avviso di possibile scomparsa per percosse

😀 Il ragazzo di una modella mi ha fatto una velata minaccia. Non velatissima. Piuttosto diretta.

La sequenza, su messenger, dopo che ha fatto pressioni per venire a posare anche lui (alquanto strano, di solito i maschi si fanno pregare, da chiunque, anche dalla ragazza):

tizio– ah si, io ho un tatuaggio e delle cicatrici, ma niente di turpe
CG– l’altro ovviamente è morto
tizio– ci ha provato con la ragazza sbagliata

Così, d’amblé. Quindi direi che vi sto preannunciando che uno stressato ingegnere portatore di testosterone con ragazza molto molto fica che posa nuda da un tizio che lui non ha ancora potuto minacciare ha deciso che deve marcare il territorio e rimarcare di chi sia la proprietà. Ho avvertito la tizia. Ha risposto “ossignur”. Le ho chiesto di non dirgli niente. Io stesso non ho detto niente, solo una faccina e fatto finta di niente. Continue reading →

UAI, PERCHE’ in bici contromano?

Questo post contiene del FASTIDIO.
ma non del pessimismo.

Questi grossi e pesanti mezzi metallici hanno uno spazio dedicato che si chiama strada. Le piccole personcine, fragili, schiantandosi contro questi giganti si fanno del male.

Allora perché, non lo ripeterò mai abbastanza, nonna, nonno, carissimi anziani che ci avete insegnato dovecccazzodiovevamocamminaredapiccoli adesso vi ostinate a: 1) attraversare a cazzo, all’improvviso, dove vi capita, BUM, anziano in mezzo alla strada a velocità anziano; 2) a camminare A FIANCO al marciapiede, ma DENTRO la strada, dove camminano le auto, grosse, metalliche, veloci, che schiacciano i vecchietti? E possibilmente, per fare la top-performance contromano, magari a circa 60 cm dal marciapiede summenzionato? Io non lo so! 😦 Nonna! Tu sei morta, ok. Ma lo so, lo facevi anche tu. Perché?! Non te l’ho mai chiesto quando eri viva. Perchéccazzo lo fate? Io ho visto che persino i disabili funzionali, quelli in carrozzina, CI SALGONO sul marciapiede. Quindi non è un problema di impraticabilità, di barriere architettoniche. E la cosa pazzesca è che dove sto io di fianco al marciapiede c’è un corrimano, quasi dappertutto, mentre in mezzo alla strada le gambette malferme devono fare equilibrismo sul filo contando solo su sé stessi. Con paura e poca destrezza. Nonna, me lo ricordo: guardare a destra e sinistra, destra e sinistra prima di passare! No! Aspetta! Non vedichec’èlamacchina. Mi sembra di sentirli, dentro di sé, che dicono “ma che si inculi la macchina, adesso passo io, merde! Ho aspettato tutta la vita e adesso aspettate voi cazzo, fottetevi! Tohhhhh!”. Boh, magari, almeno lo facessero. Riderei.

Ma ultimamente vedo bambini di etnie non-caucasiche (è un fatto, non dico che sia una loro caratteristica intrinseca) che puntualmente vanno IN BICI contromano. Esattamente a fianco del marciapiedi (qui da noi le ciclabili sono rare) ma comunque A DESTRA ma VERSO i veicoli. Bello eh? E ovviamente essendo in bici fanno un leggero zig zag. Quindi ti vedi questi bei cinesi e negretti che ti vengono a fare un frontale in bici, in pieno giorno o pure di notte. Ma PERCHE’?!

Mi impegnerò a vedere se anche i nostri connazionali da 99 generazioni, seguendo la ottima via già aperta dai pedoni vecchietti hanno preso l’iniziativa del ciclismo contromano, per non farsi mancare niente.

Nuovo non significa migliore.

Mai. Nuovo significa solo quello che significa: nuovo. Non significa migliore. Significa che prima non c’era. Anche nel caso della parola innovazione ed innovativo, eccezion fatta forse per il secondo significato, quello specialistico in linguistica, non ci sono accezioni o sfumature positive. Innovazione, di per sé, non significa miglioramento. Come svecchiare non significa migliorare. Giovane, nuovo, non significano che quanto c’era prima fosse peggiore. In nessun caso esiste una equivalenza.

Spero che sia chiaro.

Ma non lo è abbastanza se quando sentite dire ma “è nuovo” subito vi rallegrate. Se il sistema vecchio non era granché, quello nuovo è solo nuovo. Non dovrebbe darvi gioia: dovrebbe darvi speranza per il futuro, ma non una certezza per il presente. Significa che deve superare la prova del tempo.

Arriviamo al dunque? Continue reading →

giustizieri gentiluomini ma sicari per suicidi no

Notizie dal mondo dell’omicidio. Insomma oggi ero bello determinato: a cercare qualcuno che mi uccidesse con un colpo in testa ed arma da fuoco propria o perlomeno la sostanza letale (rapida & indolore, ovvio).

Ma potete crederci? Oltre a dover rivelare a dei poveracci che non sono quella faccia di simpatia che conoscono perché mi voglio seccare, ho scoperto – in una sola giornata – che almeno DUE persone conoscevano direttamente, ognuno, almeno UNA persona che sarebbe stata in grado e sarebbe stata disposta ad uccidere qualcuno. Purché per una buona ragione. Aaaaaaaaaaahhhhhhhhhhh ma solo io devo trovare i sicari gentiluomini? Cioé dovevi dirgli PERCHE’… e se era un cattivo cattivo allora pampampam in due secondi. Altrimenti ti attacchi. Cioé io volevo che uccidessero me, e no, questo non si fa.

E non avete idea di quanti potenziali suicidi, mezzi depressi, mezzi checcazzo siano in realtà INTERI FINTI. Alla fine ti dicono quelle merdate che tutti ti dicono: gli da fastidio che tu ti ammazzi, anche se loro di tutta la tua fantastica esistenza vedono un microsecondo all’anno. E nel resto del tempo tu sei solo, solo come un cane, hai voglia di morire, ti senti pieno di merda fino all’orlo.  Continue reading →

Studiare la Storia per ribattere alle cazzate

Andavo male in storia, ma mai ho pensato che la materia fosse inutile. Ho sempre pensato, come per ogni cosa che vada memorizzata, che è bene conoscerla per avere un’idea di dove andare a leggerne puntualmente i dettagli. Ma sapere: non ignorare.

Quando vi chiedono “ma perché bisogna studiare storia?”, i vostri figli, o peggio, i loro genitori, potete rispondere: quando Birlascuni, come tanti altri vecchietti nostalgici o reazionari, ritirano fuori la faccenda che quandoceralui , a questi superficiali smemorati bisogna saper contrapporre la verità, bisogna essere preparati, perché agli ignoranti la si racconta più facilmente. Ma se fossimo ignoranti diffidenti diremmo “non mi fido, non so se quando c’era lui era così”, sospendere il giudizio ed informarci.

E quel punto possiamo domandare a Birlascuni e agli altri vecchietti se era davvero “far bene” uccidere Matteotti e incarcerare chi si opponeva politicamente a lui e lo affermava chiaramente. Anche perché consocere questi fatti e saperne ravvisare l’aspetto può far scattare qualche allarme in testa anche al giorno d’oggi: su certi comportamenti, certe leggi, certi atteggiamenti di chi può esercitare potere, legiferare, far eseguire. Continue reading →

il programma di grillo, cinquestelle, #M5S

immagine del comico Beppe Grillo nell'atto di rassicurare i passanti

rassicurante

Sono dovuto andare a darci un’occhiata: al programma. Non è che si possa ignorare. Grillo nel ’95 m’era piaciuto. Tante altre volte m’era piaciuto. Ora se non fosse diventato un arruffapopoli (senti come sono monarchico) forse mi piacerebbe ancora. Che faccia ragionare la gente è bello, che stuzzichi e rompa le scatole su cose di cui qualcuno vorrebbe non si parlasse, questo va benone. Ma quando fa sragionare? Quando usa la tecnica “scherzavo” (sono un comico, mica un politico) e compagnia bella, allora mi ricorda tanto un “sono stato frainteso” che mi ha già scartavetrato i cosiddetti per un bel po’.

Non posso dire di non condividere tante delle frustrazioni che lui raccoglie ed amplifica. Ma lasciamo perdere e torniamo al titolo: non potendo ignorare quanto importante rischi di diventare la sua percentuale in rapporto agli altri ed in mancanza di attori seri rimasti in campo, sono passato a curiosare sul suo sito, cosa che non facevo più da qualche annetto.

Ho preso un commento in evidenza di una tizia, tale Viviana, se non erro, che se la prende con Scalfari dandogli sostanzialmente – non sono le sue parole – del vecchio rincoglionito che in precedenza lei aveva ammirato molto, ed evidenzia che il movimento 5 stelle un programma ce l’ha.

Allora ho detto vediamolo. Il link, lo ripeto, è questo. Forse sarà bene copiarlo, incollarlo, datarlo, farne un pdf. Comunque: dato che ora ho sonno, mi interessava SOLO sapere che cosa pensavano di fare per il paese, che in questo momento ha un lievissimo problema che si chiama “lavoro”. Non vedo il punto, guardo sotto “economia”. Continue reading →

Ci vogliono guardare nelle mutande e nel cervello

immagine ricordande l'oppressivo controllo descritto nel romanzo 1984 di Orwell

che bel futuro

Notizia n.1: Negli Usa era ormai pratica comune richiedere le credenziali di accesso (utente e password) di facebook o twitter o dei social network ai dipendenti e pare anche dell’e-mail. A questo almeno alcuni stati hanno iniziato a porre rimedio… vedi notizia qui ( http://punto-informatico.it/3508761/PI/News/password-lavoro-disegno-legge-federale.aspx) ma la cosa che fa accapponare la pelle è Continue reading →