Maschilismo/patriarcato VERO. #1289371

Come, per fortuna, Alessandro Masala “Shy” di Breakin Italy recentemente non manca di ricordare, cose come le desinenze delle parole, lo schwa, il liquid gender ed altre amenità sono infinitamente lontane dai problemi attualmente sul terreno, nel cosiddetto, appunto, “paese reale”. Quello di quando (cit) vai dal macellaio.

Mio padre è vivo. Mia madre è viva. Quello che io vi racconto ORA era vero e vissuto da quando ho coscienza e capacità di osservazione: sono un maschio bianco etero cisgender nato negli anni ’70, loro sono nati negli anni ’30.

Oggi sono vecchi.

Mio padre è semplicemente, mediamente, un prodotto standard del maschilismo tradizionale, non particolarmente conservatore per i tempi, ma entro i margini. Mia madre anche: ma mia madre è stata dentro il mondo che cambiava: le sue amiche avevano fatto scelte diverse; non tutte certo, ma era possibile: era proprio lì che le cose stavano iniziando a cambiare. Non si tratta di victim blaming, ma di corresponsabilità.

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regressione: la 194

perché l'hai fatto nascere se sapevi che non avrebbe potuto mangiare?

perché l’hai fatto nascere se sapevi che non avrebbe potuto mangiare?

Non ho in questo momento la forza di spendere parole a sufficienza contro degli slogan classici di chi difende la vita “in sé” e non invece la vita con la prospettiva di poter essere vissuta in un determinato modo … o nel rispetto di chi è vivo, che non venga oppresso, che possa vivere una vita di qualità, che sia felice, che non sia avversato dai propri simili come “concorrenti” nelal sopravvivenza. Continue reading →