomondo scrofalo](https://i0.wp.com/www.volantinoweb.it/wp-content/uploads/2011/11/ubriaco.jpg)
ubriacone
Ho un disprezzo viscerale per chi si porta verso l’ubriachezza. Se si tratta di sconosciuti la mia intolleranza è massima. Non so chi sono, non so come si comportano quando tornano umani. Ho un disprezzo viscerale per chi desidera l’ubriachezza, per chi ce l’ha come obiettivo. Ho un disprezzo viscerale, un fastidio vicino al ribrezzo per chi sminuisce ciò che l’ubriachezza lo rende, per ciò che consegue. Mi fanno schifo perché spesso non sono stupidi, hanno la capacità di fare i ragionamenti sufficienti per capire che non fa ridere, non è divertente. E’ miserevole, spiacevole, nauseante, pietoso (nel senso negativo), spregevole, spesso ridicolo e risibile (non divertente, di certo).
Ho un disprezzo acuto, superiore, intollerabilmente forte per chi usa “ero ubriaco” come se fosse un buon motivo per avere fatto una stronzata. Per me è come se dicesse “sono un coglione”. Quindi: ho fatto una stronzata perché sono un coglione. E’ un buon motivo? Direi di no. Calci in culo subito, fottiti e non tornare. Continue reading →