C’era una volta… ad Hollywood (Tarantino)

Piaciuto! 😀 Cazzo si! Piaciuto!

C'era una volta a... Hollywood film di Quentin Tarantino - LOCANDINAEd ora ecco a voi uno sbocco di violenza catartico yeppa-ye: prima di andare al cinema B mi ha parlato di un tipo di situazione automobilistica (luogo in cui gli esseri umani ritornano allo stato di scimmia, io sicuramente, ma non vi vedo tanto diversi là fuori, eh, non sono solo) che vive con notevole frustrazione soprattutto perché la realizza dopo e come ci insegnava il buon Eros i pugni presi a nessuno li ha mai resi / e dentro fanno male ancor di più – la cosa ti rode; cosa succede: qualcuno compie un illecito, palese, sfrontato, pericoloso e trova te nei pressi che rallenti l’uscita dalla sua situazione momentaneamente illecita, ma illecita, e se la prende con te, che sei in mezzo ai coglioni, che qualcosa, ma ti urla, ti fa gesti, se rispondi ti rincorre ed eccetera eccetera fino ad arrivare ad un bel per futili motivi. Mi racconta questa cosa, ricordo gli innumerevoli casi, che spesso sono mancate precedenze, frenate che non sono state delle frenate, sorpassi che invadono la MIA corsia ma io sto solo procedendo, tu invece sei contromano, eccetera.

Quando però tu che commetti l’illecito ti incazzi con me, allora io non sono più il buonvecchio io. Eh no. Io mi incazzo di più, perché io mi facevo i cazzi miei e TU HAI FOTTUTAMENTE TORTO DUE VOLTE e avresti dovuto chiedere scusa, vergognarti, non farti notare o perlomeno avere il buon gusto di tacere.

E invece no. Continue reading →

Ad Astra : sono io.

Ad Astra, locandina del filmHo appena visto “ad Astra” con Brad Pitt; nell’altra sala ce n’era un altro con lui, di Tarantino. Tutti mi dicono delusione, riguardo a quest’ultimo. Nessuno mi ha parlato di “Ad Astra”.
È certamente il mio film. Lo comprerò su qualsiasi supporto fisico duraturo lo facciano uscire. Se non lo faranno uscire lo troverò pirata.
Ho pianto, naturalmente, disperatamente, almeno 2 volte. E poi rivoletti qua e là. Atmosfera un po’ “Solaris” forse… di cui ora non ricordo più niente (versione con Clooney). Questa è la fantascienza che vorrei sempre vedere, quella che alla fine non è fantascienza, che la fantascienza è una scusa per la filosofia, per un esperimento, per pensare, per un “se”. Ovviamente non mi riferisco alla fantascienza come scusa per il cappa e spada o i mostri con i tentacoli. Carino, ok, ma non è quello per cui ho ammirazione.
Ad Astra è un film sul senso della vita, sulla ricerca di sé stessi, sul senso di solitudine; questo a dispetto di quanto leggo in giro sulla trama (cazzate) e su quanto era nelle intenzioni del regista (rapporto-padre-figlio e ipotesi “siamo soli nell’universo”).

Introspettivo, silenzioso, durissimo nelle considerazioni. La storia portante è tutta sottovoce, come la sente lui, in sottofondo, non è importante, e apparentemente nega quello che lui apparentemente afferma ad alta voce continuamente, di essere concentrato solo sull’essenziale, a discapito del resto. Cosa che accade, effettivamente, solo alla fine. Continue reading →

Avengers Endgame

Visto. Pianto molto. Esaltato molto come il bambino a 3 sedili di distanza da me che, ho riso molto (di gioia) ha CANTATO la sigla degli Avengers in battaglia a pugno avanti in stile ducetto (ma sono gli Avengers, quindi va bene) col papà che ogni 10 secondi “shhh. carletto… shh, non fare rumore, zitto dai…”

Mappapàààà!!!!! Ma sono gli Avengers!!!!! Ci si esalta di brutto! Avrà avuto 7 anni, scherzi?!!!

Comunque sembrava, pur durando 3 ore, un megariassunto. Avrei preferito 3 film da 2 ore, in stile LOTR.

E comunque io piscio tantissimo. Ok, bevo anche litrate di acqua eccetera. Però dai, 2 ore e mezza… eppure sono andato a farmivederedaunobbravo e la dottoressa mi ha detto che non ho niente alla prostata.

Boh!

Si, insomma ho aspettato un momento leggermente più fiacco e ho interrotto un action movie epico.

Il fottuto Captain America ha un torso a V straordinariamente prestante. Stronzo. Grande scena epica con tutte-le-donne-supereroE che spaccanoculi a destra e manca valchiriosamente. In effetti in tutta questa serie la tipa che ha il potere più spaccaculico di tutti non so come si chiama, ma insomma fa i raggi rossi. Splendore. Il bambino di 8 anni è più grande di me in questo momento, e forse in vari altri.

due chili e mezzo di epicità, per favore, abbondanti

Il catodico va meglio! #vaffanfashion

Scrivevo il 19-4-2012 – Ho un televisore che avrà 20 anni. Catodico. Si, CRT, con il TUBO CATODICO e lo schermo davanti CURVO, con questo tubo catodico INGOMBRANTE dietro. Si, proprio così. E io vedo perfettamente i colori, gli incarnati, tutto è del colore corretto, come l’ha visto il regista e il direttore della fotografia e i tecnici in studio (nel caso delle trasmissioni live).
Poi invece vado da chi ha questi ultranuovi ultrapiatti ultrafashion (mavaffanfashion!) trendy lucidi LCD o PLASMA … e vedi la gente arancione, oppure gialloverde. Vedi puntini schifosi, quadratoni merdosissimi… ma dove sta questa innovazione? Dove sta questa fichezza della novità? Se ti metti il vestito nuovo ma HAI FREDDO oppure sudi e puzzi come una capra… sei fashion? Sarà anche fashion ma mi fa cagare il cazzo a pioggia.
Sono brontolone? Continue reading →

stasi usa 1984 libertà

Guardare una serie crime qualsiasi in stile CSI eccetera ti mostra in modo “figo” quanto sia possibile scoprire della gente, spiarla, controllarla, stanarla. Loro sono i buoni, ovvio. Ma la luce è giusta, loro sono fighi e affascinanti. Eleganti. Palazzi a vetri, corridoi ampi, strumentazione nuova e lucente. Tutta roba che io devo fare per lavoro.

Contemporaneamente “Le vite degli altri” che tratta della Stasi e quel periodo, oppure della serie distopica “1983” che si trova ora su Netflix, ti mostra le stesse identiche cose, tecnologie, possibilità, ma usate da un più realistico stato oppressivo, onnipresente, punitivo, onnipotente e con un “partito”. 1984 di Orwell in testa. Le tecnologie e le possibilità sono le stesse. Persino i tipi di autorità coinvolta, in una certa misura, sono gli stessi.

Il controllo delle comunicazioni e la libertà di richiedere password di accesso che c’è in UK non è inferiore a quello di un qualsiasi regime totalitario. Ovviamente si tratta del modo. Però ci si può riflettere. O anche sbattersene. Come dicono in questa serie la gente vuole solo pace, cibo, tranquillità.

Per un attimo ho sbagliato titolo, ma ve lo consiglio comunque, proviene dal periodo in cui potevo ancora guardare un film “vero”: il gusto Degli Altri

E amicizia sia (47ma puntata)

Sono una persona diversa da una volta, forse. Sono cambiate alcune cose. Rivedo più spesso le mie posizioni? Riconsidero? Sono una banderuola? Ci sono alcune cose che sono sempre valori, punti fissi, ma altri li scrosto via come ruggine, forse. Sono vecchio, sono più debole? Sono più saggio? Sono rincoglionito, più probabilmente e forse per voi tutti zerbino e disperato. E’ andata come segue.

Questo pomeriggio (parlo sempre di lei) le ho chiesto come stava e in qualche modo è riuscita a trasfmare in “emergenza” anche il suo malessere odierno, la sua voglia di parlarne, di sfogarsi, di svuotare: doveva piangere ed urlare. Ma invece no, non gliel’ho fatto fare, non era soddisfatta perché “mi fai sempre ridere, mi tiri su”. E quindi poverina, non ha potuto piangere. Le avevo anche proposto di fare la scena, visto che due giorni prima ero con M che non poteva controllare le lacrime e come due pazzi le ho detto, vai, vai tranquilla, so che sono solo liquidi che escono dagli occhi e che senti tristezza e basta, senza che sia direttamente correlata con quello che diciamo, quindi se vuoi facciamo che io faccio l’uomo bastardo che sta facendo lo stronzo con la povera fanciulla, guarda? Faccio le facce di quello che si annoia delle tue lacrime, ahcheppalle, guardo in giro, faccio roteare gli occhi in alto vedi? Hai finito di piangere donna? Io sono il tuo patrone yawohl?! Piangi pure io rimarrò un impassibile stronzo e poi ti porterò a letto per prenderti a pecorina tutta vestita di striscioline di pelle muhuhauahha, donna! E questo mentre M rideva perché era bello fare la scena, ma contemporanamente il suo cuore era spinto a provare un fottuto dolore di merda perché la Depressione Maggiore è così, la puttana. Soffri.

E quindi dico a lei, se vuoi facciamo come con M, così il bar è diverso, la ragazza è diversa, ormai un po’ di persone mi vedono con tipe diverse, giovani, sono un fotografo… dai, adesso tu piangi (per i cazzi tuoi e io sono solo qui a farti da spalla) ma io faccio di nuovo la faccia di quello che maltratta le ragazzine eh? Sedotta e abbandonata, ironico eh? Che poi mi hai sedotto e abbandonato tu, fottiti! E quindi niente, non ha pianto. Perché lei deve piangere di brutto così poi appena dopo agisce e prende decisioni e fa qualcosa. Ha detto così. Ok. Ma siccome poi era allegra allora le ho detto “ok, siamo sempre nel nostro accordo: io ti molesterò subito!”. Alla fine tornando seri ero rimasto così: non ti chiedo più come stai perchè rischi di inventare altre “emergenze” e io non sono il tuo burattino, eravamo rimasti con “se non mi vuoi come amore, non riesco però ad essere tuo amico”. Quindi pazienza, rinuncio a chiederti come stai se poi mi dirai “eh ma mi hai contattato tu, non puoi molestarmi!” – solo emergenze, per il resto paghi pegno. Ha problemi a dare e ricevere affetto e quindi posare e basta. Questo era rimasto.

Poi però sono andato a vedere “Bohemina Rapsody” da solo. Non posso non citare lo schifo in bocca che avevo ad ogni bacio gay. Bravissimi eh. Ma io sento proprio ribrezzo. Come con il grasso in mano se tocco una. O me stesso. Sono sensazioni. Ci sono persone che odiano i baci umidi, con “troppa saliva”. Ecco, per me il grasso sotto le mani è così. Ma il film mi prende, la storia è una cacatina semplice ma mi prende, mi emoziona. E mentre un branco di culattoni si sculattoneggia ed esce tutta ls solitudine di Freddie e il fatto che voglia la sua ex moglie nella sua vita, nonostante sia gay… niente, mi ha ricordato il solito “life’s too short”. E la mia potrebbe essere ancora più short, dopo i Tool, naturalmente. Quindi visto che le persone interessanti sono poche, che mi trovano interessante e desiderano frequentarmi sono poche… basta, lei non mi ama, è un pezzo di intonaco da quel punto di vista. Io lo so, lo so sempre, sento l’assenza del suo sentimento. Mi sto abituando. Pensavo che mi ha convinto lei, che ci sta riuscendo. Ma no, non è lei. Lei fa il suo capriccio, prova ad ottenere quello che vuole alle condizioni che vuole. Ma io ho deciso di accettare, ci sto. Non sarà un’Amica di quelle yeah di cui ci si può fidare, che ti risolve, che arriva e c’è. Per ora non credo. Ma quelli sono beni e servizi, come dico sempre io discorotto, no?

Se arriverà un’altra bene, arriverà. Se schiatterò diopo l’ennesimo buco di dolore schiatteò. Intanto finché sono vivo faccio il minor danno possibile e mi procuro più pace possibile. Che non significa il vuoto e il silenzio. Significa armonia, gente felice intorno. Gente interessante. Gente interessata ad avere a che fare con me. E chiaro, chiaro, se fate economia-dei-sentimenti, ovviamente ognuno vuole qualcosa per sé. Come me, no? Mi state guardando da sotto, dicendo che mi accontento? Beh raga, io mica ho detto di andare affanculo alla stalker: è solo tanto noiosetta, tanto che non dice , non arriva, non esprime. Io sono qua, ma ci mette circa 2 settimane a dire una cosa. Sono qua, non la maltratto, le ho solo detto “ti prego finisci le frasi”. Basta. Ma lei la conosco ormai. Saopevo che mi interessava, visto che volevo ogni cosa compreso il fastidio. Forse anche lei, come tanti, una volta avuto quello che vuole si dimenticherà. Può darsi. Supporto emotivo, compagnia. Ne trova uno più interesante, uno scopamico, il nuovo fidanzato. Pul darsi. Ma gli amici hanno una vita, hanno scopamici (alcune/i), hanno fidanzati/e. E anche i conoscenti.

Sono già abbastanza lupo solitario così. Ho fatto, e faccio tutt’ora, una cernita periodica e uno sfanculamento di gente. Di gente che non esiste nella mia vita e che aveva detto che sarebbe esistita. Che ha detto ci vediamo e mai vista. Che ha detto facciamo e non abbiamo fatto. Che ha detto quando-avrò-tempo … e non li ho ancora visti. E quindi addio, quando avrai tempo infilati un dito e fischia forte: il tempo lo trovi per fare altre cose. Mi è chiaro: hai le tue priorità. Quindi non sono poi così zerbino, accomodante, accondiscendente, pronto ad accettare tutti.

Vedremo, ancora. Vedremo. Dopo solo 9 giorni già si sente “più fica” (e dopo 3 in cui si sentiva “uno schifo”) … e pronta a farsela radere a zero di nuovo, con il laser. Per me: per le foto.

Momento folklore

adoro questa foto

…e  quindi ovviamente devo accompagnarla e tenerle la gamba aperta ferma (giuro, dobbiamo sempre avvertire l’estetista che è lei che lo vuole e avrebbe voluto che le tenessi anche una mano su una delle grandi labbra per sicurezza ma poi si perde in un loop del tipo “diglielo! no, mi vergogno, DIGLIELO!!! no mi vergogno, ma ti prego diglielo tu, NO non dirglielo!” e quindi niente, anche se immagino che quella poveradonna mi direbbe “tienimi anche questo” con un oggetto qualsiasi che le serve per lavorare). Ma almeno non credo che mi chiederà di radergliela prima. Non credo. Non mi ricordo nemmeno perché bisognava farlo. E non è erotico con lei: è una faccenda pratica e va fatta con una precisione che è tutt’altro che arrapante. Nonostante io in pratica sia nella posizione in cui qualsiasi uomo della terra desidererebbe essere con la faccia, sia in versione ginecologo, sia in versione proctologo, ASSOLUTAMENTE non si gode, un po’ la vista, si… ma se per caso dovesse spuntare un’erezione dopo un attimo andrebbe perché l’attenzione da avere con quel rasoio è la stessa che dovresti avere sulle palle. Mio dio. Le palle si possono toccare con poche cose: la lingua, le labbra. Già coi denti mi viene un brividino e mi fido poco. Con le mani… le mie, le tue forse se sei quella che sa. Ma con UN RASOIO ecco… mi viene subito in mente Sandokan… oppure qualche Ninja tragliatore di teste. La ghigliottina. Lorena Bobbitt.

Perché? Perché le palle, come tutto il resto della pelle, ma PEGGIO, hanno dei punti che sono microscopici dislivelli: il rasoio non fa distinzioni. E neanche sulla figa si fa tante domande il rasoio. Va fatto con MOOOOOOLta attenzione. L’ultima volta era tutta insanguinata: piccolissime escoriazioni, ma non è stata molto brava. Mi faceva male solo a guardarla. Ecco quindi niente di arrapante. E’ più bello finire un post serioso parlando della vulva. E del culo eh! I peletti sono anche li! E anzi, sono quelli che in determinate situazioni producono più escoriazioni!

Ahhhh! siete curiosi di capire cosa intendo eh? Brutti curiosi!

E io vi accontento.

Sesso anale: io adoro il sesso anale. Mi piace proprio che… uhhh! I motivi sono vari (effettiva stimolazione differente che non dettaglierò – sensazione di porcaggine della partner – prima della vasectomia: certezza della pena – senso di dominazione desideratae  di accettazione totale – sensazione visiva potentissima – possibilità di stimolare anche la clitoride in certi casi… ecc)  Ma con i peletti attorno al buco del culo di alcune puellae mi sono tagliato di brutto. Non erano peli miei. E’ che si tendono e sono piccini, quindi resistentissimi, e la frizione può essere particolare. Di profilattici non se ne parla: mi azzerano. E però quei taglietti non sono indolori né privi di conseguenze: ti viene un salsicciotto che vaffanculo!!! Farebbe persino ridere se non preoccupasse tanto. Se siete donne pensate che so.. che le grandi labbra si ingrossino del triplo, come le labbra di una rifatta sbagliata. Ti preoccupi, come minimo. E fa male, dopo. QUINDI a parte il fatto estetico (che uno dice: ma estetico CHE, il buco del culo?! fai porno? – avete ragione? E se io te lo lecco e ci infilo la lingua? A me i peli rompono ovunque! tranne sulle mie micie: un giorno le leccherò e mi farà schifo, lo so! ma io leccherò quella testina un giorno!) esiste un lato pratico. Non so se io abbia avuto particolare sfiga. Può essere.

Ah e i peli tuoi? eh? Perché non te li tagli tu?

Sono qua. Cosa vuoi che mi tagli? Ascelle? Braccia? pancia? non sono tanti, ma pancia? Cazzo? Gambe? Dimmi, che me frega. Che ci siano o no mi fa lo stesso. La barba … beh almeno UNA PARTE di barba io non la taglio da taaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaanti anni. Ma fa un po’ parte della mia faccia. Poi dipende: a volte a qualcuno danno fastidio alcune parti, ad altre il contrario.

In questo istante mi tengo la barba, tutta. Ma di solito la tengo un po’ alla Abramo Lincoln, circa. In realtà la parte dei baffi di solito mi fa schifo. Mi sento gay anni 70 oppure meridionale stereotipato. Ma non mi piace se “risultano”. Se è un tutt’uno ok. Ecco, ora queste facezie bellissime potrebbero avervi fatto dimenticare il discorso serio sopra! Felici? Volete parlare anche di follicoli? Di Aloe Vera? non so niente di nessuna di queste cose! come delle altre del resto. Sono un superficiale.

P.S. Se qualcuno conosce l’autore della foto di Angelina Jolie che adoro, vorrei saperlo. Mi urta particolarmente che non si sappia chi sia l’autore.

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Prima serie. E basta. Cazzo.

Te pareva se non beccavo una “prima parte di” qualcosa. Dato che Netflix costa pochissimo e puoi accedere con 4 dispositivi (e siamo Italiani) costa proprio ultrapochissimo.

In effetti sono stato un Coglione perché volevo vedere House Of Cards che è stato prodotto da Netflix … ma in Italia non lo distribuisce.

Comunque.

Mi metto a tavanare tra la roba di fantascienza e decido che The Expanse può andarmi bene. Porcaputtana è finito subito. Due mesi devo aspettare. Fanculo, ricomincierò a vedere LOST che avevo interrotto.

10 Ora la mia routine da asceta è la seguente: 9-10 files, upload mentre guardo Netflix, altri 9-10 files, il tutto per quattro, con intervallo pasti e coccole alle micie. Il tutto di notte fonda. Quindi nanna.

GOTO 10 : REM (cit).