If you love somebody, set them free (26ma puntata)

Soffriva sempre. Per lei ero uno stronzo, ma non poteva fare a meno di me, di vedermi di nuovo, di tornare da me, straziata.

L’amore col dramma lo conosco, può piacere, si tira più lungo, si sente tanto. Ma si soffre anche. Io ho votato la mia vita alla pace: il mio cambiamento non è solo di parole, cerco la pace, la serenità, l’armonia (non fate ohmm stronzi) con tutto me stesso. Perché sono andato fuori di testa, se seguite questo blog lo sapete. Ho sofferto e ora io voglio rapporti ottimi. Non voglio che i rapporti con la gente mi facciano soffrire.

Ma dal canto mio di certo non voglio essere fonte volontaria, consapevole, di sofferenza per qualcuno.

Per cui realizzato che per lei ero un amore tossico, una droga, una malattia le ho proposto lontano dagli occhi, lontano dal cuore: non ce la fai a dirmi addio, ok. Io non ho motivi miei per dirtelo: io ti voglio, per me sei un regalo del cielo. Ma io per te sono una maledizione: se li vuoi mettere sui piatti della bilancia i motivi per stare con me non li trovi neanche se li cerchi per tutta la giornata, mentre i motivi per sentirti offesa, insultata, in disaccordo rabbioso, gelosa con ragione, sminuita nel tuo dolore e quanto altro di brutto possa fare un uomo senza essere attivamente violento fisicamente o psicologicamente … queste cose in me le trovi. Dunque… perché? So che quando ami uno non sai perché. Mi stava bene, benissimo, che stessi con me perché io sono io. Non perché ti servisse qualcosa. Ma se cerchiamo cosa ti faccio di male lo troviamo, mentre cosa ti faccio di bene no. Continue reading →

Perché il 9/11 hanno attaccato gli USA invece di Ratko Mladic ?

immagine raffigurante tortura di qualche santo nel passato

Quando uno decide che può sterminare la gente non riesco bene a figurarmi la “rieducazione”

Leggo che questo simpatico signore Ratko Mladic senza andare tanto per il sottile può essere considerato direttamente responsabile di decine dimigliaia di morti musulmani. Ebbene, se i mandanti dell’11 settembre sono (a prescindere da qualsiasi aggettivo) musulmani, non avrebbe avuto più senso mirare a questo qui, piuttosto che al simbolo del Capitalismo?

Dico, tanto per ragionarci su, se per caso ce l’ho con un criminale della finanza che rovina 20000 famiglie, d’accordo. Ma se qui, di fronte a me, ho uno col coltello in mano ancora sanguinante, diamoci una priorità, no?

Boh, io questi terroristi non li capisco. (<– prego, questa frase va letta con la voce del tipo magro alla panchina di Ale e Franz) Continue reading →

John Howard Musulmani Islam BUFALA

Sta ricominciando a girare, mescolata ad altri contenuti più o meno veri, più o meno simpatici, più o meno condivisibili, la vecchia bufala sul discorso che avrebbe tenuto il primo ministro Australiano John howard ai musulmani, che in realtà è una lettera scritta da un qualsiasi cittadino americano (non è il primo ministro di nulla e non è nemmeno un politico, ma un tizio qualsiasi che dice la sua) ad un giornale americano (quindi non è rivolto ufficialmente da nessun governo a nessun popolo a nessuna categoria) verso il 2001 con il sentimento che ci si può immaginare dopo l’11 settembre.

Leggete il debunking di Paolo Attivissimo sull’argomento, qui:

http://attivissimo.blogspot.it/2010/02/antibufala-il-discorso-del-primo.html