donne acide, fanculo e addio

dovevi leggermi nella mente: sei una merda.

Ho deciso che questa battaglia, per me,  non deve esistere proprio: la battaglia la vedo ingaggiare dal solo sesso femminile e ad ogni ondata, ad ogni lamentela pubblica, ad ogni battibecco impudico, ad ogni violento pettegolezzo del pollaio sento che l’odio nel mondo aumenta a dismisura… mi chiedo perché la gente faccia i figli se poi li senti dire certe cose, perché uomini e donne continuino a volersi confrontare se poi sento trasudare disprezzo, derisione, acido, critica-e-basta, sarcasmo e assolutismo, talvolta mascherato da sedicente femminismo.

Le stesse cose dette da alcune di queste signore, da un uomo ad un altro uomo invece prenderebbero il nome che devono prendere: ingiustizia, pigrizia, scaricabarile, incomunicabilità e “la pensiamo diversamente, discorso chiuso”.

E invece diventa “lui” o “voi uomini” eccetera. Se poi mi arrivate a parlare del femminicidio non ci stiamo capendo. Sto palando comunque di persone civili, ancora in grado di pensare (qui ci’è spazio per una battuta acida: prego, accomodatevi).

E allora chiediamoci come mai tanti maschi vadano a puttane.*

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niente da fare, mi prende il panico di giorno

sto un filino malealti e bassi è dir poco. Tre ore fa ero uno… ora sono un altro.

lasciato a me stesso, in completa solitudine, ecco che mi prende il terrore. Ho un buon lavoro (una attività, dato che produrrebbe denaro solo in mesi e mesi, SE LO FINISSI) da terminare e mi sembra che faccia tutto schifo e che non ci siano prospettive … e invece di mettermi li di buzzo buono e finirlo, sto a pensare a questo. Che il mestiere che mi interessa non riuscirò a farlo e che mi toccherà comunque tornare a mangiare merda, sempre che ce ne sia rimasta, dato che c’è la crisi… e chi ha detto mai che vorranno un cojone come me di nuovo in quel mondo standard che sta crollando e per il quale non sento di avere più alcun genere di preparazione?

Mi sento inadeguato in ogni cosa. Non all’altezza di qualsiasi cosa. Ad un certo punto della giornata cala il nero, senza appello, senza pietà. E che fatica starmi dietro ragazzi… anche chi mi è un po’ amico ha bel belli i cazzi suoi da seguire, senza dire a me per la 100ma volta qualcosa per aiutarmi.  Continue reading →