Domani era il 2009

Il processo di autoeliminazione, pur essendo abbastanza liberatorio e tranquillizzante, passa attraverso a molte cose dolorose: non ne è esente.

Sono sempre le stesse, del resto. Il tempo, l’amore, le relazioni, i fallimenti, spesso attraverso la musica. Oggetti magari, ma molto più spesso è la musica. Ultimamente si aggiunge un “quando è uscito questo, LEI era appena nata” … Oggi ho ritrovato il CD di “Domani”, del 2009, degli “artisti uniti per l’Abruzzo”. Non ma la ricordo, non l’ho più ascoltata, ma immagino che tutta l’emozione che si cercò, come sempre facciamo, di creare per raccattare soldi, sia stata dimenticata proprio come la gente attorno al quale si è creato il problema. Come stanno quelli in Abruzzo? Me lo chiedo sempre. Ricordo di averlo chiesto spesso ad uno che lavorava con me e anche in protezione civile. Alla fine non ci siamo mai andati. Immaginati chi manco se lo è chiesto.

Come stanno? Come si sono rialzati? Ce l’hanno fatta? Come stanno ora? Hanno pendenze con lo Stato?

E quanto un cazzo ce ne siamo fottuti noi tutti?

Paradossalmente questo mi provoca meno dolore, anche se sembro forse un po’ incazzato.

Ci sono moltissimi CD che non ho ascoltato. Di sicuro valore. Ma non li ho ascoltati. Non li posso vendere, sono masterizzati. Masterizzati al meglio delle (mie) possibilità. Chi ha un buon impianto se li può godere. Io però sto digitalizzando tutto e vendendo. Quindi quelli, paradossalmente, una volta trovati li regalerò.

Come sarebbe stato utile saperlo ed impiegare il proprio tempo in altro?

Beh attorno ai primi anni con B io ho perso il mio tempo, mi sono incaponito a fare cose, a studiare, a imparare, anche a discutere… mentre lasciavo sola lei, B, ed in un angolo buio e nascosto solamente a me, solamente a me, la mia mancanza di desiderio di scoparla, con il senso di colpa di chi si è sentito dire migliaia di volte attorno (non da lei, non da lei!!!) che “voi uomini pensate solo a quello” e che se ami qualcuno il sesso è solo un piccolo pezzo eccetera.

Ma che stronzata è stata? E lei come si sentiva? Certo che la amavo e la amo. E certo che qualcosa non andava, non mi faceva voglia. E non la baciavo per non farle venire troppa a lei senza la possibilità di soddisfarla. Per tanti, tanti, ANNI. Lo so che può sembrarvi impossibile se adesso siete adolescenti o avete 20-25 anni. Ma esiste.

La musica e i ricordi mi riportano a tanto di questo. Vorrei davvero tantissimo tornare indietro e dare a questa donna mille possibilità di gioia.

Ogni giorno mi sembra che qualcuno le sottragga l’amore da sotto le mani. Incontra qualcuno, se ne va, oppure perde l’interesse di cui lei ha bisogno… oppure glielo portano via. Perché di amore-non-di-coppia ne ha… verso familiari, nipoti, bambini che ha curato come baby-sitter. Ora temo succeda con la nipotina. Si è dedicata tanto a lei, tantissimo, non si è mai fatta mancare, è stata una zia fantastica. E comoda, molto, molto comoda per la mamma della bambina. E adesso via, siccome non serve più, le comodità sono state spostate altrove… allora sembra che l’affetto sia secondario, la frequentazione non sia necessaria. La zia non serve più. Per fortuna la piccola è piccola, ha da fare, ha gli amici.

Ma lei?

Ma io sono uno di quelli che ha creato ferite e sofferenza.

scricchiolii e crepe (24ma puntata)

Ci siamo. Non sono passati ancora 2 mesi (manca poco, ma non sono passati) et voilà, ci siamo già: aveva ragione lei, mi dico, siamo troppo incompatibili. Lei lo sapeva già prima; ma nel guazzabuglio incasinato di vogliononvoglio, facciamo ma boh, proviamo, amore, non amore, ci siamo buttati, poco. Abbiamo intinto il piede nell’acqua dello stare assieme, appena il ditino. E già spuntano gli occhi al cielo, già litigi. Litigi! Io che non sopporto nemmeno che esista il litigio.

Ho lasciato che molte cose accadessero, che passassero. Sicuro, c’era qualcuno che mi trovava ancora attraente. Sessualmente attraente, una ragazza di 20 anni. Per cui cazzo, mi sono detto, se una mette da parte così tanto, vuoi che non metta da parte il cattivo italiano, la comunicazione?

Ma – ahimé – spesso questo è indice di altre cose. Non sempre. Ma l’atteggiamento verso la discussione, il confronto di idee, la contrapposizione.

Alla fin fine io sento che non la faccio stare bene. Lei non si sente sempre amata. E io non mi sento amato mai, perché so che ci sono cose di me che disprezza (lei dice che “le stanno sul cazzo” e che non significa che le disprezza … ehm, ah no?) … ci sono argomenti comuni su cui discordiamo ma sui quali non riusciremmo a discorrere, a discutere animatamente. Sarebbe solo una contrapposizione senza confronto, cosa molto in voga di questi tempi: l’idea dell’altro disprezzata e basta, senza sentire da dove viene, quanto vale, che ragionamento ci sta dietro. Molto furore, molto gridare, anche metaforico, ma poca calma e poco rispetto.

Voleva un uomo buono, gentile e rispettoso. Ma cara, ti sto sul cazzo nonostante tu non neghi che io sia queste cose. Perché non ti do sempre ragione, perché penso che alcuni ragionamenti siano viziati o certi argomenti non siano argomenti tout-court o non siano ragionamenti ma solo concetti che non si sa da dove vengano, convinzioni, anche forti, ma che non hanno basi solide, scientifiche. Potrei stare zitto. Ma cosa, perché, per la figa? Ma cosa penserei di me stesso? Io adoro la figa, sono il fan n.1 del sesso, ma cazzo non abbandonerò il metodo scientifico anche se sei l’unica donna sulla terra che si interessa al mio cazzo. E sei strepitosa, porca, una cosa magnifica. Continue reading →