credibilità / è mangiarsi un panino con dentro un

Mi avevano raccontato, da piccolo, che l’atteggiamento dei Mongoli, rispetto ai traditori che chiedevano asilo presso di loro, fosse di non fidarsi mai perché ovviamente, dicevano, se hai tradito il tuo stesso popolo come potrai essere fedele al nostro?

La modella XULFRANIZA mi dice che ha lasciato ASHTRULFIO, con cui si trovava bene, ma che è stato lontano per tanto tempo e lei aveva bisogno di cazzo, quindi è andata con GIANFULDERìCO, il quale (stronzo coglione! e ha  persino dovuto bere, inoltre, codardo!) ha dovuto dire quel che era accaduto ad ASHTRULFIO che ha lasciato quindi XULFRANIZA, oltre a ricoprirla d’ignominia persino con i di lei parenti tutti. Ella quindi si è …  messa assieme a GIANFULDERICO. Costui, dice, visto l’accaduto aveva la  sindrome che lei ripetesse la cosa anche con lui! 

E come mai avrà potuto sospettare GIANFULDERICO della integerrima XULFRANIZA che  con lui stesso ha tradito l’assente ASHTRULFIO per il gianfuldérico pene e non già per dei subìti oltraggi. Giammai! Ella mi dice che con ASHTRULFIO si trovava bene! Ma non con l’assenza del suo pene. Che comunque era attaccato a lui, non c’era, lavorava altrove. L’assenza del penieno amor le fu fatale.

E quindi.

Lo ha lasciato. XULFRANIZA ha lasciato GIANFULDERICO che comunque arrivava a casa, pompino, dormire e poi scroccava pure, con tutti i soldi che prendeva. Ed era geloso come un geloso. E le triturava la minchia se arrivava 6 minuti in ritardo. Eccetera. Evidentemente la minchia-tanta non bastò, ed ella lo lasciò.

Quando le ho chiesto se per caso aveva la pallina per la bocca (questa), ha guardato da qualche parte con gli occhioni di una bambina a cui chiedi se ha mangiato lei l’ultima caramella e ha detto “nooooooooooooooooooooooooOOOOooooooooooooOoooooooooooooooooooo”.

Quando le ho detto, per una certa posa che stava facendo, che l’avrei vista molto bene legata, ha guardato in giro per i muri, con tutta evidenza, cercando.

Ecco, questa è una cosa che non avevo previsto: mettere delle asole di fissaggio per bondage o Shibari (Kimbaku) in studio. Che razza di professionista scarso sono? E’ OVVIO che possono servire delle funi per appendere le modelle, no? Come posso non averci pensato, razza di negligente? Ora ovviamente mi dovrò fare la tinta alla barba: blu.

fuga per la salvezza, codardìa, caos (51ma puntata)

Cronaca di una parabola di delirio. Il pomeriggio ha preso una piega brutta. Forse uno squilibrio con gli psicofarmaci, forse il tempo grigio per metà giornata. Ma qualcosa prendeva male. A pranzo lei ha chiesto dai dai dai vediamoci pranziamo. Si annoia, penso. Chemmefrega, ok, pranzo in compagnia. Aveva rifatto l’assicurazione, poi sarebbe andata a prendere l’auto. Prossima settimana deve posare, quindi mi premuro di ricordarle alcune cose e osservo che ha una pletora di brufolazzi sulla guancia e lei mi dice che si possono eliminare con la “pulizia del viso” … ma non mi risulta. Solo che non sono un estetista (come non lo è lei del resto) e quindi boh, sentiamo, dico, subito, andiamo da K che lo sa. Ci andiamo. Non era vero e comunque richiede giorni. Non ci stiamo dentro. Hey ma ormai è ora di prendere l’auto mi accompagni? Sono di strada. No problem. Le faccio benza, prende la sua macchinetta, ciao. Giorni fa mi aveva rivelato di aver fatto sesso col suo bisonte in un modo che io adoro, ma la conformazione del cazzo è differente, con lui bla e bla. Sono colpi che io incasso, ma ci metto un po’. Razionalmente si fa presto a ricordarsi che come non si diventa alti così il cazzo che hai ti tieni. Ma per chi non ha autostima la fatica è più grande. E ricordiamoci: non sono un computer, non sono un angelo del signore, sono un essere umano, un discendente dalla scimmia. Ci metto un po’. Ma mi passa. I mille segni che la ragazza che amavo è estremamente – e forse solo – superficiale si fanno sentire sempre più. Io queste cose le adoro, ma non voglio solo quello. E non la disprezzo. Ora verrà, il dunque. Continue reading →