Tasto rosso e VPN

Ascoltavo una persona, che parlava di una trasmissione radio, che parlava di quanto i giovanidoggi potessero velocemente trovare la morte per suicidio assistiti dall’internetz. Eh! La peppa, ma come? Io che lo cerco da mo’ faccio così schifo a cercare? Cerco il penthobarbital da che esisto. Una wikipedata e tra pento/nembu e cotillons, capisci circa cosa ti serve. Ma al massimo arrivo a roba messicana, non si capisce… e poi come so che non mi stanno inculando? Son soldi. A questo probabilmente non troverò grandi risposte neanche ora. Si spera che il mercato sia sempre dominante: fornisco un buon prodotto e i clienti torn… aspetta, ma se sono morto non torno. Si ma sono 500 euro a botta, non sterminano mica il pianeta. E poi c’è sempre gente che figlia come ricci conigliati. Avranno fatto i loro conti? Sto per comprare piscio di vecchia russa in bottiglietta?

Ad ogni modo faccio la mia ricerchina e BAM, trovo qualcosa. Alla quale non si accede, che strano. Avranno fatto il solito giochino del DNS, mi attacco alla prima VPN via prowser che trovo e infatti si accede al volissimo. Poi mi dico… ma i ggggiovani davvero si sbattono così tanto? Poi mi sveglio e scrivo le giuste parole su telegram e trovo almeno 4 gruppi. In uno di questi si fa riferimento a contatti con sistemi di messaggistica ancora più tosti, tipo wikr/me.

La via per il tasto rosso forse si avvicina.

Non me li vedo gli youtuber che seguo a dire che con le vpn dei loro sponsor puoi trovare più facilmente le sostanze per decidere tu se vivere o meno. Ma sarebbe un interessante momento surreale.

Adesivi e cotillon, 2021

Interessante come qualsiasi forma merdosa di “contenuto divertente” poi in mano alla gente davvero creativa diventi – effettivamente – divertente. Un sacco di adesivi di merda, oppure modi orrendi di appiccicare in modo kitsch assieme stili completamente differenti di arti visive sono diventati interi universi “stilistici” o comunicativi di una generazione che si comprende, si esprime e si trasferisce informazioni e sensazioni, emozioni. Creazioni originali divertenti, significative, coinvolgenti e a supporto di contenuti sensati, storie che hanno una trama e uno svolgimento niente affatto banale, sono supportati da stili che forse, a volte, o anche in tanti casi, sono frutto di errore, incapacità di usare, imparare… e si sono trasformate in altro. Altro che funziona, che è un nuovo stile, che addirittura inizia a darsi una struttura e dire “si fa così”: è diventato regola in un suo piccolo recinto. Soprattutto si sono trasformate attraverso l’intervento combinato di migliaia di persone in tempi brevissimi. La generazione Z forse fa questo in un modo che toglie loro qualcosa ma sicuramente crea qualcos’altro.

Non dobbiamo per forza abbracciare tutto. Nemmeno siamo obbligati a comprendere tutto.

Però questo momento storico, nel cosiddetto occidente civilizzato, è caratterizzato da manifestazioni che riguardano l’espressione e la comunicazione che hanno tratti legatissimi alle contrapposizioni, che potrebbero essere mescolanze, all’accettare e rifiutare, al comprendere e voler essere compresi.

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