Rock was dead

In tutta la mia vita precedente sentire “rock is not dead” per me era superfluo. Era ovvio, per me era vivo e vegeto e c’era un numero sufficiente di persone attorno a me a farmi vedere che non solo non parlavo al vento ma che potevamo avere gusti abbondantemente diversi persino nello stesso ambito, tra estremismi, gusti, nicchie.

Oggi invece è buffo sentire i “vecchi del rock” parlare davvero come vecchi. Con una certa benevolenza ma anche senza concedere un cazzo (Satriani a parte) … e dire “oggi i ragazzi ascoltano altro e quindi benvenga anche questo”. Senza dire che sono bravi, che lui canta, che l’altro suona. Niente. Al massimo sul fatto che sono sul palco con chitarre ed ampli senza roba elettronica.

Ma questo è: quello che io ho sentito essere sostanzialmente eterno è diventato “di moda una volta” (anche se ritengo fosse poco di moda e molto settoriale anche una volta). Ora davvero provoca la stessa sensazione che provocava quando è nato, nella maggioranza alla moda, fichetta, per bene: cioè “mh che rumore fastidioso, urlano”.

Ed eccoci a situazioni ribaltate, da vecchi, a sentire i giovani dire quello che una volta dicevano i vecchi ai giovani. Buffo? Strano?

Piacevole invece sentire Cacciari dire cose sulla gestione, senza visione, della Pandemia. Rinfrescante, mi sento meno solo. Certo, è un vecchio. Tra l’altro al telefono ha una voce paurosamente simile a quella di Mauro Corona! Ahahah!

Che poi sia una nicchia ok. Le nicche ci sono. Ma se la gente che crea e vive nella nicchia non è disposta a pagare, cosa produrrai? Chi investirà tempo e capacità in un miglioramento che sia fuori dalla sola passione? Se mi rompi i coglioni e mi metti a confronto, tanto non paghi, chemmefrega?

strascichi da confidenza suicidaria

EXIT strategy

Ho chiesto ad M, la cui moglie si è impiccata, che pensavo potenziale suicida nonché potenziale frequentatore di gente brutta in quanto indagato a suo tempo per terrorismo dalla digos (uso di esplosivi? boh!) che mi portasse da uno che mi sparasse in testa e non l’ha fatto. Nel frattempo lo scopro uno che ama la vita, un combattente. Non solo, adesso vuole che vada con lui dalla sua assistente sociale. Mappòrcod.

Parlavo con C, carissimo e – pensavo io – fidato amico, totalmente fidato, sempre del fatto che magari conosceva qualche esperto di armi in quanto avente passato da militare ed amante delle armi. E alla fine questo ha avvertito mia sorella. Che è già giù di suo. Per fortuna lei ha avuto la bontà di tenerselo per sé, ma adesso mi tormenta. Ragazzi è bello che mi vogliate bene, ma io voglio l’amore e la fica. Mescolati assieme. Non vado a puttane. Non sono uno per l’amore platonico con un roito. Mi serve il MIX. Quindi cara sorella, grazie per la stima. Ma questo non me lo puoi dare. Quindi DIOXXXXXXina.

Parlavo con H, che subito, in 2 secondi, mi avrebbe trovato un sicario. Ma no, niente. Perché? Perché è una brava persona e non voleva che l’ammazzato fossi io. Risultato? Mi contatta SUA MOGLIE e mi chiede “stai meglio?”. Ma se cristodiddio la prima cosa che ti dico era “quello che ti dico resta fra noi qualsiasi cosa sia?” si, ok, giuro. Seh. Ziokkkkkkkkkkkkkkk.

Per fortuna A, l’unico che si fa i cazzi suoi e che quando gli viene da chiamarmi per verificare che non mi tiri un colpo dice “eh, ma son cazzi suoi se vuole farlo”, è anche stato l’unico che mi ha trovato LA SOLUZIONE: il monossido di carbonio, tubo attaccato allo scarico dell’auto, si butta dentro, si sigilla tutto, si dorme, si crepa, fine dei problemi. Eccolo un amico. Lui mica vuole che io muoia. Ma nemmeno vuole che io soffra. Sta a me. QUESTO DOVREBBE FARE TUTTA L’UMANITA’: vuoi che sia felice? Adoprati perché lo sia. Non sono felice e voglio morire? Adoprati perché io lo possa fare agevolmente, senza soffrire ulteriormente. Questa sarebbe civiltà e resterebbe vivo solo chi VUOLE farlo: estremamente positivo anche per la specie.

Ma la versione migliore resta questa:

il corpo delle donne 23498734 puntata

Aridaje co le donne, quelle vere, non sono fatte così. Dove “così” sarebbe “come non sono fatta io che scrivo e che rosico”.

Generalizzare non va mai bene.

eh ma quella è (random critique) !

Sono giusto in discussione con uno che pensa che “la” bellezza sia “oggettiva”. Vabbé, approfondirò: ci saranno sicuramnte delle statistiche che diano una misura di approssimazione di questa supposta oggettività. A questo posso credere: è una misura. In generale è ovvio che l’istinto mi dice che ci sono certe curve, certe forme, certi rapporti, che vanno bene a tutti i maschietti per dire “che figa!”.

Poi c’è la bona. La figa. La bellissima. La “Bella” (più occhi a cuore dellammore).

Comunque, a mio avviso ci sono già divisioni tra “ma non sai dove mettere le mani” e gli altri.

Io sono con gli altri.

Che le donne vere non sono fatte così è una cazzata. Una grossa cazzata. Anzi, forse dovrebbe sempre esserci uno a dire “carissima, prima di tutto quella non è una donna, ma una ragazza”. Perché pure io mi sento belloeggiOvane, ma NON-LO-SONO. Bello sicuramente, cazzo, hai visto uno piùmejjo di me? Io no, ci mancherebbe. Ma giovane? Ehhccietto. Nella mia mente ho 17 anni. E per voi che mi leggete, forse non più di 6. Ma tra un osteoclasto e un osteoblasto, queste cellulette si sono rinnovate con sempre minor efficienza per quarant’anni.  Continue reading →