individui

bel figliuoloIn tanti modi individualismo sta diventando la parola di questi giorni. Come i segni per qualcuno, così per me, vari argomenti, a partire dal “sacrificio” per amore, a cose che mi hanno toccato profondamente in un difficilissimo momento di crisi dell’altr’anno, ed argomenti che hanno a che fare con al vita artistica, degli autori, del far bene, e poi magari del riuscire. Dato che WordPress mi ha fatto incazzare visto che non mi permetteva di commentare un articolo di moon al quale avevo appena messo un like, vi parlo qui di un argomento che, anche questo, mi porta verso varie riflessioni che per me hanno dell’amaro, anche se non necessariamente dovrebbero.

Parla di una cosa che non conoscevo: l’accoppiata libro-museo, quest’ultimo denominato “L’innocenza degli oggetti“. Mi interessa, leggendo con la mia usuale superficialità enciclopedica, il finale dell’articolo su wikipedia, l’idea di porre più attenzione sull’individuo, sull’umanità dell’individuo. Non la condivido in modo assoluto, ma la condivido. In modo assoluto no, perché molti musei devono necessariamente parlare della storia, del generale, della nazione, di nazioni che non esistono più, di tutta la popolazione, umanità, di un concetto e non di precisi individui. Quindi in quel caso non ha senso imporre un manifesto, a mio avviso.

Ma a me interessa l’umanità. E mi interessa l’umanità dell’individuo, di quello specifico individuo. Esco ed entro dal generale al particolare. Faccio di tutta l’erba un fascio e poi ritorno al singolo filo, uno, poi un altro, poi di nuovo l’erba, poi il prato, poi la regione col prato, poi di nuovo un germoglio, un altro germoglio. Continue reading →

Penso che alle banche non interessi della #desertificazione dell’Italia.

Pensavo: sono un banchiere. Non ho più interesse a dare mutui nemmeno a persone con garanzie, bustapaga e stipendio fisso perché oggi lavori ma domani chissà. Questo dovrebbe, come interessato appartenente al sistema, attivarmi politicamente per tornare a fare affari anche in questo modo: ho grossi interessi in gioco: soldi. Ma … evidentemente non mi frega: la banca è un ente sovranazionale, una multinazionale per definizione… il suo potere e la sua energia stanno nel denaro… possono risiedere anche sulla luna, non ha davvero importanza la geografia per loro… se anche spianassero tutta l’Italia per farci una discarica a loro non cambierebbe nulla… avrebbero sicuramente venduto e acquistato oculatamente ogni asset possibile.

Certo, credo che distruggere valore non giovi a nessuno… ma metterci la fatica e l’impegno, in una nazione, per una banca… dev’essere una barzelletta. Al massimo ti daranno la pacca sulla spalla se l’impegno ce lo metti tu. Perché il tornaconto “personale” o comunque la quantità di interesse per un organismo come quello è ipertrofico… se ci metto qualcosa devo avere un ritorno mostruoso, possibilmente immediato.

E quindi?

Riflettevo solo sul fatto che è ottimistico persino pensare che sia autodistruttivo, per le banche, fottersene della distruzione del paese: non lo è. A loro non interessa. Se la coltura è ricca, il batterio-banca viene a pappare e quando ha finito la pappa se ne va, non gli interessa rinnovare o perlomeno non alle condizioni accettabili per il resto dei cittadini, compresi quelli con le pezze al culo (ovvero una percentuale in aumento).

L’unico interessato a te ed a casa tua sei tu.

Non manca il lavoro, manca la tua volontà di lavorare gratis?

famoso quadro raffigurante una rappresentazione femminile che impersona la libertà

libertà?

Così dicono gli insorgenti di oggi – ma ho letto poco da quelle parti: dategli però un’occhiata! Forse non è tanto pazzesco che io abbia pensato ad ogni singolo passaggio di quel che dice quella gente in quella pagina. Perché forse è troppo facile o forse è populismo … ma non riesco a convincermi di essere un coglione a pensare che siamo circondati da risorse utili e che il mondo del profitto in crescita invece ci rende tutti dei pezzenti, ci desertifica – vedi aziende che se ne vanno quando c’è un problema – quando invece se fossecasa tua: la sistemeresti. Stiamo parlando di Statalismo, si. Ma in che senso? Fa tutto schifo, è tutto brutto?

Quando un modo di governare un popolo coinvolge non solo idee ma metodi e risorse, abbiamo comunque lo stato. Quando le stesse cose accadono con le proprietà di un ristretto gruppo di persone, questo si chiama azienda; guardate quanto Continue reading →