Autogrill, vedo mio fratello per il caffè; da un mesetto – più una settimana – ha quell’energia frenetica che ha quando è in quella fase. Mi preoccupa per questo. Perché fino ad ora è sempre stata una fase. Poi va in down e addio. Ha tutto il diritto di andare in down, ma è come se volesse convincere tutti mentre deve autoconvincere sé stesso. Infatti mi dice che mio padre lo guarda con sospetto. L’unica cosa che posso fare io è non lasciarlo trasparire, questo sospetto, perché io ce l’ho. Magari lui lo ha pure già visto. Solamente non manifesto particolare entusiasmo, perché non ho nessun entusiasmo in effetti, ma mica c’entra lui. Però in mezzo a questa energia non ha perso quella di sapere lui la cosa giusta. Come se durante gli ultimi 10 anni in cui è stato in narcolessia, senza contare i precedenti 20, noi tutti non avessimo avuto la capacità di fare le cose. Come si muovevano prima, le cose? Come si sistemavano prima i problemi? Ma questi sono dettagli, cazzate. Chissenefrega.
Continue reading →Tag / immaturi
il felice ritorno dei tremori
Basta una minischicchera su questa minicorazza di vetro soffiato, che pensavo fosse invece solida, per farmi ripiombare in uno stato pietoso: mostrarmi la mia vulnerabilità, debolezza, fragilità.
Pietoso significa sempre le stesse stronzate: ovviamente dolore allo stomaco/nausea con la sensazione che tutto il sangue che dovrebbe andarmi al cazzo se ne vada lì, urgente bisogno di pisciare (troppo spesso), sbalzi di temperatura sensibili su: mani, avambracci (questo tipico di questi ultimi anni di merda dal 2012-13), sonno sballato (non quando lo sballo io volontariamente), difficoltà a dormire e poi sonnolenza in altri momenti. Sempre con forte presenza del mal di stomaco.
Questo semplicemente per un “litigio”, una disputa in cui la ragazza con cui ho avuto questi due secondi di storiellina si rivela tremendamente ostile nella comunicazione, soprattutto quella via instant messenger: di persona tenderebbe tutto alla dolcezza. Via whatsapp invece no, ribalta tutto, è incoerente e negativa, colpisce basso e poi dice che lo faccio io. Io sono qui che soffro come un cane, comunque. Continue reading →
fotostronzate
La modelletta che vien dalla campagna dopo 6 volte dal nulla ha iniziato a vedere che non è perfetta. Che “le foto ingrassano”. Che trucco e parrucco servono (eh beh, ma lo sappiamo: tu intanto fai esperienza, poi pagheremo MUA e HS) … che le piacciono i soldi, che non vuole essere una fra tante, vuole essere la mia preferita e le altre devono essere fighe, non cessi.
Ricordo alla modellettacheviendallacampagna che quello che facciamo è solamente molto bello. Mentre per lavoro io chiamo chiccazzomiserve: faccio pubblicità e se mi arriva una ragazza decente, ma rappresentativa di quel che serve, va benissimo. Tu sei strafiga? Ottimo, con te faremo foto di nudo e strafigheria se avanza tempo. Vuoi i soldi? Ti spiego come si fa a diventare professionista, che non sono rose e fiori e che ci sono anche le nonprofessioniste che si guadagnano comunque qualche soldino, te lo spiego, ti mostro tipe meno belle che qualche soldino lo fanno. Ti ripeto che se stai bene con me, puoi fare il soldino con gli altri e tornare qui a fare “l’artista”.
Ma no: la principessa vuole esere chiamata. Chiamare è elemosinare. Ma ti stai rendendo conto che sei figa ma non sei prefetta. Se ti rendi conto che già hai il beneficio di non pagare per fare esperienza con grande libertà e disponibilità e non con uno che ha uno speedlite e un bosco. E sai, già, che di belle ce ne sono migliaia. Continue reading →