Non ho in questo momento la forza di spendere parole a sufficienza contro degli slogan classici di chi difende la vita “in sé” e non invece la vita con la prospettiva di poter essere vissuta in un determinato modo … o nel rispetto di chi è vivo, che non venga oppresso, che possa vivere una vita di qualità, che sia felice, che non sia avversato dai propri simili come “concorrenti” nelal sopravvivenza. Continue reading →
regressione: la 194
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