Se ami qualcuno non cerchi qualcun altro – stronzata.

Gli assolutismi da cioccolatino non mi piacciono, ma quante volte, nelle cose più importanti della vita, le relazioni, ci si ispira a degli “ipse dixit” in cui l’ipse in questione non è che una enfatica voce di una serie televisiva? “Quando ami qualcuno non cerchi qualcun altro” o “non hai bisogno di nessun altro”. O “L’amore è per sempre”, o il suo contrario “niente dura per sempre”. Sempre, mai. Tutto è diverso, tutto è possibile. Altrimenti non avreste amiche, amici, gente a cui dite i fatti vostri che non è il/la vostro/a partner. Molti considerano intimità la visione dei genitali altrui, più o meno. So che è brutale, ma intimo è davvero ciò che sta dentro, e a quanto ne so, come specie, i nostri genitali sono esterni: è solo un costrutto convenzionale quello di coprire ciò che ci fa vergogna, freddo permettendo. C’è da chiedersi più il perché ci debba far vergogna. Se è brutto a vedersi, magari vi sarò grato di esservi coperti. E voi siate grati a me.

love

Quello che invece c’è DENTRO di noi, che è davvero intimo, quello si che è da custodire gelosamente, da non dare in giro “ma non dirlo a nessuno”. TU non devi dirlo a nessuno: l’ho detto a te, tu l’hai detto a me. E basta, a nessun altro. I miei amici, le tue amiche. Chi sono? Mostra la patata su youtube, se è bella gradiremo, e io mi denuderò in piazza, se è gradito bene, se no giratevi. Ma quello che io ti ho consegnato, il mio sentimento, la mia fragilità, il mio difetto, un momento della nostra vita, solo nostro: quello è intimo, quello non è esteriore, quello è davvero qualcosa che non puoi strapparmi: posso solo dischiudermi a te.

Tutti abbiamo bisogno di qualcun altro per mille motivi. Perché nessuno di noi è “tutto”. Continuare ad avere aspettative erronee su singoli esseri umani poi, come ogni aspettativa disattesa – perché siamo umani e reali, non idealizzazioni – genera delusione. Semplicemente potremmo avere interessi non condivisi con la persona con cui ci sentiamo bene per tantissime altre cose. Magari abbiamo con questa mille interessi, ma altri mille no. E sono importanti. Alcune persone dicono “non volevi una morosa, volevi un amico maschio”. Ma la stessa cosa vale a sessi inversi. In parte vorreste dei voi stessi che però sono indubitabilmente meno pigri.

Però dai, non diciamo stronzate da filmdammoOore. Perché l’amore è più complicato, il sesso, le relazioni, tutto questo è molto più sfaccettato e soggetto a gusti e personalità. Costruire le aspettative sulle favole romantiche rende la normalità dell’essere umani qualcosa di degradato. Ma non è vero. Non c’è nessuna degradazione: quella è la realtà. La realtà è spesso pratica, ti costringe. I soldi, il lavoro, la salute, le relazioni familiari, le pressioni sociali e l’opportunismo ad esse collegato.

Tu stesso/a non hai e non sei tutto quello che vorresti. E come puoi aspettarti che lo sia qualcun altro in relazione con te? Come mai vai dal panettiere invece che dal meccanico? Come mai parli con una certa tua amica e non con l’altra? E come mai con tua madre e non tuo padre, tuo fratello e non tua sorella? Perché semplicemente le situazioni e le persone sono varie. Devi vedere quello che c’è e poi decidere di volta in volta. E ognuno può essere in un modo oggi ed in un altro domani. Magari lo conosci meglio e vedi come sia quel “vero lui” o “vera lei”. La frequentazione, la ripetizione, la reazione e gli eventi difficili. Qualcuno ci piace tanto e altrettanto non ci piace. Vogliamo forse far finta che quella parte che non ci piace non esista?

Alla prossima.

donne nude a un depresso cronico

Sono anni che G viene a posare da me (vestita!). Almeno un paio. È sempre stata entusiasta, gioiosa. Anche se aveva un sacco di storie in mezzo di maschi idioti e (mal) giudicanti. Da un po’ si è decisa che le va di posare nuda. Meraviglioso, bene. F mi ha scritto che non sa più cosa decidere di stampare perché per lei sono una più bella dell’altra (nudi).

Eppure io mi sento la morte nelle vene, mi viene da piangere sempre più spesso in questi giorni, mi faccio schifo, mi sento una merda. Non mi odio eh. Se penso a quanto ho fatto perdere il tempo della vita a B, questo si, allora mi odio. Lei no, mi ha perdonato in un attimo ora e forse prima, col tempo. Ma è una cosa “localizzata” e specifica, non generalizzata come la demoralizzazione che provo per il fatto che … sono inutile. Se fossi ricco non sarebbe un problema. Non mi interesserebbe. Ma sento la pressione della sopravvivenza utile, l’autosufficienza economica passa per la necessità altrui. In qualche modo mi fa sentire schiavo e contemporaneamente inadatto ad essere persino quello. Uno schiavo che non comprerebbe nessuno.

Assurdo, no? Cosa fa la chimica di questo cervello. Ci sono persone che mi invidierebbero la capacità e la possibilità di fare quello che faccio. E io lo faccio nel modo in cui voglio: senza interesse economico (le ragazze che posano nude lo fanno perché vogliono). In effetti ormai funziona come una droga. Mi da contentezza per il tempo in cui questo succede. E poi mi sento di nuovo una merda.

avviso di possibile scomparsa per percosse

😀 Il ragazzo di una modella mi ha fatto una velata minaccia. Non velatissima. Piuttosto diretta.

La sequenza, su messenger, dopo che ha fatto pressioni per venire a posare anche lui (alquanto strano, di solito i maschi si fanno pregare, da chiunque, anche dalla ragazza):

tizio– ah si, io ho un tatuaggio e delle cicatrici, ma niente di turpe
CG– l’altro ovviamente è morto
tizio– ci ha provato con la ragazza sbagliata

Così, d’amblé. Quindi direi che vi sto preannunciando che uno stressato ingegnere portatore di testosterone con ragazza molto molto fica che posa nuda da un tizio che lui non ha ancora potuto minacciare ha deciso che deve marcare il territorio e rimarcare di chi sia la proprietà. Ho avvertito la tizia. Ha risposto “ossignur”. Le ho chiesto di non dirgli niente. Io stesso non ho detto niente, solo una faccina e fatto finta di niente. Continue reading →

a volte stampano

ciribiribin kodak

Ieri avevo un secondo-servizio di nudi con una relativamente nuova modella. Facciamo facciamo facciamo, ne vede un tot e sbotta con un po’ di simil-tristezza “così mi farò fuori mezzo stipendio a stampare anche queste”.

Stampare?

Anche?

Cioè. Aoh. Infattiputtroppo. Maddeché-aoh.

Cosa diav… ??!

Una ragazza di boh, 24? 23? non mi ricordo, anni, che stampa. Che vuole stampare le foto, che le vuole su carta fotografica. E lo fa, se le stampa. Da sola. Io sono rimasto DEMMERDA. Onorato, visto che prima o poi avrei dovuto stamparne io, a onor del vero, almeno una decina per “farle scoprire” che le foto trovano coronamento se vengono stampate come si deve.

E invece scopro che aveva già ordinato un tot di stampe dal PRIMO servizio, su internet. E che per una foto in pantaloncini e magliettina sua mamma le ha detto “che sconcia! sei troppo sexy” mentre la NONNA le ha detto “vaiiiiiiiii!!!!!!!” e lei invece vuole farsi una gigantografia a casa propria a culo per aria. Certo, credo non abbia idea di quanto costi una stampa di grande formato.

Le coincidenze: giusto qualche giorno prima avevo contattato un tipo su Instagram che fa nudi, sloveno, credo, che mi  ha detto che lui regala sempre un po’ di stampe (sarebbe quello il buon vecchio TFP, ma io faccio TFCD) … e ci avevo fatto un pensiero. E scopro questo! Che bello! 🙂 Io do sempre un promemoria che lo ricorda… ma questa ragazza lo ha fatto per conto suo: non sembra il tipo che si legge le istruzioni ed avvertenze.

comodo edonismo morboso?

Dalla prima volta che si è innescato il meccanismo per cui ho iniziato e poi proseguito con la fotografia di nudo ho imparato molte cose. Molte cose sulle donne, più che sulla fotografia. E sicuramente molte cose sulle donne di questo paese, di questo periodo particolare. Non vuol dire che sono un grande conoscitore delle donne. Non confondiamo. Conosco alcune cose, più o meno sempre nello stesso ambito. Continue reading →