![scavare buche per poi riempirle](https://i0.wp.com/speed.musph.ac.ug/wp-content/uploads/2015/05/busy-work.jpg)
dig and fill
Esistono in Italia, ormai da tempo, delle persone che si occupano di far emigrare gli Italiani che guadagnano dei soldi, per non farglieli buttare via.
Ne avevo sentito parlare perché per la maggior parte si tratta di anziani, pensionati che in Italia sarebbero dei poveracci, che però in altri paesi possono far valere la propria pensione come dei ricchi signori: cosa che sono, cristodiddio, perchè hanno lavorato tutta la vita. Di queste persone potete sicuramente trovare mete, vademecum, destinazioni, consigli e servizio di consulenza: lo hanno fatto per primi, poi per gli amici più cari, poi lo hanno fatto per lavoro. Gente che se ne va alle Canarie, altri in Lettonia e così via. Non vi voglio parlare di questi.
Chi fa microstock in Italia si trova, secondo alcuni, non in un buco normativo, bensì in un’eccezione speciale dedicata agli autori (ed ai fotografi in quanto autori), ovverosia chi vive di royalties. Secondo altri tale buco normativo NON si applica al microstock, visto che la risoluzione 94/E del 1997 dice esplicitamente “riaffermando invece la piena imponibilita’ quando puo’ ragionevolmente presumersi che la suddetta difficolta’ non sussista, come appunto per i diritti di autore sulle opere di ingegneria e sulla produzione cinematografica, nonche’ per i diritti d’autore relativi ad opere di ogni genere utilizzate da imprese a fini di pubblicita’ commerciale.”. Che mi pare abbastanza chiaro. Continue reading →