sono un ottimo cuoco sono un ottimo cuoco sono un ottimo

Sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco, sono un ottimo cuoco … a volte cucino nel vialetto… sono un ottimo cuoco.

Ho bruciato di nuovo le lenticchie.

Ho comprato le lenticchie secche, che costano meno e che se cucini tu va tutto meglio eccetera eccetera. Le ho messe a bagno, un congruo numero di ore in anticipo. Ho lavorato, intanto l’umido faceva il suo. Ad un certo punto è giusto il fatal momento: schiaffarle nella padella , aggiungere altra acqua e vino e qualcosa che l’altra volta aveva dato buon risultato e far consumare. E così è stato.

Poi mi sono messo a mandare vocali a Tanya sui suoi social, visto che mi ha “assunto” per questo: social media marketing. Era un po’ in vena di essere cazziata e così è stato. In effetti stava iniziando ad avere il tono da MAURIZIOSEIMANDIIiiiii-SMAAAàAA! e soprattutto stava facendo i video con rima baciata in -are. Ora, ovviamente bisogna controllare se tu e il tuo target siete sulla stessa lunghezza d’onda. Ma direi di no: il tempo medio di visualizzazione di video da 20 secondi (che è il massimo del tollerabile) era di 6 secondi. Direi che avevo ragione. Ecccetera eccetera eccetera, un po’ tranquillizzare un po’ correggere e bla che ti riblà e … sniff sniff…

PORCODDUE.

Ho DI NUOVO bruciato le fottute lenticchie. Quello era l’ottimismo.

Il realismo ha comprato quelle in scatola pronte. E ora si mangia.

Ricordavo a B che da me questo c’è da aspettarselo, che quando iniziavamo a conoscerci, nella sua prima casa da sola, io avevo bruciato i piselli. I PISELLI!!!!!! Ma come si fa a bruciare i piselli? E’ come bruciare l’acqua.

Ma ci sono arrivato, con gli anni. A bruciare l’acqua. Si brucia la pentola, ovviamente. Che è di metallo. Avete mai visto una pentola rossa incandescente? Io mettevo a bollire l’acqua per il the almeno 6 volte. Finché andava bene aggiungevo acqua. Ad un certo punto non l’ho aggiunta. Ma mi sono accorto di quanto fosse calcarea: oltre al suddeto pentolino rosso incandescente, ho trovato lo STAMPO del calcare, marrone, che alla variazione della temperatura della pentola ha fatto cric, e mi ha lasciato un anello marrone di calcare bruciato, una specie di corona di pietra. Sono il Re, in effetti.

Ovviamente la citazione, per chi di voi non fosse una vestigia del passato, un residuato bellico, una muffa o una crosta vecchia come me che se lo ricorda per averlo visto quando è uscito, è “sono un ottimo guidatore” da Rain Man, voce doppiatore di Dustin Hoffman il solito buon vecchio (rip) Claudio Amendola.

te li cucina tua madre

Qualche settimana fa mi suona il campanello la vicina, la sig.a S. , che dopo 6 anni ad ignorare i suoi tentativi di fare l’impocciona sia in modalità input che in modalità output , da un paio ha iniziato ad essere una vicina che per qualche motivo mi (ci) apprezza. E’ del mio pianerottolo. La sua parte sarebbe tutta in dialetto.

Apro: “si?”
– ti piacciono i chiodini? sono andata a funghi e me ne sono avanzati e se li vuoi aqwdeqiwudhaisuhdaisudhaisduh
– er… si, mi piacciono ma… in effetti non sono il massimo a curarli* …
– Beh ma te li cucina tua madre, no?

attimo di sbigottimento Continue reading →

Mousse al senso di colpa idiota

A casa dei miei la Bibbia della cucina è “il cucchiaio d’argento”, ora leggete con voce fantozziana, tomo degli anni ’60 già proveniente dagli anni 50 con foto rivisitate, dal peso di 7 chili, e considerato portatore della Verità in cucina.

Parte degli antipasti del natale è la “mousse di tonno”. Tutto è di una semplicità disaramante, persino per me. Fatto sta che da una decina di anni la devo fare io. Magicamente io so cucinare. Ma anche se 10 minuti prima ero li, presente, a cena, a tavola e mentre mi facevo che so, una frittata, mia madre mi diceva come fare, con mia somma gioia. Questa faccenda richiederebbe la costruzione della macchietta di personaggio che è mia madre. Se avete presente Moni Ovadia che racconta come sia fatta in generale la mama ebraica, con alcuni tratti davvero grotteschi, dovrei fare questo. Se ne avessi voglia. Sarebbe anche utile perché in realtà c’è da ridere. Continue reading →

La ricetta del giorno: pollo al forno

Ingredienti per me in persona.

Prendere una confezione di sovracosce di pollo in offerta.

Schiaffare il pollo in forno, salandolo in modo esagerato da una parte, perché mi andava di farlo, in particolare dalla parte senza la pelle.

Ad una certa estrarre il pollo.

Mangiare il pollo.

Oldani mi fai una sega a due mani. Anzi, coi piedi, come dice la mia amica.

Scaloppine al latte (ricetta per la luna)

19 anni fa vinsi una competizione, una “gara di scaloppine” in modo totalmente immeritato, con questa ricetta. Non si tratta di modestia: io avrei fatto vincere delle scaloppine che erano state fatte con tutti i sacri crismi del saper-fare. Il mio è ovviamente un trucco di’impatto che nasconde l’inabilità del cucinare a puntino un piatto semplice. Per cui per chiunque NON sappia cucinare: se volete imparare a fare BENE le scaloppine al “qualsaisi cosa” tranne questo, andate a leggere almeno un buon libro di cucina. Ah si, mica istruzioni dirette: no no, ricetta con considerazioni, sproloquio, prolisso e logorroico. Se no: GOOGLE.

Scaloppine al latte

Usate una padella antiaderente, larga, molto larga. Ma tipo? Tipo 30 cm. Più grande? Ma si, va benissimo. Basta che abbia il coperchio.

Ingredienti

Fettine per le scaloppine: chiedi al macellaio che sa tagliare la carne, oppure studia.
quante? Per quante persone? Ma quante vuoi. Io me ne mangio anche 3 da 120g come niente. Ma grosse quanto? Ma ti ho detto di chiedere al macellaio che sa. Non intendo uno che taglia e basta, ma uno che conosce i tagli della carne davvero, che la sa tagliare, in che verso, con che coltello, seguendo la nervatura eccetera. Quel macellaio li. Se no: studia, io non lo so.

Farina
sale
Olio d’oliva (avrei detto un tempo), una noce di burro
Olio di riso (direi oggi)
Latte intero (dipende da quanta carne vuoi: ma più di due litri non credo eh!) parmalat <– no marchette, è buono.

Se il tuo macellaio non “cura” la carne, batti la carne, lascia quanto grasso ti piace ma in teoria se lavori al ristorante il macellaio ti ha dato delle fettine che non vedono nervi e grasso che corre… se però sei a casa ti becchi gli scarti anche se sei il Conte; prima vanno da loro, poi vengono da noi. Così mi disse lo chef a Cortina quando lo vidi rimandare indietro il fornitore con la coda fra le gambe e un “quella te la mangi tu”. Quindi? Quindi se c’è TROPPO grasso per i tuoi gusti, ne togli un po’.

Infarinare le fettine: hop infarinare, poi appoggiare su piatto, come faceva la mì mamma. Magari lo fa ancora, che ne so. Se invece siete mastro-velocità infarina schiaffa infarina schiaffa infarina schiaffa (nella padella).

Padella su fuoco alto all’inizio, olio di riso (perché? perché l’olio di riso sa di burro in cottura! Secondo me, mica secondo tutti) giusto da non vedere più il cerchio del fondo antiaderente, ma niente lago. Schiaffare (delicatamente, dai) le fettine infarinate. Il tutto sfrigolerà per un po’, perchè in realtà si stanno letteralmente friggendo nell’olio. Se possibile adagiatele in modo che non si sovrappongano che mi da fastidio che si arriccino. Se si arricciano perché vi hanno venduto lammerda, fate dei taglietti ai lati. Se non vi importa che si arricciano godetevi i vostri arricciamenti.

Girare dopo 2 minuti. Girare di nuovo ma prina controllare che si stia adessononmivieneiltermine abbronzando, scurendo, crostolando insomma quando c’è un inizio di crosticina perché era a fuoco molto alto. Ora abbassate il fuoco al minimo, versate il latte in modo da ricoprire tutta la carne e che sia appena sotto la superficie. Dovrebbe presto sobbollire piano. Da quando sobbolle, lasciate il coperchio per 8-10 minuti. Poi togliete il coperchio. Lasciate cuocere a fuoco bassissimo in modo che il latte si consumi (o che si riduca) fino a quando non è più un liquido ma una crema.

A questo punto potete salare.

Prima avreste potuto aggiungere noce moscata. O anche pepe.

Fine. Viene tutta una cremetta. Fa gran scena ma in realtà fare le scaloppine normali come si deve è, per me, un’arte. E infatti il mio premio fu, lo ripeto, immeritato come cuoco. Era la ricetta, semmai, interessante. Se non fate come me che risco a bruciare PERSINO questa roba, dovreste avere un piatto gustoso, con la carne saporita e morbida, anche se non avete la minima voglia di starci attenti.

Moon giuro che una te la posso scrivere da manuale, ma è una gran palla per questo blog! 😀

Conchiglie alla CDC dello chef Stigh Hanzee

Lavoro. In questo momento sistemo testi per un sito, scrivo cacate per social media marketing, sistemo liberatorie di nudo fatte con lei e mi accerto che la modella non-di-nudo (lavoro vero) di oggi si ricordi; nel frattempo sistemo le foto di ieri sempre per cacate social; ma tutto questo avviene a casa mia. Quindi a 2 metri c’è la cucina. Ho messo a bollire le conchiglie (in alcuni posti le chiamano “gnocchetti”) di una marca di grande qualità, tipo 50 cent a pacco. Per ora non si sono dimostrate diverse dalla Garoffalo, sinceramente: ma può darsi che non capisca un cazzo, ovviamente.

foto a caso

Carboidrati a pranzo, con una piccola fonte di proteine. Verdure quanto vuoi, che servono solo a riempire la panza. Questo diceva la nutrizionista. Allora ok, facciamo 80g, pensavo di fare pasta fredda, boh, ora vedo. Ah lo speck di ieri. C’era tanto grasso… beh ok, idea: quando la pasta cucina e la scolo, metto un tot di speck sminuzzato, con tutto il suo grassetto, nella pentola calda, quella della pasta (per non sporcare altro, mica per genio) . Mh. Non abbastanza calda. Allora riattacco il fuoco… ok, il grassetto fa da condimento, così nonsgarro troppo, tic tic, lo smuovo… si scotta … si ok. Mh… Continue reading →

e insomma ho mangiato QUATTRO biscotti al burro

deliziosi.
239487 calorie. E io ne brucio circa 400 ogni volta che vado in palestra. Un ottimo bilancio. Erano deliziosi davvero e non mi pento e non mi dolgo del mio peccato, perché peccando ho meritato della delizia giù per il gargarozzo.
Ci starò un po’ di più ad eliminare la mia schifosità panzonica. Se rimango. Se vado, almeno ho goduto questi cazzo di biscotti.

Io e gli altri due stonzi eravamo andati a mangiare. Avevo mangiato giusto. Ho pure ribadito alla potenziale modellettacheviendallacampagna che “si, ok, non hai tempo, ma tu intanto contattami e senti e poi vediamo” e la cosa dovrebbe andare. Tutto positivo. Grigiamente positivo.

Poi però caffé altrove.

E nell’altrove… c’è sempre un dolcetto cazzo dibbudda. E li non ci andavo da tempo. Conosco il posto: sono raffinati, si sono ulteriormente raffinati, conosco il padrone da quando ci davamo dei cazzoni e continuiamo a farlo anche se lui ormai ha a che fare con la cremedellacaziodecreme… e so che non fa niente a caso. Quindi vale sempre la pena di assaggiare. Eh si. Buoni buoni buoni. Ma erano sostanzialmente quattro piccoli panetti di burro con una polverina di altro mescolata.

Favolosi.

Anche il caffé.

Vaffanculo.

il senso della misura

una capra che si nutre di immondizia

magna che è tuttobbono.

Butto giù un flusso di pensiero così, perché non mi viene meglio. E non credo che lo rimetterò in sesto…

di solito parlando di cibo
di solito con gente che proviene dalla guerra e dalla povertà
ma poi si mettono a dire quanto è buono questo e quello
non confondiamo il buono con il commestibile, perché quando iniziamo a dire che questo o quello è “buono” e ci mettiamo un aggettivo … allora iniziamo a dare un giudizio. E il giudizio di per sé è discutibile.
E allora perché ti metti a rompermi i coglioni?
Non siamo in guerra, non siamo in carestia, quindi è inutile che mi presenti una cosa che dovrebbe essere una prelibatezza e che tale non è. Diventa una prelibatezza, e io con te la riterrò tale, se NON HAI UN CAZZO. Allora diventa buono, perché non hai niente.
Come diceva Eddie Murphy un cracker non è una fetta di torta alla crema.
E’ chiaro che se hai FAME allora un cracker è delizioso. Pure un cracker quasi andato a male è delizioso.
Ma se io non bevo alcol, di nessun genere, è inutile che tu mi dica che sono viziato se non gradisco le tue ciliegie sotto spirito. Sarò viziato, ma semplicemente non bevo alcol. Poi voglio vedere se ti faccio assaggiare un po’ di cibo indiano quanto vien fuori l’essere viziati. Oppure un po’ di cibo non tradizionale, allora vediamo.

Per me il cibo è come una donna, non è che basta che respiri: tu ti sei tirato su tua moglie dicendo che non dovevi fare tanto il viziato? Era la prima che capitava? Cosa credi che ne pensi lei di questo? Che sei bravo perché non ti lamenti oppure che dato che tutto è buono, allora lei non vale un cazzo più o meno di qualsiasi altra? La tua superficialità rischia di offendere coloro ai quali hai dato del valore, perché non sei qualificato a farlo: non hai una scala di valori: tutto è buono, hai un palato di capra. Tutto vale. Tua moglie è sostituibile con un’altra. Non ha un sapore particolare, non è che quella di tuocuggino non sia buona, se non c’è altro bisogna mangiare. Eh si. Spera che sia una che pensa come te, perché non ci arriverebbe e quindi saresti salvo. Continue reading →

di dissenteria, di minestre e del troppo sale

Warning: QUESTO POST E’ PRAGMATICO e ALQUANTO PROSAICO.

Quando ogni 40 minuti scarico il meglio di me in raggi liquidi maleodoranti marroni e questo accade 8-9 volte in una notte, verso la 7a volta, con le gambe molli, strani pensieri ossessivi mi vengono per stanchezza :tipo “come si dice quella tal cosa in inglese?” … oppure “e pensare che 60 anni fa e pure oggi in molti posti, la gente muore così. Muore. Ci lascia le cuoia defecando.

Si caga via per sempre.

E’ orribile. Se volete … è poco stylish … perché non posso pensare alle ultime 7 modelle che vedo nelle pubblicità dei profumi a morirsela così, consunte sulla tazza. E sicuramente questa mezza comicità mi viene perché in effetti non so quanto male possa fare e che sintomi comporti a parte quelli provati da me medesimo (a proposito: se vi brucia il culo potete usare una pomatina di Acido Borico (Vasellina Borica) che non credo sia la stessa cosa indicata per quando volete fare sesso anale lubrificato con qualcuna/o… semplicemente tra un bidét e l’altro spalm-spalm, che la volta dopo rischiate meno di sentire dei dolori brucianti) … quindi ci permettiamo ancora di scherzarci su; ma ricordiamocelo : la gente muore di dissenteria e in passato moriva di brutto. Continue reading →