furti #impuniti e furti puniti

-depredo e non pago!
La malagiustizia lo consente!

Caso 1: nel regolamento esposto presso la mia azienda in tempi “non di crisi”, un po’ dopo gli ‘anni 90, quindi non sospetti, era ben chiaro da farsi intendere anche al più zuccone, che il furto e altre due o tre grossolanamente palesi violazioni del rapporto tra il dipendente e l’azienda avrebbero comportato il licenziamento in tronco (su due piedi, immediato, giusta causa come bere un grappìno). Era ovvio: rubi sul posto di lavoro: licenziato.

Caso 2: da fonti completamente differenti, ma dirette, mi giunge notizia che dipendenti di locali pubblici come Bar siano stati sorpresi e anche filmati nell’atto di rubare presso l’esercizio commerciale del proprio datore di lavoro: in un caso è stato estremamente difficile accordarsi col ladro e mandarlo via, nel secondo caso l’esercente ha preferito chiudere l’attività piuttosto che imbarcarsi in una causa del genere. Basisco ed estérrefo per entrambi.

Caso 3: una coppia che lavorava con un minore come “azienda familiare” una volta raggiunta la maggiore età del figlio lo assunsero. Dopo poco iniziarono furti in merce ed in denaro. Immemori della precedente provata irreprensibilità del proprio congiunto, decisero di cacciarlo perché a loro avviso era certamente lui. Di buon grado costui se ne andò, ribadendo la propria innocenza ma senza opporsi. I furti – ve lo sto raccontando, ovviamente – non smisero. Installarono telecamere, scoprirono che la padrona del condominio presso il quale era ospitato l’esercizio commerciale, con regolarità, nottetempo entrava da una porta di servizio e rubava: denaro e merce. Le videoriprese non hanno valore probatorio, quindi si organizzarono per un agguato con la polizia: la colsero con le mani nel sacco.
Tutt’ora non sono stati in grado di farsi restituire il maltolto, né di farle pagare in termini di giustizia le sue malefatte: niente galera, niente ammende, nulla di nulla.

 

Caso ipotetico: qualcuno deciderà di incatenare persone e frustarle per farsi restituire il denaro?

condonato 95 % di condanna d’evasione sul gioco d’azzardo? inammissibile!

Umberto Rapetto

Umberto Rapetto
(C) Wikipedia

Riporto la notizia riguardante Umberto Rapetto e invito tutti a chiederci: possiamo ammettere che ci chiedano di morire senza lavoro e pagando le tasse e poi permettano a questa gente di NON RESTITUIRE ? Io non penso sia accettabile, ma forse un esperto in legge può aiutarci a capire. Lo invito a farlo.

Qui sotto l’articolo di Marirosa Barbieri preso da QUI.

Il comandante del Nucleo Speciale Frodi Telematiche Umberto Rapetto è stato messo alla porta come quei cyber criminali che acciuffa in Rete. Solo che loro, i criminali, sanno perché e cosa stanno scontando.

Dopo 37 anni di servizio il numero uno delle Fiamme Gialle, conosciuto per la sua grande competenza sui crimini della Rete, ha rassegnato le sue dimissioni due giorni fa  quando la sua casa, la Gdf, lo ha silurato. La motivazione ufficiale: ordinari criteri di rotazione del personale. E Rapetto è stato spedito al Centro alti studi della Difesa (Casd) a seguire un corso, passando da comandante a studente. Un ruolo, di certo non consono al suo blasone. Tra le gesta di Rapetto alla guida del Gat (Gruppo Anticrimine Tecnologico della Guardia di Finanza), nel 2001 si ricordano le indagini che hanno portato alla condanna in via definitiva degli hacker protagonisti di attacchi sul web a danno del Pentagono e della Nasa. Il mondo politico si è detto indignato. Sono già nove le interrogazioni parlamentari legate al suo caso: due di Lannutti (Idv) di Zamparutti (Pd), di Tassone e altri 33 (Udc),di Fluvi (Pd), di Gramazio (Pdl), di Buonfiglio (FareItalia), di Pisicchio (Api) e Caparini (Lega). Lui mestamente su Twitter rincuora se stesso: «verrà il giorno in cui le persone perbene potranno vantarsi di essere tali». Oggi, però, non è ancora quel giorno.

IL MOTIVO “UFFICIALE” «La decisione di avvicendare il colonnello della Guardia di Finanza Umberto Rapetto dal comando del Nucleo speciale anti frodi telematiche è stata presa perchè l’ufficiale aveva maturato già oltre 10 anni di permanenza nello stesso incarico. Continue reading →

Non è per i dipendenti e tantomeno l’articolo 18

Visto?

immagine raffigurante della ruggine, commentata la corruzione corrompe, corrode, distrugge, indebolisce il tutto

La corruzione distrugge tutto

Gli investitori stranieri non vengono in Italia non per le fantomatiche stronzate da padroncini feudatari alla “aboliamo l’articolo 18” “non possiamo licenziare” “costano troppo” … non vengono in Italia perché c’è CORRUZIONE, perché restare impelagati 10 anni in faccende giudiziarie non è fare business, perché il costo del lavoro significa una eccessiva percentuale della tassazione che va allo stato, NON di soldi che vanno al dipendente o alle pensioni!

Sul falso in bilancio CI VOGLIAMO SVEGLIARE?? Non sono i dipendenti, gli operai, chi sta sotto a fare questo genere di danno al paese: se il pesce puzza dalla testa, bisogna fare qualcosa a quella benedetta testa!!

Se non vogliamo finire come il Camerun, non dobbiamo permettere a chi fa affari di essere disonesto né con gli altri né tantomeno con il proprio paese. La corruzione e la mancanza di Giustizia non fanno bene al business.