Merdosi e sofferenti possono coesistere

Eccomi qui. Sono un esempio.

Soffro, sono triste, ho delle sensibilità, sono un debole.

Tuttavia ciò non mi impedisce a mia volta di essere, pensare, agire, contribuire in modo merdoso.

Per questo causa e giustificazione non devono mai essere confusi.

Non perdoneremo Hitler se era depresso. Lo comprendermo.

Ma pensateci un attimo: se la causa della depressione di una persona è la sua incapacità di dominare su altri, se è questo che la fa sentire impotente, insignificante. Certo soffre, ma il motivo della sua sofferenza è il non poter realizzare un sogno di merda.

Tuttavia la sofferenza è reale.

Per il giusto e per il merdoso, dunque, il non-esistere è desiderabile se questo scelgono e giusto per entrambi è che sia rapido ed indolore.

“ah come soffro per non poter essere l’imperatore del male! Questi cattivi non me lo permettono! Allora muoio!”

Se soffre, perché negarglielo?

L’esempio banale era per ricordare che la coesistenza di sofferenza e di desiderio di nuocere non sono affatto impossibili, ma non vogliamo mai ragionare in questo modo.

lavoro e bambini, una giornata contrastata

Passo nella ditta che mi affitta lo studio. Di fronte al parcheggio vedo scendere una donna che intendeva farmi da modella di nudo, con il suo bimbo appeso al collo con una imbragatura. Le chiedo come va, vedo che va bene, le chiedo se si stia rimettendo a posto (panza) e lei si, faccio palestra, mi sono presa molta cura di tutto oltre che sua (e indica la bimba). Tra l’altro, stupita (ahahah, io no, ormai… ) del fatto che – mi dice – stranamente suo marito abbia storto il naso riguardo alle foto di nudo: “non credevo sai?” mi dice. La accompagno dentro e iniziano le feste alla bimba, tutte si alzano, poi escono gli altri dagli uffici, ci si sposta in sala mensa-caffè, arriva qualcun altro … lei si becca tutte le coccole ed intanto fa per spostarsi verso altre aree e far vedere la bimba ai disabili che di solito segue (che bella cosa! pare che siano felicissimi di vedere i bimbi piccoli e coccolarli – non sapevo) … e nel frattempo arriva anche un’altra mamma in maternità… e si agg8iunge altra gente, tutti a fare le feste ai piccoli; guardo l’orologio, sono le 11. Entra persino la luce del sole di taglio dalla finestra: entrambi i piccoli sono biondi con gli occhi azzurri e il sole passa attraverso quei capellini finissimi in un modo incantevole. Si guardano attorno con gli occhioni, capiscono di essere al centro dell’attenzione. Continue reading →