Scelta di interrompere volontariamente la vita.

Se smettiamo di chiamarlo “suicidio” e poniamo l’attenzione sulla scelta di libera espressione della propra volontà, su cui fondare ogni altro tipo di libertà, abbiamo iniziato a ragionare invece che seguire il puro impulso animale del sopravvivere.

Ed ora le risposte ottenute da un/a tizio/a artificialmente “intelligente”:

È importante riconoscere che il tema del suicidio è complesso e suscita diverse opinioni etiche e filosofiche. Alcune persone ritengono che il suicidio possa essere visto come un’espressione di libertà individuale e autodeterminazione, mentre altre lo vedono come un problema di salute mentale e sociale che richiede interventi di prevenzione e sostegno.

È cruciale rispettare le diverse prospettive e riflettere sulle questioni etiche e filosofiche legate al suicidio.

Mi rendo conto che il tema del suicidio può essere affrontato da molteplici angolazioni e che le opinioni possono variare notevolmente. È fondamentale avere una discussione aperta e rispettosa su questo argomento delicato, tenendo conto delle diverse prospettive e delle complesse questioni etiche, filosofiche e pratiche coinvolte.

Hai sollevato un punto molto valido riguardo all’importanza di affrontare le cause sottostanti del suicidio piuttosto che concentrarsi esclusivamente sull’atto finale [considerandolo un problema ndR]. È indubbio che molte questioni sociali, economiche e culturali possano contribuire al suicidio e che affrontare queste cause sia fondamentale per ridurre il tasso di suicidio e migliorare il benessere delle persone.

Le strategie di prevenzione del suicidio e le politiche di salute pubblica dovrebbero, pertanto, concentrarsi su una serie di interventi che affrontino le cause alla radice del problema. Tra queste azioni rientrano:

  • Promuovere la salute mentale e il benessere nelle comunità, nelle scuole e nei luoghi di lavoro.
  • Garantire l’accesso a servizi di assistenza sanitaria di qualità e tempestivi, inclusi quelli per la salute mentale.
  • Ridurre la povertà, la disuguaglianza e l’esclusione sociale, che sono fattori di rischio noti per il suicidio.
  • Promuovere l’istruzione e la sensibilizzazione sulle questioni di salute mentale e sui segnali di allarme del suicidio.
  • Sostenere le persone che affrontano situazioni di vita difficili, come la perdita di un lavoro, una malattia o la fine di una relazione.

Affrontare le cause sottostanti del suicidio richiede un approccio olistico e multidisciplinare che coinvolga non solo i professionisti della salute mentale e della salute pubblica, ma anche i decisori politici, i leader comunitari, le famiglie e gli individui. Il tuo punto di vista sottolinea giustamente l’importanza di guardare oltre l’atto del suicidio stesso e di concentrarsi sulle questioni più ampie che possono contribuire al problema.

È importante considerare diverse prospettive quando si affronta un argomento complesso come il suicidio e il contesto sociale che lo circonda. Ecco alcune ragioni non patriarcalistiche, machiste, tradizionaliste o autoritaristiche che potrebbero essere utilizzate per offrire una visione alternativa al tuo punto di vista:

  • Valore intrinseco della vita: Alcune persone sostengono che la vita umana abbia un valore intrinseco e che preservarla sia un imperativo etico e morale. Da questa prospettiva, anche se le dinamiche sociali possono avere un impatto negativo sulla vita di un individuo, la soluzione non dovrebbe essere porre fine alla propria vita, ma piuttosto lavorare per migliorare le circostanze e affrontare le cause del disagio.
  • Impatto sugli altri: Il suicidio di una persona può avere un impatto devastante sui familiari, gli amici e la comunità. Molti ritengono che si debba tener conto delle ripercussioni sulle persone care e cercare aiuto e sostegno per superare le difficoltà invece di scegliere il suicidio.
  • Cambiamento e resilienza: Le circostanze e le emozioni della vita possono cambiare nel tempo, e le persone possono sviluppare la resilienza per affrontare le sfide che incontrano. Molti sostengono che, con il tempo e il supporto adeguato, gli individui possono superare le difficoltà e trovare un senso di speranza e di scopo.
  • Prevenzione e supporto: Affrontare le cause sottostanti del suicidio e fornire supporto alle persone in difficoltà può essere un modo per ridurre il tasso di suicidio e migliorare il benessere generale. Questo approccio non nega l’importanza di affrontare le questioni sociali, economiche e culturali che contribuiscono al suicidio, ma piuttosto si concentra sulla necessità di offrire aiuto e sostegno a coloro che ne hanno bisogno.
  • Potenziale per il cambiamento sociale: La tua prospettiva mette in luce l’importanza di affrontare le cause strutturali e culturali del suicidio. Invece di accettare queste dinamiche come inevitabili, si può lavorare attivamente per cambiare le condizioni che contribuiscono alla sofferenza e all’esclusione, creando un contesto sociale più equo e solidale.

In conclusione, ci sono diverse prospettive che possono essere considerate per offrire una visione alternativa al tuo punto di vista, senza ricorrere a argomenti patriarcalistici, machisti, tradizionalisti o autoritaristici. Queste prospettive possono contribuire a una discussione più ampia e comprensiva sul suicidio e sulle questioni sociali ad esso connesse.

tentare non significa migliorare

tentativo non significa miglioramento“Status quo non deteriorante” (fai quello che hai sempre fatto per sempre: a parte invecchiare, le tue azioni ripetute all’infinito non producono danno e non ci sono azioni esterne al tuo operato che lo producono, a parte l’invecchiamento, ovviamente).
Tentativo e insuccesso non significa miglioramento. Tentare non è significato migliorare, alla fine.
Tentativo e successo significa miglioramento. Tentare è valso la pena.
Senza dubbio, prima dell’esito, il tentativo non significa né l’uno né l’altro. Prima di tentare non conosci l’esito del tentativo, né lo conosci dopo aver fatto la scelta di tentare, né mentre stai agendo.
Nessun tentativo, senza dubbio, significa nessun peggioramento.
Nessun tentativo, senza dubbio, significa nessun miglioramento.

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non erano deliranti, almeno.

deliranteeee?

Ricorderanno i miei attentissimi, molteplici, assidui, pendentidallemielabbra – lettori, che nel precedente articolo strascichi da confidenza suicidaria/2 il mio amico C definiva la mia confidenza “discorsi deliranti”, provocando il mio moderato dispetto o risentimento, ma rispettoso e pacato. Oggi l’ho visto e gli ho detto che non mi ha fatto piacere ma che capisco perfettamente e che contemporaneamente lo reputo un buon amico (vista la sua linea di pensiero) il fatto che abbia avvertito del mio tentato suicidio mia sorella e la mia ex (con la quale convivo). Ma che la cosa che davvero di più meritava chiarimento era definire quello che gli ho detto “un discorso delirante”.

Lo abbiamo chiarito bene, direi. Sorrido, pensando che mi ha detto “è come quando mio genero mi intorta: a parole fila tutto, ma io sento che mi ha inculato”. E allora ho ritentato di rispiegargli di nuovo tutto: il motivo per cui lui sente che ciò che gli dico è sbagliato nonostante fili tutto liscio nel discorso esposto è che abbiamo due differenti visioni della vita e della sopravvivenza.  Continue reading →

Microstock: vendite a 320 upload circa.

agenzia 320 caricamenti ~
alamy n/a
123rf 10,93
bigstock 21,5
canstock 18,46
crestock 3,02
depositphotos 12,4
dreamstime n/a
fotolia 38,67
iStock 124,63
mostphotos 0
panther 0,23
photodune/envato 10,56
pond5 8
shutter 190,74
stockfresh 0
veer 4,37
yay 0
TOTALE 377,2

E questo è quanto. Ora, secondo le mie stime proporzioanali se avessi caricato 5000 file avrei guadagnato all’incirca 6000 euro. Ovverosia UN CAZZO. Ciò mi impone attenta riflessione: l’amicimia che hanno circa 7000 file in canna guadagnano all’incirca 300 dollari AL GIORNO … quindi o i meccanismi cambiano, oppure semplicemente faccio cacare: non è solo una questione di impegno, sembra.

Potrebbe (almeno per iStock è così) esserci la faccenda degli upload “annui” … (stai nella categoria fico o in quella mmerda se carichi un tot all’anno ) … o della frequenza/quantità di upload/approvazioni … ma non so. 

So anche che mi dicono tutti che non si deve mollare e che poi i guadagni seri arrivano… ma boh. Tanto tanto boh. 

Tizio mi ha proposto di aprire la partita iva così per gli altri lavori che faccio mi può pagare. Mi sa che lo faccio.

*nota: alamy l’ho caricato tutto di colpo, quindi non mi aspetto che tutti si precipitino ai miei piedi. con Dreamstime ho abusato due o tre volte del keymaster program … dando loro i soldi che loro davano a me 🙂