amore a tavolino

Circa 20 anni fa mi misi assieme a B.

Mi vedevo con S e con lei. Non c’era niente di definito, niente di scritto. Credo entrambe lo sapessero, ma nessuno era tenuto a nulla con nessuno. Vedevo S perché per me era la passione, sentivo di volerla scopare, che mi pigliava a livello animale, che se un culo si girava era il suo a dover essere annusato e seguito da questo animale. Era gatta, era interessante, era affascinante, era una professionista nella grafica e noi tutti ci si era incontrati ad un corso di fumetto, che io frequentavo in veste di “accompagnatore di maestro travestito da alunno così io sbafo e il maestro ha compagnia gradita”. Nessuno lo sapeva questo. Ridevamo molto ma la tensione era abbastanza chiara: me la volevo assolutamente fare: e lei lo sapeva. Alla fin fine non le dispiaceva. Aveva 4 anni più di me.

Vedevo B perché pian piano si era sviluppata una simpatia, lei rideva alle mie battute, anche lei, ma diciamo che si notava di più. Era vistosamente più interessata. E per non so quale cazzo di motivo (cazzo domani glielo chiedo! Come diavolo abbiamo fatto?) abbiamo finito per uscire assieme. Lei mi ha accompagnato a comprare un biglietto a Verona (ora che ci penso… anche a lei ho chiesto di accompagnarmi in un viaggio e ci siamo conosciuti meglio) se non erro per Whitney Houston o per Mariah Carey al quale sarei andato con, credo, la mia cantante del tempo. Abbiamo scoperto che avevamo un casino di cose in comune: ridevamo tantissimo. Ci piacevano tantisime cose, credevo io, lo sentivo io, persino ora mi pare assurdo che invece non fosse vero come sembrava allora. Avevamo un modo affine di pensare e sentire le cose: eravamo pressoché d0accordo su tutto. Eravamo golosi, mangioni, ci piacevano tante cose nella musica o nei fumetti o nel cinema. Aveva 4 anni più di me. Continue reading →