Io vivo sempre così ( cronache da un Corona World )

Mettetevi un disco ambient di Brian Eno qualsiasi. Non quelli con la voce. Non le collaborazioni. Brian Eno vero. Se non fa per voi non importa, tenetelo e guardate fuori la notte, fermi alla finestra o in terrazzo, se ce l’avete. State li un po’.

Dissolvenza su nero, passate ad un largo schermo di computer.

Io vivo sempre come ora voi state vivendo in questo momento. Io #restoacasa quasi sempre. Tutto sommato è, per il 75% del tempo, il mio posto di lavoro. Quindi quando voi andate al lavoro e io vado “al lavoro in ufficio”, stiamo facendo la stessa cosa. Ma io lo faccio a casa mia. Quando scatto, momento bellissimo, origine della “materia prima”, sto solo facendo una piccola parte del lavoro.

Ora, proprio adesso che siamo in “isolamento fiduciario”, in quarantena come continuano a chiamarla tutti, io non noto grandi differenze.

In questo momento vorrei che – senza che muoia nessuno – restasse tutto così, fermo, mentre io con lentezza procedo, egoisticamente, a cercare di fare due soldi, a cercare di imparare cose. Ma con lentezza, calma. Senza correre. Perché spesso noi corriamo solo perché dobbiamo, non perché vogliamo. Molti hanno una indole più sbrigativa. Io talvolta, ma solo se lo sento io. Ora invece mi fa sorridere vedere gente che non sa che cazzo fare della propria vita se sta in casa. L’eternità in questa modalità non mi sta stretta, non mi è insopportabile. Sarà il periodo. Continue reading →

con l’eternità si sistema tutto

Oggi ho rivisto Paola. Sono 25 anni che non ci vediamo “sul serio”. Paola è stata la mia prima vera ragazza, per come la vedo io. Era quella che io volevo davvero. L’ho vista il primo giorno di scuola e ho pensato “dio mio la voglio”. Poi è successo che fosse proprio in classe mia. Ma ero uno sfigato. Per qualcosa come due anni niente, ma insomma mi piaceva e si andava avanti nella vita. Poi è diventata la mia ragazza, per un po’, pochino. Giusto il tempo di distruggermi totalmente come ormai sapete che può succedermi.

Ma io non lo sapevo.

Era la prima volta. Ho imparato tutto il dolore che si può imparare, lì, quella volta lì. Ed ho imparato a conoscere i miei tempi: 7 anni per guarire. Sette. Ma già a 5 il tormento era più intellettuale che solo di cuore… e quella volta, ricordo come fosse oggi, ero riuscito a parlarle, farle una domanda, risolvere e … sentire che un macigno si toglieva dal mio cuore… che il fantasma poteva essere lasciato andare.

Oggi l’ho rivista: è una donna. Il tempo è passato finalmente (questo lo dico come stronzo invidioso della forma fisica altrui, non come uomo) anche per lei. E finalmente riesco a vedere che non è perfetta, che il visto non è simmetrico, che è deliziosamente mingherlina come piace a me, ma che, tutto sommato, è sempre splendida e adorabile e con quel sorriso meraviglioso che io conosco e amo. Lei ride così bene. Ed è felice. Sposata da un anno e mezzo con un uomo giusto, che adora e che l’ha “salvata” (che ridere a pensare quando io 17enne pensavo “ah un giorno tornerà e io la salverò!” – come fanno i ragazzini pensando che senza di loro comunque la vita andrà male ecc ecc per poter fare i principi azzurri) … alla fin fine quella storia non è stata poi tanto diversa da come mi favoleggiavo: è veramente tornata, e veramente non è stata felice in giro: lo è qui. Mi piace, mi piace com’è, quello che desidera (figli a parte, ma per me, non per lei) … la vita LENTA che desidera. E il fatto che accetta (proprio oggi) quello che ha come un dono, come molti doni, anche se non è tutto come avrebbe desiderato.

E mi ricorda, anche lei senza che abbia fatto lei questo ragionamento, ma lo ricorda a me, che ho molto. E per una parte io ne sono sempre consapevole.

Del resto il mio è solo un conto: alla mia età, con i miei tempi e con il pregresso, statisticamente, non è che ci siano mille possibilità di trovare l’amore.

Con l’eternità si sistemerebbe tutto ma come diceva quello … nel lungo periodo saremo tutti morti.

Ci rivedremo, ma … lentamente dice, come ho detto io tempo fa: pace, calma, niente fretta. Niente stile lumbard, niente gente che ti fa fuori se non fai fuori loro.

Veer ci mette TAN TIS SI MO a nel processo di review!!!

bimba decisa

bimba decisa

Porca puzzoletta! (e santa polenta, ovvio) Quelli di Veer avranno anche uno stile fico, ma ci mettono ottant’anni per il processo di review … per essere dello staff di Corbis mi sembrano un tantinello lenti eh… Su su, muovetevi VeeRRi! :-O

Ormai saremo a 3 settimane… è vero che posso anche andare avanti lo stesso… ma voi? :-/

Su su!!! 🙂