Censura da marketplace 2020-2021

Piccolo drogato. Di? PC. Di accesso ad internet, di uso di questo mezzo informatico. Di scrittura, maneggiamento immagini, accesso alle informazioni. Ben prima di qualsiasi millennial la mia vita è stata connessa, come nei romanzi cyberpunk degli anni ’80. Il pc che uso per lavorare è sotto i ferri. Non posso fare lavori fotografici o video, né lavorare sui nudi. Per fortuna Prime Video mi ha sparato fuori la quarta stagione di Mr.Robot. Paranoica come sempre, ma me gusta.

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dell’anonimato su internet 20130703

nome e cognomeQuesto post parte da un commento ad un precedente post. Ma era talmente ciccioso che relegarlo al commento non sarebbe stato adeguato. La mia risposta è molto, molto lunga.

 “Mi interessa sapere davvero qualcosa della biografia di un autore, di un musicista, di un cantante o di un pittore? Non mi interessa di più ciò che ha da dirmi?”

Le due cose sono inestricabili, secondo me. Anche se non so nulla della biografia di un autore musicista etcetc, la sua opera in qualche modo mi parla di lui. E io la amo non solo perché è un oggetto astratto e fungibile estrapolato da ogni contesto e messo lì per me come se non avesse radici, ma perché è gravido della necessità dell’artista di condividere col resto dell’umanità quello che aveva dentro, di partorirlo. E’ gravido della generosità, della rabbia, del dolore o della gioia, e comunque, dell’affettività di un essere umano.

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