“Credere” nella scienza non è davvero “credere”.

ci sono alcune differenze importanti tra la scienza e le sette che possono essere evidenziate:

  1. Metodo: la scienza si basa su metodi oggettivi e verificabili per raccogliere e valutare i dati, mentre le sette spesso utilizzano metodi non oggettivi o non verificabili per sostenere le loro credenze.
  2. Evidenze: la scienza cerca di spiegare i fenomeni naturali sulla base di evidenze solide e verificabili, mentre le sette spesso basano le loro credenze su testimonianze personali o su interpretazioni soggettive della realtà.
  3. Apertura al cambiamento: la scienza è aperta al cambiamento e alle nuove scoperte, e le teorie scientifiche sono soggette a revisione e modifica alla luce di nuove evidenze. Al contrario, le sette spesso hanno una visione del mondo rigida e non sono aperte a nuove idee o interpretazioni che possano minacciare le loro credenze.
  4. Benessere: la scienza cerca di promuovere il benessere dell’individuo e della società attraverso la ricerca e l’applicazione di conoscenze basate su evidenze, mentre le sette possono promuovere pratiche o credenze che mettono a rischio il benessere degli individui o della società.

le sette differiscono dalla scienza per il loro approccio metodologico, l’enfasi sull’evidenza e l’apertura al cambiamento, nonché per il loro potenziale impatto sulla salute e il benessere degli individui.

cazzoditestardodimerda, o anche no

Lasciar perdere. Ho imparato a lasciar perdere. Perché se lascio perdere, la mia vita vince. Quando vince la Verità, la mia vita muore. Quando gli argomenti sopravvivono, io muoio.

Quanto è importante dunque quello che si percepisce come “avere ragione” ? Dipende. Quello che è vero è vero. Ma ne va della tua vita?

1984 ci ha riassunto, per chi capisce, tutto, nel semplice “libertà è poter dire che 2+2 = 4”. Perché se tu non puoi dire questo, che è vero, allora non sei libero. La libertà è la possibilità (potere) di dire che quello che è, è.

Ma nella tua vita, quanto ha importanza? Quanto impegno, accanimento, passione, determinazione, mordente, verve, vita, tempo ti è richiesto e chi c’è dall’altra, come si sente, cosa prova per il suo argomento, quanto condividete metodo e linguaggio e quanta percentuale di quello che ti frega, in totale, del rapporto con quella persona, è in gioco?

E dunque, perché è bello poter parlare dei massimi sistemi? Perché non lo fai con l’amore della tua vita. Sei libero. Sei libero di dire che quello che è vero è vero. Sei libero di portare il tuo argomento. Di prenderlo tutto avvolto nello sporco dell’imprecisione, dell’incomprensione, dei fraintendimenti e buttarlo nell’acido della verità, della verificabilità, della ripetibilità, del metodo condiviso, dell’oggettività e tirarlo fuori, candido, puro, divenuto finalmente un fatto assodato. Assodato per lo stato attuale dell’acido che hai tu. Domani magari esisterà qualcosa che scalfisce meglio, o che dimostra che il tuo acido ha bruciato troppo.

Ma se le mani su quel grezzo sono le mani di qualcuno che ami e non ti sente quando gli/le dici di toglierle e si brucia? E si fa male, tu gli/le fai male. Quanto era importante quella cosa dentro la pietra, quel metallo puro? Quanto era importante PER VOI ? Continue reading →