Video Volant

Attorno al 2003 ho notato uno dei primi cali di qualità di informazione di gruppo, dialogo. Usenet veniva pian pianino svuotata dalle persone che sapevano le cose, che si stavano rompendo i coglioni per la scarsa o poca moderazione contemporanea all’invasione di tante persone che avrebbero avuto bisogno e voglia di sapere, ma che contemporaneamente non erano abituate ad un certo modo di esistere in comunità.

I forum inoltre prendevano piede alla grandissima.

I social hanno ulteriormente svuotato moltissimi spazi di discussione e scambio di informazioni: gruppi facebook, video su youtube e probabilmente molto telegram e simili hanno preso il posto di tanta informazione scritta. Scritta però significa ricercabile. Oggi quindi è paradossalmente più difficile trovare informazioni tecniche che ieri trovavano ampio spazio ad ogni microscopica variazione. Centinaia di persone lavoravano e provavano, si confrontavano, progredivano e tutto trovava un unico spazio mentre ora le cose sono disperse non solo in vari luoghi, ma in vari cosiddetti “canali” e medium.

Se non ascolti tutto un podcast non saprai quella cosa.

Se non guardi tutto il video non saprai quella cosa.

Se non sai che esiste quel gruppo su facebook non troverai niente con google: è un recinto chiuso, non è il world wide web, ma una parte con accesso ed autenticazione.

Puoi lamentarti. Oppure puoi fare qualcosa.

Ho appena letto un botta e risposta in uno dei soliti gruppi specialistici: questo è sul microstock; questi gruppi essenzialmente (non si sa perché: nel mondo di usenet questo capitava, ma molto meno: o forse so perché: c’erano regole ed in alcuni casi moderatori intelligenti) sono zeppi di lamentele. Tutti si lamentano: alcuni sono allarmistici (shutterstock chiudeeeee, istock chiudeeeeeeeee, tutti falliremooooooooooo ) mentre la maggior parte si lamenta della infima percentuale che guadagna. E’ vero. Non sei però obbligato a stare a quelle regole. Metti su un symbiostock tuo e vediamo se guadagni come con la agenzia che in quel momento ti sta sulle balle.

E’ vero che ti danno poco. E lo sai da subito, da prima. Fai il fotografo? Prova: prova nel mercato tradizionale. Ce la fai? Fai l’illustratore? Ce la fai? Riesci a farti pagare (e in Italia poi) per quello che fai? Il giusto? Fai il videomaker? Il musicista? L’animatore grafico? Modellatore 3D ? e RIESCI a guadagnare? Ottimo! non ci riuscivi e con lo stock si?

E allora chi deve cosa a chi?

Questa conversazione – circa – l’ho letta e mi ha ricordato quanto duramente ho dovuto combattere con questa decisione. Guadagnare nel microstock non è affatto facile. Oppure si: alcuni meccanismi sono facili. Ma produrre sempre guadagno, continuativamente, non è facile.

Ma lamentarsi non produce alcun cambiamento. Fare. Questo produce cambiamenti. Certo, sarebbe ottimo riuscire ad organizzarsi globalmente in un sindacato dei produttori di materiali frutto dell’ingegno ed avere protezione. Ma … guarda un po’: le major discografiche non sono riuscite a produrre i loro interessi nonostante fossero dei colossi. E qualsiasi organizzazione dal basso deve fare i conti con un crudissimo individualismo sottostante, che è il contrario del “lavorare per noi”.

Io ho problemi. Tu hai problemi. Lamentarsi è possibile. Dire che le agenzie esistono perché noi esistiamo è vero… ma anche che senza le agenzie noi dovremmo competere in un mercato molto locale è vero. Oppure imparare competenze, pagare server, web agencies, imparare cose diversissime. Già così è vero: fotografo, illustratore, musicista: comunque se vuoi vendere stock devi fare molto altro oltre a produrre il tuo materiale. Ma se l’agenzia non facesse la sua parte che faresti? Non voglio affidare loro tutta la mia sicurezza, ma nemmeno considerarli sfruttatori. Ci dobbiamo usare a vicenda: è giusto. E’ uno scambio. Proprio come il denaro e il lavoro.

la vostra vita si trova online… e CE L’AVETE MESSA VOI

Forse vi è già arrivato, o forse vi arriverà questo link relativo ad un interessante video su youtube che mostra l’ingenuità delle persone che, sentendosi rivelare come magie i fatti propri da un sedicente indovino, tendono anche ad accettare questa stupefacente magia… ma … in realtà è stato tutto trovato su internet. A questo punto forse (se c’è speranza) inizierà la comprensione, il fatto di non accettarlo tanto… e magari un inizio di consapevolezza.

Ma forse no.

Il finale dice “e potranno essere usati contro di voi”.

Io direi che questo è acclarato. Ma quello che dovreste comprendere meglio è che ce li avete messi voi.