La famigghia, soap opera, puntata 239487

[ musica: Dredg, in random, senza l’album del 2011 ]

Per decenni mi osservavo vivere in una Italia senza guerra. Mi dicevo solamente “spero che non mi capiti: è davvero da troppo tempo che nel nostro stato non c’è guerra… ” bla bla considerazioni sulla leva, sull’esercito, sulla nostra nullità e sulla stupidità della guerra di conquista in generale, sia durante che, specialmente, dopo la guerra fredda.

Mai e poi mai mi sarei invece detto che avrei visto la mia famiglia meno normale. Continue reading →

BROTHERs AND PISTOLZ

Mi sono ritrovato a fare un semipistolotto a mio fratello. Che era un bel po’ (non del tutto) come parlare con me stesso, quindi non puoi scappare, le so tutte. Mi dispiace, mi sento poi chiaramente inadeguato: chi sono per farlo? La risposta “suo fratello” non mi pare adeguata, non da me. Ma io credo di aver spiegato a tutti il mio punto di vista. Il legame di sangue non è sufficiente, serve la relazione. E io ho un rapporto diverso con lui rispetto a quello che ho/avevo con mia sorella. E in qualche modo forse posso toccarlo, posso arrivare, abbiamo quel quantitativo di razionalità e quello di emotività e quell’altro tanto di cazzate che in qualche modo possono allinearsi a martellate. Ecco come mai nonostante sia inadeguato e non sia nessuno per farlo, oso. Oso dirgli cose fastidiose.

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FASE MANIACALE?

My bro da inizio mese, forse mese scorso, sembra in quel tipo di fase in cui è tutto energico e carico. Purtroppo di solito fa seguito una fase di down che non finisce per anni. Solo questo mi preoccupa, di certo non quella parte relativa alla fervente attività. O forse non è tanto attività, quanto eccitazione. Ma devo essere giusto: l’attività c’è eccome, tutta rivolta a risolvere i problemi di nostra madre e direi anche padre. Problemi fisici, della vecchiaia. Questo non è poco. Da quando mia madre ha deciso che non farà più certe cose (era ora) tra cui cucinare, ci si è messo di buzzo buono. Ha inoltre prevenuto il momento in cui mi sono rotto il cazzo e stavo per andare e prenderle il deambulatore a prescindere da esenzioni INPS inutili eccetera. Lo ha preso lui. Ed anche un sostituto di quello che avrebbero voluto: un pitale. Per fortuna ha trovato una differente soluzione. Temo che tutto questo avvilisca un po’ mio padre, tutta questa decadenza, che gli ricorda la sua, che gli fa sentire “meno dignità”. Mia madre per fortuna accetta la realtà o sembra farlo. Inoltre mio fratello ha anche messo un corrimano sulla scala esterna, a cui mia madre si aggrappa letteralmente. Tutto in pochi giorni.

Io spero che tenga botta, non vorrei che si trovasse con troppa gente scazzata su cui l’entusiasmo non ha appigli, si scivola, si ricade in terra, soli.

Del resto sono felice se si dà energia. Alla fine resterà lui forse, quello messo meglio, quando sembrava quello messo peggio.

Ho l’impressione che anche lui si trovi a cercare di “essere utile”, di far sentire che serve a qualcosa, qualcosa che vale la pena pagare, immagino. Purtroppo è questo il problema. E infatti mio padre ora, dopo i vari fatti che lo amareggiarono, è ben contento di vedere che mio fratello è così servizievole e disponibile con loro, in casa. Ma resta preoccupato perché non si guadagna da vivere. Mia sorella novax (noterzadòs, nopass, più che altro) alla fine il covid se lo è pigliato e quindi mio padre non si deve più preoccupare che lei perda il lavoro per il cazzo: avrà il green pass da guarigione e via.

Oggi è tutto grigio, compreso me.