te li cucina tua madre

Qualche settimana fa mi suona il campanello la vicina, la sig.a S. , che dopo 6 anni ad ignorare i suoi tentativi di fare l’impocciona sia in modalità input che in modalità output , da un paio ha iniziato ad essere una vicina che per qualche motivo mi (ci) apprezza. E’ del mio pianerottolo. La sua parte sarebbe tutta in dialetto.

Apro: “si?”
– ti piacciono i chiodini? sono andata a funghi e me ne sono avanzati e se li vuoi aqwdeqiwudhaisuhdaisudhaisduh
– er… si, mi piacciono ma… in effetti non sono il massimo a curarli* …
– Beh ma te li cucina tua madre, no?

attimo di sbigottimento

– Signora S., ho 44 anni e non vivo con mia madre da almeno la metà, che io ricordi. Mangio quello che cucina quando vado a casa sua.
– ah, si? Beh magari te li cucina B …
– viviamo solo assieme, non è la mia serva
– e allora…
– io so cucinare signora, solo che a prepararli non sono proprio bravo per niente
– ma se li curo io e te li porto sbollentati li mangi?
– ma figuriamoci, certo! anzi, non le chiedo sicuramente di far
– allora te li porto

passano 20 minuti
Mi porta un piatto di funghi con condimento base, puliti, sistemati, cucinati quel che basta per essere ingeriti.
La ringrazio calorosamente.
Giusto il tempo di chiudere la porta.
Piano-inclinato piatto-gola: GLOM, GLMGNMGGGNNN, BURP!!!!

Cazzo che buoni. E in teoria avrei dovuto metterli in padella e fare… ma fare cosa? erano già buonissimi!!!!!!!!

Tsk, te li cucina tua madre.
Io so cucinare.

Ma ha cucinato lei, Signora 😀 Grazie!!!!!! 😀

*curare i funghi, da queste parti (non so altrove) significa ripulirli grossolanamente dalla terra, poi finemente e poi lavarli diverse volte a freddo o a bagno, quindi ripulirli da parti di scarto fino a renderli pronti ad essere cucinati e mangiati per intero.

Se hai verificato che quello che scriverai è vero, che è qualcosa di buono sull'argomento ed è utile che io lo sappia, ma soprattutto SE SAI USARE LA PUNTEGGIATURA, dimmi: